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Descrizione
Shirine Dakouri non ha voltato le spalle al suo mondo, continua a portare il velo e a vivere devotamente secondo i precetti della sua religione, ma l'atto di accusa contro le strutture maschiliste del suo mondo è a tutto campo: rifiuta lo stereotipo della donna araba a due volti, angelo e demonio; protesta contro le tradizioni antiche e moderne che la riducono a mero strumento di procreazione e produzione; denuncia le tante forme di discriminazione di cui è fatta oggetto nelle legislazioni dei paesi arabi e nelle dinamiche del mercato del lavoro; solleva il velo sulla vita sessuale della donna, usando una franchezza di linguaggio che può sorprendere e sconcertare anche il lettore occidentale; punta il dito sulla parte di responsabilità che le stesse donne arabe hanno nella perpetuazione di questo sistema. Questo libro non è solo una testimonianza, ricca, ma inevitabilmente personale e quindi oggettivamente relativa e circoscritta: esso è anche una ricerca documentata, fitta di dati tratti direttamente da fonti primarie - storiche, letterarie, religiose, economiche, legislative, sociali - dunque inaccessibili al lettore occidentale che non possiede la lingua araba. Chi legge il testo della Dakouri ha oggi in mano lo strumento informativo più completo e agile per comprendere e accostarsi correttamente all'universo inaccessibile della donna araba.
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DETTAGLI DI «La donna araba tra presenza e assenza»
Tipo
Libro
Titolo
La donna araba tra presenza e assenza - L'harem del XXI secolo
Autore
Dakouri Shirine
Editore
Marietti 1820
EAN
9788821164507
Pagine
158
Data
gennaio 2008
Peso
190 grammi
Altezza
21 cm
Larghezza
14 cm
Collana
L'eco
Recensioni di riviste specialistiche su «La donna araba tra presenza e assenza»
Sviluppando gli spunti già tracciati nel saggio scritto per Il Regno («Donne, religione, sessualità. Nell’islam di oggi, una riflessione dall’interno», in Regno-att. 16,2006,514), l’a. – musulmana sunnita, ricercatrice presso la Facoltà di filosofia dell’Università di Damasco – documenta accuratamente a partire da fonti storiche, letterarie, religiose, economiche, legislative e sociali tutte le forme di discriminazione a cui sono condannate le donne dalla strutturazione maschilista del mondo arabo: lo stereotipo culturale della donna angelo- demonio, le tradizioni che la limitano al ruolo di procreatrice, le legislazioni discriminatorie sul lavoro, l’umiliante vita sessuale, la responsabilità che le stesse donne hanno nel perpetuare lo status quo. Il velo, su cui tanto si dibatte in Occidente, a ben vedere è un falso problema rispetto alle proporzioni incommensurabili della crisi sociale che sta investendo tutta quella cultura.
Tratto dalla Rivista Il Regno 2009 n. 14
(http://www.ilregno.it)
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