La scuola bene di tutti
(Fondaz. per la scuola Compagnia San Paol)EAN 9788815130679
Organizzato in otto capitoli incorniciati tra la Presentazione e il profilo degli autori e curato da Lorenzo Caselli, Presidente della Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, il testo raccoglie i contributi di Piero Bonucci, Norberto Bottani, Lorenzo Caselli, Alessandro Cavalli, Giorgio Chiosso, Massimo Coda Spetta, Claudia Mandrile, Luisa Ribolzi. La trattazione si snoda a partire da tre tesi fondamentali:
Prima tesi: in quanto istituzione di importanza fondamentale, la scuola non può essere strumentalizzata e considerata alla pari di qualunque altro oggetto politico.
Seconda tesi: la scuola è il luogo della socializzazione alla cittadinanza, cioè al senso di appartenenza alla comunità e ai valori civili, che sono alla base di qualunque convivenza democratica.
Terza tesi: perché la scuola sia realmente un bene di tutti, è necessario che essa costituisca un “habitat” aperto a tutti e in grado, nello stesso tempo, di rispondere alle esigenze di ciascuno dei suoi soggetti. Tenendo conto che il contributo della Fondazione punta a incrementare quattro assi prioritari: l’autonomia, l’innovazione pedagogico-formativa, l’educazione scientifica e la civic education in una prospettiva europea e di interculturalità (cf p. 11), il volume intende dare una prima risposta – anche se necessariamente parziale - ad alcuni interrogativi di estrema importanza per l’oggi delle istituzioni educative: «a quali principi, a quali valori la nostra azione fa riferimento? Quale visione della scuola e del mondo la alimenta? » (l. cit). Ci si interroga anche su quale cultura la Fondazione intende produrre sia operando nel concreto sia attraverso la ricerca e l’elaborazione intellettuale.
A detta del curatore, Lorenzo Caselli, senza sottovalutare problemi e difficoltà, il volume vuole rappresentare un atto di fiducia nei confronti della scuola che può essere “affidata” a se stessa, ai docenti, ai dirigenti, alle famiglie, alle comunità locali affinché si modelli e si strutturi secondo i talenti di chi vi insegna e vi studia, secondo le risorse e le vocazioni del contesto territoriale in cui è radicata, secondo le aspettative delle giovani generazioni in vista di un futuro che si vorrebbe più ricco in umanità (cf p 17-19). Il volume non è indicato solo a coloro che sono gli attori principali dell’esperienza scolastica, ma è consigliato anche a coloro che sono direttamente interessati a tematiche più ampie e altrettanto problematiche, quali l’educazione civica e la formazione delle giovani generazioni alla cittadinanza attiva, le strategie per garantire l’equità della formazione e nella formazione.
Tratto dalla Rivista di Scienze dell'Educazione n. 3/2009
(http://www.pfse-auxilium.org)
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