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Citazione spirituale

Piccolo breviario delle virtù

di

Eckert Johannes

 (1 recensione)

Copertina di 'Piccolo breviario delle virtù'
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EAN 9788821565656

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Descrizione

Ha ancora senso parlare delle virtù cardinali, quelle che una volta venivano chiamate virtù dell'uomo? L'autore è convinto che, nella grave crisi nella quale siamo immersi, le virtù umane siano indispensabili. Padre Eckert attinge alla sapienza monastica, che nei secoli è stata capace di affrontare difficoltà di ogni genere. Il risultato è un'opera di grande semplicità, un vero manuale per superare le difficoltà e vivere sereni. Il libro cerca innanzitutto di chiarire che cosa sia la virtù e quali sono le virtù principali, chiamate appunto virtù cardinali. Sono presentate e spiegate nel loro significato, l'una dopo l'altra, la prudenza, intesa come capacità di giudizio e di decisione, la giustizia come correttezza e lealtà, la fortezza come coraggio, la temperanza come equilibrio e giusto senso della misura. Alcune brevi domande aiutano il lettore a confrontare la propria vita con quanto è insegnato nel testo. Infine viene delineata la prospettiva benedettina del cammino nella virtù, ampliando lo sguardo alle tre virtù teologali: fede, speranza e carità.

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Tipo Libro Titolo Piccolo breviario delle virtù Autore Editore San Paolo Edizioni EAN 9788821565656 Pagine 128 Data settembre 2009 Peso 125 grammi Altezza 18 cm Larghezza 11 cm Profondità 1,2 cm Collana Nuovi fermenti
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Quest’opera, agile nella forma e immediata nello stile, è il frutto della profonda sensibilità umana e spirituale di un giovanissimo abate benedettino. E’ una sintesi lucida che con un linguaggio giovane e comunicativo, molto lontano da una trattatistica di tipo tradizionale, condensa in poche rapide pagine il significato delle quattro virtù cardinali, prudenza, giustizia, fortezza e temperanza, attingendo sia dalla tradizione classica sia dalla modernità, sia dalla teologia morale, sia dalla spiritualità benedettina, sempre nel confronto con le sfide proposte dal quotidiano.


Molto importante è il significato etimologico, proposto sia per il termine tedesco, lingua in cui l’autore scrive, sia per il termine latino o greco. L’autore non ricusa di accogliere gli stimoli provenienti da diverse voci non cristiane: troviamo riferimenti a Pindaro, a Nietzsche, persino a Salman Rushdie. La riflessione teorica parte sempre dal vissuto, si innalza, e poi confluisce nella concretizzazione esperienziale: molto importanti sono le “domande per la riflessione”, proposte alla fine di ogni paragrafo. Ma oltre all’efficace trattazione delle virtù, efficace proprio per l’immediatezza e per lo stile comunicativo molto adatto ai giovani, l’opera di Eckert presenta in apertura la problematicità e al contempo la necessità di una scelta etica per l’oggi : “Vivi quello che sei!”, questo è il titolo tedesco dell’opera tratto da una citazione di Pindaro.


Un’etica che è profondamente cristiana e profondamente umana: si tratta di vivere ciò che da sempre si è. Ed un pregio dell’autore è quello di mettere in luce la naturalezza e la bellezza di questa prospettiva etica. A fine opera il carisma e l’esperienza spirituale di S. Benedetto vengono proposti senza alcuna corona agiografica, ma nella loro semplicità e bellezza per l’oggi.


Tratto dalla rivista Firmana n. 49/2010
(http://www.teologiamarche.it)