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Descrizione
A partire da una prospettiva che viene dall'Oriente, il volume si prefigge di disinnescare il pericolo che l'affermazione dell'identità - etnica, culturale, religiosa - di un gruppo diventi motivo di conflitto in una società pluralista. Descrive, in modo semplice e ricco di esemplificazioni, come la dottrina politica e sociale dell'Occidente sia giunta a coniugare la diversità con la democrazia, come all'interno delle singole religioni si diano delle concezioni diversificate sul tema (l'integralismo, le concezioni moniste e quelle plurali, l'accettazione di differenze...), come alcune religioni nella storia abbiano prodotto dei modelli politici e sociali che manifestano difficoltà ad accettare la differenza e come in quasi tutte le religioni siano ravvisabili tratti su cui è possibile fare forza per creare armonia vivendo in un mondo pluralista.
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Apartire dall’India, il vol. si prefigge di disinnescare il pericolo che l’affermazione dell’identità etnica, culturale, religiosa diventi motivo di conflitto in una società pluralista. Descrive, in modo semplice e ricco di esemplificazioni, come la dottrina politica e sociale dell’Occidente sia giunta a coniugare la diversità con la democrazia, come all’interno delle singole religioni si diano concezioni diversificate sul tema, come alcune religioni nella storia abbiano prodotto modelli politici e sociali che manifestano difficoltà ad accettare la differenza e come in quasi tutte le religioni siano ravvisabili tratti utili a creare armonia vivendo in un mondo pluralista. Sul caso indiano e il fondamentalismo indù cf. in questo numero a p. 631.
Tratto dalla Rivista Il Regno 2008 n. 18
(http://www.ilregno.it)
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