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Descrizione
Il quotidiano ''Liberazione''? attacca il Presidente dell'Associazione Italiana Psicologi e Psichiatri Cattolici, autore di questo libro, e inizia una furibonda campagna stampa contro gli psicoterapeuti che osano definirsi cattolici. In particolare, il tema del contendere è l'omosessualità . In questo libro, curato da Tonino Cantelmi e scritto con il contributo di psicologi e psichiatri cattolici e non, si ristabiliscono, in modo scientificamente documentato, alcune verità . Essere cattolici non è in contrasto con la psicoterapia, anzi gli psicoterapeuti cattolici assicurano più comprensione e neutralità di coloro che nascondono le premesse antropologiche del loro agire. E questa trasparenza, inoltre, tutela i pazienti credenti che vengono discriminati e irrisi per i valori religiosi professati da alcuni psicoterapeuti laici. Esistono problemi correlati all'egodistonia sessuale (cioè la non accettazione del proprio orientamento sessuale) e questi problemi meritano ascolto e attenzione terapeutica. Entrambe le conclusioni trovano conferma in centinaia di lavori scientifici in campo internazionale. Il libro si pone al centro di un dibattito troppo spesso sopraffatto da posizioni ideologiche prive di riscontro scientifico, come purtroppo hanno dimostrato le polemiche recenti. Contributi di Tonino Cantelmi, Noemi Grappone, Emiliano Lambiase, Piero Petrini, Angelo Peluso, Alberto Scicchitano, Liliana Secchiamoli, Barbara Tirella.
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DETTAGLI DI «Cattolici e psiche»
Tipo
Libro
Titolo
Cattolici e psiche - La controversa questione omosessuale
Autore
Cantelmi Tonino
A cura di
Tonino Cantelmi
Editore
San Paolo Edizioni
EAN
9788821563270
Pagine
154
Data
settembre 2008
Peso
218 grammi
Altezza
21 cm
Larghezza
13,5 cm
Profondità
1,4 cm
Collana
Problemi sociali d'oggi
Recensioni di riviste specialistiche su «Cattolici e psiche»
Può un cattolico essere uno psicoterapeuta? Esiste il terapeuta neutro rispetto ai valori? Ed è più onesto lo psicoterapeuta che esplicita le proprie premesse antropologiche o quello che le nasconde? Queste domande, che riguardano l’epistemologia ma anche la pratica della psicoterapia, rivelano la loro attualità quando si pensi al caso specifico dei pazienti omosessuali. Secondo un’accusa sostenuta pubblicamente da alcuni esponenti del «mondo gay», infatti, non è lecito per uno psichiatra cattolico accogliere pazienti omosessuali che presentino un quadro di sofferenza rispetto al proprio orientamento sessuale (egodistonia sessuale). I contributi qui proposti, di taglio scientifico, sostengono viceversa che qualsiasi sofferenza manifestata dal paziente vada ascoltata, e non solo quella legata all’omofobia, e che i codici valoriali del paziente debbano essere presi in considerazione dal terapeuta.
Tratto dalla Rivista Il Regno 2009 n. 10
(http://www.ilregno.it)
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