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Descrizione
Fondata su un'ampia indagine documentaria, questa biografia ricostruisce il percorso umano e religioso di Marcello Cervini, papa Marcello II nel 1555, nei decenni che fecero da sfondo al dilagare in tutta Europa della Riforma protestante e alla drammatica crisi allora vissuta dalla Chiesa di Roma. Alla corte di Paolo III, di cui fu segretario e consigliere, il Cervini affinò i suoi talenti sul terreno diplomatico, fino a diventare una figura chiave della politica curiale. Destinato a incarichi di altissima responsabilità, egli fu chiamato a presiedere le prime sessioni del concilio di Trento che, proprio grazie alla sua energica azione, avrebbero sancito la definitiva condanna delle dottrine d'oltralpe. Il cruciale ruolo politico e religioso che egli ebbe nel guidare i lavori dell'assemblea consente di cogliere i drammatici conflitti che percorsero l'assemblea conciliare e ne influenzarono gli esiti, anche alla luce del suo ruolo di fiduciario dei Farnese e di autorevole esponente della congregazione del Sant'Ufficio istituita nel 1542. Questa ricerca rivela la molteplicità di strategie elaborate in quei decenni cruciali da un personaggio la cui elezione papale parve segnare una svolta nella storia della Chiesa di Roma, per confluire poi nel tenace mito agiografico dell'austero riformatore sottratto da una morte subitanea al compito di realizzare l'incisivo rinnovamento delle istituzioni ecclesiastiche lungamente auspicato.
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DETTAGLI DI «Marcello II Cervini (1501-1555). Riforma della Chiesa, Concilio, Inquisizione»
Recensioni di riviste specialistiche su «Marcello II Cervini (1501-1555). Riforma della Chiesa, Concilio, Inquisizione»
Si tratta di una biografia, storicamente fondata e costruita con ampia base documentaria, di Marcello Cervini, divenuto papa nel 1555 e poi morto dopo solo 22 giorni. Segretario e consigliere di Paolo II, culturalmente raffinato, presidente delle prime sedute del concilio di Trento e figura chiave della politica curiale, è passato alla storia come uomo di grande dirittura morale e di sincera volontà riformatrice. La biografia mostra inoltre l’acuta capacità del Cervini di guidare il Concilio e di erodere progressivamente la credibilità dell’ala più favorevole al dialogo con la nascente Riforma. La convinzione dell’ormai irriducibile distanza dai luterani e dell’opportunità di disciplinare il dissenso lo vedono come animatore e propugnatore della nascente Inquisizione.
Tratto dalla Rivista Il Regno 2011 n. 4
(http://www.ilregno.it)
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