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Descrizione
Il Torino, la Juventus, i mondiali di calcio... tra aneddoti e curiosità Carlo Nesti si racconta in un percorso a tappe e parla di sé, del suo lavoro di giornalista sportivo e della riscoperta della fede. Volto noto al grande pubblico, giornalista, scrittore e appassionato di calcio, Nesti in questo libro ripercorre la sua vita e rivela come la fede lo ha aiutato e lo aiuta a rimanere sereno in mezzo a molte difficoltà : ogni anno è presentato come un chilometro percorso in un circuito che ha per traguardo il Paradiso. Il racconto si dipana tra aneddoti legati a protagonisti del mondo del calcio come Bearzot, al commosso ricordo di Gaetano Scirea, passando per la tragica partita dell'Heysel - definita l'Hiroshima del pallone - di cui Nesti fu testimone diretto. Non mancano gli episodi più personali come l'aggressione da parte di un gruppo di ultrà dell'Atletico Madrid dopo una finale di coppa con il Parma, o gli anni dell'infanzia e dell'adolescenza, trascorsi tra gli affetti familiari e una partita di pallone. Tutto è visto attraverso gli occhi della fede, sempre presente nella vita dell'autore, ma forse messa un po' da parte e riscoperta con forza alla soglia dei cinquanta.
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L’a., giornalista sportivo, firma del fortunato Il mio psicologo si chiama Gesù, presenta la propria vita come un circuito automobilistico in cui si parte da un punto e alla fine in «quel punto» si ritorna. Ciascun c. del libro è una tappa della vita dell’a., vissuta nel mondo dello sport, riletta attraverso la metafora del viaggio in auto, dove la benzina è la fede e il navigatore satellitare Gesù.
Tratto dalla Rivista Il Regno 2011 n. 2
(http://www.ilregno.it)
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