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Descrizione
«Nella parabola del seminatore vi invito a cogliere la bellezza dell'immagine iniziale, quella del gesto ampio, temerario e scandaloso del seminatore. Un gesto contrario a una sana economia contadina, quasi un gesto pazzo. Un seme gettato dappertutto. Il sospetto di un inutile sperpero. È meraviglioso che sia così!C'è un verbo della Scrittura, appunto il verbo "sperperare", che nella parabola del figliol prodigo ha un significato negativo, indica un dono sciupato, una ricchezza inutilmente dilapidata. Ma lo stesso verbo compare in un antico salmo, il 111 (112). Vi si legge che l'uomo di Dio "dona largamente ai poveri": letteralmente suonerebbe "sperperò, diede ai poveri...". È lo sperpero di Dio, la sua sovrabbondanza. Ognuno di noi e ogni nostra comunità hanno nel cuore la meraviglia per la sproporzione inevitabile tra il sovrabbondante dono di Dio e la mediocrità della nostra risposta».Dalle brevi meditazioni di don Nicolini emerge l'invito a costruire percorsi di incontro e di condivisione coi poveri che aiutino ad allargare lo sguardo. Con grande talento comunicativo egli offre pagine agili, vive e penetranti.
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DETTAGLI DI «Lo sperpero di Dio»
Tipo
Libro
Titolo
Lo sperpero di Dio - A cura di Caritas Italiana
Autore
Nicolini Giovanni
A cura di
Caritas Italiana
Editore
Edizioni Dehoniane Bologna
EAN
9788810510698
Pagine
120
Data
giugno 2009
Peso
156 grammi
Altezza
21 cm
Larghezza
14 cm
Profondità
0,8 cm
Collana
Itinerari
Recensioni di riviste specialistiche su «Lo sperpero di Dio»
C’è «un verbo della Scrittura, appunto il verbo “sperperare”, che nella parabola del figliol prodigo ha un significato negativo, indica un dono sciupato, una ricchezza inutilmente dilapidata. Ma lo stesso verbo compare in un antico salmo, il 111 (112). Vi si legge che l’uomo di Dio “dona largamente ai poveri”: letteralmente suonerebbe “sperperò, diede ai poveri...”. È lo sperpero di Dio, la sua sovrabbondanza. Ognuno di noi e ogni nostra comunità hanno nel cuore la meraviglia per la sproporzione inevitabile tra il sovrabbondante dono di Dio e la mediocrità della nostra risposta ». A cura della Caritas italiana.
Tratto dalla Rivista Il Regno 2009 n. 14
(http://www.ilregno.it)
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