La ricerca scientifica tra analisi ed ermeneutica
(Psicoterapia e Salute)EAN 9788821307218
Questo volume di Pio Scilligo, articolato in undici capitoli – precedentemente apparsi in forma di saggi autonomi in rivista – (cf Nanni Carlo, Introduzione p. 11) affronta il tema della ricerca scientifica, applicata allo studio della persona umana, evidenziando la necessità di integrare il metodo scientifico tradizionale con l’arte dell’ermeneutica. Questo procedimento permette di considerare e studiare l’esperienza del singolo soggetto nella sua complessità, con la sua volontà, libertà ed intenzionalità, cogliendone l’unicità e l’individualità. Fin dall’inizio, infatti, è evidente la distinzione tra due diversi approcci allo studio dell’uomo, quello nomotetico, ossia lo studio di gruppi di persone, per coglierne i tratti comuni e quello idiografico, il quale si occupa, invece, della persona singola, esplorandone l’unicità, cercando di cogliere il senso dei suoi comportamenti e delle sue difficoltà, mediante un processo ermeneutico, che conduce a comprenderla nelle sue peculiarità, nei suoi valori e nei suoi intenti. Il libro evidenzia, pertanto, la ricchezza del dialogo costante tra ricerca teorica e clinica, vicendevolmente integrate.
Così, per esempio, l’efficacia della psicoterapia può essere potenziata, grazie ai risultati della ricerca e spiegata alla luce della teoria, mentre nuove ricerche possono essere stimolate dalle osservazioni fenomenologiche, emerse nella situazione clinica e creare presupposti per nuove teorizzazioni. Il taglio dell’opera è prevalentemente teorico, pur nella costante attenzione alla dimensione applicativa unitamente alla preoccupazione formativa, che è stata – come è noto – uno dei particolari impegni pioneristici del prof. Scilligo, esimio ricercatore e docente universitario. «Il presente volume offre un insieme di informazioni, riflessioni e suggestioni operative particolarmente significative, sia per coloro che sono impegnati nel campo della prevenzione del disagio psicologico, sia per coloro che si stanno formando ad essere psicoterapeuti o che esercitano in tal senso. Il testo suggerisce chiare e ben delineate chiavi di lettura, parametri epistemologici rigorosi e comprensivi, per orientarsi nella ricerca e nella prassi clinica (e anche a riguardo dei tipi di approccio e dei modelli teorici psico-terapeutici che si vogliono utilizzare).
Ai professionisti impegnati nelle relazioni d’aiuto, così come ai formatori di futuri counsellors, psicologi clinici e psicoterapeuti, viene proposto di mantenere viva, nella loro riflessione sulla propria ed altrui prassi, una dialettica creativa tra un punto di osservazione della realtà umana per un verso oggettivo e rigoroso e per altro verso soggettivo e sapienziale: in modo tale, cioè, che ci sia spazio per l’agente umano visto come soggetto intenzionale e capace di scelte esistenziali orientate. […] il filo conduttore di tutto il testo è un orientamento di tipo umanistico che vede al centro la persona con la sua creatività, volontà e capacità di scelta» (L. cit.). Per la poliedricità della sua impostazione, quest’opera può essere di grande interesse per ricercatori e studiosi delle scienze psicologiche e per allievi in formazione nella psicologia clinica, nella psicoterapia e nel couselling. Esso può anche «risultare assai stimolante anche per chi opera nel campo della ricerca pedagogica e dell’azione educativa, sia per ciò che riguarda i riferimenti epistemologici e per ciò che riguarda la relazione e l’intervento educativo vero e proprio» (Ivi p. 12).
Tratto dalla Rivista di Scienze dell'Educazione n. 3/2009
(http://www.pfse-auxilium.org)
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