I simboli di fede della Chiesa antica. Nascita, evoluzione, uso del credo
(Studi religiosi)EAN 9788810417027
A quasi sessant’anni dalla sua prima edizione (1952) è sorprendente come questa ricerca, ora splendidamente riedita in lingua italiana, resti ancora un classico, un modello dal punto di vista metodologico di indagine scientifica, di rigorosa ricostruzione storica e interpretazione teologica, di completezza per chi voglia conoscere il sorgere e lo svilupparsi delle professioni di fede, di attualità ‘dinamica’ perché – allora, come oggi – il volume ha suscitato e stimola indagini e studi in tale direzione.
Il mondo accademico internazionale, specie il settore dell’antichistica e della teologia, ha speso giudizi lusinghieri apprezzando la fatica del Kelly [1909-1997], cultore di studi biblici e di patristica e per molti anni rettore alla St. Edmund Halle di Oxford, che ha lavorato facendo tesoro delle ricerche di studiosi precedenti e contemporanei (solo per citarne qualcuno: B. Capelle, C.P. Caspari, F. Kattenbusch, H. Lietzmann [che lo ha guidato per un certo periodo a Berlino], G. Morin, E. Schwartz; F.L. Cross, G.L. Dossetti, A.M. Ritter, I. Ortiz de Urbiña).
Né l’autore si limita solo a una indagine filologico-storica e documentaristica delle formule di fede della Chiesa antica – da quelle brevi neotestamentarie, cristologiche e trinitarie, a quelle più sviluppate nel corso dei decenni, frutto delle discussioni teologiche antieretiche sinodali o della necessità di esprimere la fede comune all’interno delle liturgie ecclesiali –, ma anche ne spiega e approfondisce i contenuti dottrinali.
Ogni formula di fede potrebbe narrare di lunghe controversie, di accesi dibattiti, di contrastanti interpretazioni, di scontri verbali, e altresí di testimonianze eroiche (minacce, persecuzione, esilio) o di esaltanti professioni proclamate in comunità riunite attorno al ‘comune’ credo, ‘tessera di riconoscimento’ ecclesiale, di ritrovata unità, e segno espressivo della chiesa che crede, confessa e proclama la propria fede in Gesú, Figlio di Dio incarnato e salvatore, e nel Dio trinitario di Gesú: Padre e Figlio e Spirito.
Nella lettura del presente volume si ritrovano le radici comuni delle Chiese attuali, si scopre cioè dove si radica la fede che dagli apostoli, di generazione in generazione, è stata trasmessa, non senza turbolenze, fino ai nostri giorni. Un credo che si è compreso, accresciuto, formulato in diverse confessioni di fede fino alla stabilizzazione: e se, lungo i secoli, i contenuti dottrinali sono stati illustrati, definiti, difesi, con non minore rilevanza essi sono stati celebrati in contesti e ambienti liturgici.
I ‘simboli’ della chiesa antica – al ‘plurale’ (si vedano riportate in Appendice, pp. 531-557, le varie formulazioni di fede trattate nel volume: in lingua originale e talora anche in traduzione italiana; 12 documenti neotestamentari; 52 professioni patristico-sinodali), perché si tratta di ‘simboli’ che le comunità cristiane creavano per riassumere gli articoli essenziali della religione cristiana, espressione sintetica di verità salvifiche e significative per la vita del cristiano e della chiesa – rilanciano la proposta di ritrovare il ‘senso’ del credere e di far parte della chiesa ‘oggi’, di ricercare buone ragioni per credere e vivere la fede dentro una comunità, di assumere con passione e responsabilità il dono della propria fede, di celebrarla e testimoniarla dentro il mutato contesto di secolarizzazione e multiculturalità.
I 13 capitoli in cui è strutturato il volume passano in rassegna gli elementi di Credo nel NT, raccontano il periodo creativo e percorrono le tappe che portano alla stabilizzazione delle formule (Padri apostolici, Giustino, Ireneo, Tertulliano), trattano dell’antico Credo romano (R), mostrano l’origine dei Credo orientali in relazione e confronto con quelli occidentali, si soffermano sul Credo niceno (significato e uso della professione di fede), sui Credo sinodali (da Serdica a Sirmio), sul Credo costantinopolitano (non manca la questione del Filioque), sul Credo apostolico (origine, redazione, sviluppo, accoglienza).
Condotta sulla terza edizione inglese (che ha introdotto numerose e sostanziali modifiche rispetto alle precedenti), la presente traduzione rivede e corregge la prima edizione italiana, uscita nel 1987 a cura di Luigi Longobardo, di cui viene riportata l’ottima Introduzione (pp.11-29).
Tratto dalla rivista "Studia Patavina" 2009, nr. 3
(http://www.fttr.it/web/studiapatavina)