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Descrizione
L'autore è mosso dalla preoccupazione di ripensare i grandi temi della fede prendendo sul serio il cambiamento di paradigma culturale prodotto dalla modernità. Infatti, per essere viva, la fede ha bisogno di un continuo aggiornamento, perché solo così cessa di essere teoria astratta per trasformarsi in esperienza. Proprio per il suo carattere centrale, solo se è ripensata e vissuta in ogni momento storico, la risurrezione può dispiegare il suo dinamismo vitale e la sua forza di speranza. Il volume è nato da varie preoccupazioni. La più immediata e vitale: il venir meno di persone care a mano a mano che il tempo passa. Poi, la preoccupazione religioso-culturale: «proprio perché dono di Dio, la risurrezione non può fare la sua comparsa ex abrupto nel mondo cristiano, senza connessione con le grandi domande religiose e le inquietudini fondamentali dell'uomo». Infine, la preoccupazione fondamentale della coerenza cristologica: «leggere la divinità di Gesù nella sua umanità, la differenza nella sua identità, la novità nella sua continuità. Tutto questo richiede che si comprenda la risurrezione e la si interpreti "dal basso": figli con il Figlio, figli nel Figlio. Come la risurrezione viene tante volte presentata ora, non può essere modello e rivelazione della nostra risurrezione. Va quindi ripensata».
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DETTAGLI DI «Ripensare la risurrezione. La differenza cristiana tra religioni e cultura»
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La fede, per essere viva, ha bisogno di un continuo aggiornamento, perché solo così smette di essere teorie astratte per trasformarsi in esperienza effettiva. La risurrezione, proprio per il suo carattere centrale, ne ha uno speciale bisogno: solo se è ripensata e vissuta di nuovo in ogni tappa storica può dispiegare il suo dinamismo di vita e la sua forza di speranza. Questa è l’intenzione del libro: pensare il grande mistero, antico in definitiva quanto l’umanità, nelle precise coordinate del nostro tempo e della nostra sensibilità culturale.
Tratto dalla rivista Concilium n. 5/2010
(http://www.queriniana.it/rivista/concilium/991)
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Dott. Stefano Santasilia il 6 agosto 2014 alle 13:37 ha scritto:
Un testo estremamente interessante che si colloca nell'ambito di quella trilogia composta da Repensar el Mal y Repensar la Revelacion. Attraverso tale percorso, che culmina appunto in tale opera, il teologo galiziano realizza la proposta di un nuovo paradigma capace di mostrare il cristianesimo in dialogo con le altre religioni.