Il presente volume offre un ulteriore contributo del Card. Amato sul tema della Santità, illustrando in questo caso come i Santi siano autentici maestri e modelli di speranza. In particolare il volume, come i quattro precedenti, è diviso in due parti: nella prima, Aneliti di speranza, si trovano le considerazioni sulla speranza cristiana, la seconda, Lo splendore della santità, raccoglie invece omelie, lettere e relazioni, tenute nell'arco del 2013, che descrivono la vita e l'operato di Santi e Martiri, testimoni eroici di Cristo, nostra speranza.
PREFAZIONE
del Card. Angelo Amato
« I SANTI E LA SPERANZA CRISTIANA»
Diceva Ernst Bloch: « Non c'è mai stato un uomo che abbia vissuto senza i sogni della speranza».' La speranza appartiene all'esistenza umana e si manifesta come progetto e tensione. È una sorta di sporgenza dell'anima: « cattura il futuro, lo porta nel presente e dà così impulso al nostro vivere e agire ».2
La speranza dona dinamismo e vitalità. Senza la speranza l'essere umano si incaglia come una nave intrappolata nel ghiaccio: non riesce a muoversi per proseguire la navigazione verso la meta. La sapienza biblica ci avverte che le speranze intramondane sono effimere ed evaporano come nebbia al sole (Qo 1,3). La loro attesa è vana.
La speranza cristiana, invece, spalanca la porta oscura del tempo, aprendoci a un futuro reale, che esiste, che resiste al passare delle stagioni, che la morte non può distruggere e che non può essere divorato dalla vanitas vanitatum. È questa l'esperienza dei Santi, autentici maestri e modelli di speranza.
Cristo è il nostro radicale Principio Speranza. È lui che sostiene le tante piccole speranze quotidiane. Ed è in lui che si superano le illusioni e le delusioni dell'esistenza. È questa la pedagogia della speranza insegnataci dai Santi.
Come i volumi precedenti, anche in questo ci sono due parti. La Prima, Aneliti di speranza, ci offre considerazioni sulla speranza cristiana. La seconda, Lo splendore della santità, ci immette nella vita di Santi e di Martiri, che sono testimoni eroici di Cristo, nostra speranza.
ESTRATTO DALLA PRIMA PARTE
ANELITI DI SPERANZA
1. Il noto biblista Xavier Léon-Dufour in un suo volume si chiede: Chi è un santo? E noi possiamo aggiungere: come fare per riconoscere se in un battezzato scorre la linfa dello Spirito Santo, la linfa della grazia, la linfa della vita divina propria del paradiso?
Nel Gloria in excelsis Deo noi glorifichiamo Gesù Cristo, dicendo «tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo». Se solo Dio è santo, come può dirsi santo un essere umano?
Eppure San Pietro nella sua prima Lettera esorta i cristiani dicendo: «Come figli obbedienti, non conformatevi ai desideri d'un tempo, quando eravate nell'ignoranza, ma ad immagine del Santo che vi ha chiamati, diventate santi anche voi in tutta la vostra condotta; poiché sta scritto: "Voi sarete santi, perché io sono santo" » (1Pt 1,14-16).
Molti cristiani hanno preso alla lettera questa esortazione vivendo da santi. Ma, allora, che cosa caratterizza un santo? È sufficiente dire che egli ha messo in pratica il Vangelo, che ha vissuto in pienezza le beatitudini? Ma come fare per valutare ciò? Insomma quali criteri di giudizio utilizza la Chiesa per misurare la vita buona di un santo?
La risposta si trova nella sua esperienza bimillenaria.