La Regola di san Francesco
-Lettera e spirito
(Teologia spirituale)EAN 9788810541395
Lo studio s’inscrive tra i commenti della Regola di san Francesco denominati del «nuovo corso», così definiti perché escono dagli schemi giuridici delle Expositiones tradizionali (precetti, consigli, libertà...) al fine di cercare una spiegazione della Regola secondo altri parametri (storico, biblico, teologico, spirituale...), che permettano di meglio scoprire il significato del testo e le intenzioni del legislatore. L’analisi intende chiarire, come prima istanza, quello che dicono le parole (esegesi) per passare poi al loro significato (ermeneutica).
Tratto dalla Rivista Il Regno 2011 n. 6
(http://www.ilregno.it)
Un nuovo libro del ricercatore francescano nella sua tematica tocca il commento e l’interpretazione della Regola bollata del 1223. L’Autore già nelle prime ri- ghe del prologo rivela che ciò era «un sogno accarezzato da vari anni» e «un pro- getto molte volte guardato con timore» (p. 9) Infatti il contenuto e la prospettiva rivelano chiaramente un lavoro fatto negli anni. Da una parte si dimostra maturo ed equilibrato nelle valutazioni, dall’altra però tradisce un po’ la frammentarietà del testo elaborato in tempi diversi, nonostante il tentativo di uniformare e di ave- re la massima coesione tra i diversi capitoli, dove le intuizioni e le norme dettate dall’Assisiate si ripetono.
Uribe indica subito le metodologie con cui intende affrontare il testo della Re- gola, basandosi sul testo critico di Esser, e tale scelta lascia un po’ perplessi, dato che da 2009 possediamo la nuova edizione critica realizzata da Carlo Paolazzi. La premessa dell’Autore: «L’analisi fatta non ha la pretesa di essere esaustiva e neppure di alta specializzazione ?lologica. Semplicemente ho voluto chiarire, come prima istanza, quello che dicono le parole (esegesi), per passare poi al loro signi?cato (ermeneutica)» (p. 10), de?nisce il suo duplice modo di misurarsi con il testo, diviso in ventidue sezioni concettuali, individuate lungo i dodici capitoli della Re- gola. Il lavoro è contestualizzato storicamente e ?lologicamente con un particolare e continuo richiamo della Regola non bollata e del Testamento, nonché degli altri scritti di Francesco. Questo limita ovviamente la visione ermeneutica del testo, ma l’Autore dice correre questo rischio «per migliorare la sua comprensione».
Tale impostazione successivamente è arricchita dall’introduzione al commento vero e proprio, dove in chiave squisitamente funzionale Uribe descrive la genesi remota della Regola bollata e le sue tematiche riprodotte nella tabella sinottica con la RegNB. Poi presenta la struttura tematica generale, i nuclei esortativi, che secondo la sua prospettiva sono otto (pp. 38-39), nonché le ventidue unità concettuali, che costituiscono il corpo del suo libro (pp. 42-43), anche essi pubblicati nelle tabelle. L’analisi esegetica e ? lologica, con la successiva parte ermeneutico-spiritua- le, viene completata da proposte dell’attualizzazione della Regola per i frati di oggi. Questa terza prospettiva sicuramente è apprezzabile e lodevole poiché rende il commento non esclusivamente storico-critico, ma offre le possibilità di applicazione delle norme nel nostro tempo.
Essendo una parte propositiva, risente con evidenza maggiormente della spiritualità dei Frati Minori e della loro speci?ca interpretazione della Regola, che si differenzia da quella dei Conventuali e dei Cappuccini, per limitarsi nel paragone solo alle famiglie del Primo Ordine. Le unità concettuali con cui Uribe divide la Regola documentano una preci- sa impostazione metodologica: all’inizio nella tabella viene presentato il testo nel- la lingua latina e italiana, segue poi una veri?ca dell’analisi esegetica con gli elementi della ?lologia latina, in?ne passa all’ermeneutica e all’attualizzazione.
Tale schema è osservato scrupolosamente e aiuta il lettore di trovare subito le nozioni che lo interessano di più; si tratta di un’operazione notevole e importante. I capito- li si differenziano però non solo dell’estensione, ma anche nell’intensità dei commenti spirituali e delle proposte. Ciò mette in luce gli interessi dell’Autore e tradisce i diversi tempi della scrittura. L’epilogo, diviso in due sezioni, parla nella prima sulla Regola in generale, nel- la seconda ritorna sulle ri?essioni sul suo contenuto, cercando di riassumere sinteticamente il frutto delle ricerche. Usando le sintesi espresse negli elenchi puntati, Uribe offre uno sguardo conclusivo sul suo libro molto bene formulato, cosicché anche un lettore poco attento riesce ad avere un bel riassunto della Regola bollata, ricco e completo. Segue la ricca bibliogra? a, che come in tutti i libri di Uribe, dà la possibilità di approfondimento e di ricerca ulteriore.
Ciò che sorprende è il fatto che non è aggiornata con i lavori degli ultimi cinque sei anni e mancano le pubblicazioni di alcuni ricercatori sulla Regola francescana, quali, a modo di esempio, quelle di Felice Accrocca e Cesare Ciceri. Comunque ciò non costituisce una grave lacuna del libro che vuole essere un altro tassello nel grande mosaico degli studi sul testo della norma di vita dei Frati di san Francesco, sempre attuale, come scrive Uribe: «la Regola (che) continua essere giovane, nonostante i suoi quasi ottocento anni di vita, e (che) dà garanzie a coloro che vorranno essere guidati da essa, poiché le cose che in essa sono state scritte sono “per la salvezza della nostra anima”» (p. 338).
Tratto dalla rivista "Miscellanea Francescana" n.I-II/2011
(www.seraphicum.it)
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