EAN 9788820983895
Questo volume vuole essere un'agile e sintetica guida didattica sulla Sindone e sulla storia del ritratto di Gesù Cristo, che secondo la tradizione ne tramanda la sua vera fisionomia. Nel suo lavoro l'Autrice, Officiale dell'Archivio Segreto Vaticano dal 2001 e grande esperta del settore, dimostra che le tradizionali icone che ritraevano l'immagine di Gesù avessero origine da un ritratto che non era un dipinto ma un'impronta su stoffa. La Sindone di Torino dunque può aver dettato le regole con cui si dipinsero le primissime immagini di Cristo.Il presente trattato, di grande attualità, risulta di particolare interesse per gli studiosi di Storia dell'Arte, ma può anche essere di facile lettura per tutti i fedeli che attraverso l'arte vogliono avvicinarsi a Cristo.
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Nicola Antonio de Liso, nicolaantonio.deliso@beniculturali.it il 26 luglio 2010 alle 17:54 ha scritto:
La brava e bellissima scrittrice Barbara Frale ha scritto un altro libro interessante sulla sindone. tuttavia non ha fatto tesoro delle mie osservazioni, che avevo suggerito sia per il libro "I Templari e la Sindone di Cristo", sia per il libro "La Sindone di Gesù Nazareno", ossia che la Sindone non è il mandylion, il volto di Edessa, poichè come ho spiegato più volte gli esperti di tessuti e fra essi Fleury Lemberg, hanno sempre negato l'ipotesi di Wilson,ossia che la Sindone fosse piegata e che si potesse vedere solamente il volto di Gesù morto; in questo caso l'ossidazione della parte di lino contenente il volto avrebbe un ingiallimento maggiore rispetto alle altre parti. Io avevo ipotizzato che la Sindone fosse conservata all'interno della cornice del volto di Edessa, con il volto edesseno visibile nell'epoca dell'iconoclastia, ossia intorno al 726 d.C., e che successivamente per merito del sultano Harun al rashid nell'anno 807 fosse stata nuovamente portata a Gerusalemme e posta nella cripta della Basilica del Santo Sepolcro, la cui custodia della Basilica venne donata in quell'anno a Carlo Magno. Successivamente, nel 938, dopo più tentativi di bruciare la Basilica da parte mussulmana, la Sindone venne nuovamente portata a Edessa e posta all'interno della cornice del mandylion.
Nicola de Liso