Per lunghi anni padre Gasparino è stato "maestro di preghiera": attraverso le sue conversazioni con i giovani, con le audiocassette, con decine di libri e opuscoli. Questo volume raccoglie e ripropone sei testi che hanno in comune il tema della preghiera: Primi passi nella preghiera; Gesù ci insegna a pregare; Pregare è chiedere con fede; Pregare è dire grazie; La preghiera del cuore; Osiamo dire: "Padre nostro". I testi conservano lo stile di Padre Gasparino: secco, ruvido, senza sfumature, senza ricercatezze letterarie. Questo volume è un omaggio al maestro di preghiera che padre Gasparino (scomparso nel 2010) continua a essere: vicino a tutti, e amico.
NOTA BIOGRAFICA
di Padre de Foucauld
«Se la preghiera non diventa vita e non tí apre ai poveri, puoi stare sicuro, è una preghiera ipocrita». Padre Andrea ha ripetuto infinite volte queste parole ai giovani, ma anche agli adulti, ai sacerdoti e a tutte le categorie del popolo di Dio. Questa sana paura di una «schizofrenia» tra la preghiera e la vita, ce l'aveva in cuore e l'ha avuta in cuore fino alla fine della sua vita, come uno dei rischi più gravi della preghiera.
Va subito detto che sarebbe un errore parlare di padre Andrea come maestro di preghiera dimenticando il suo amore e il suo impegno per gli ultimi.
Padre Andrea nasce a Boves, in provincia di Cuneo il 7 aprile del 1923 e vive gli anni del seminario durante la guerra (1940-1945). In quegli anni sente bruciante il problema dei ragazzi di strada, con famiglie sfasciate, o senza famiglia... e dunque senza risorse, senza prospettive di un futuro.
Ordinato sacerdote il 31 maggio del 1947, dopo quattro anni di vice-parroco in una parrocchia di montagna, può dare inizio al sogno che ha in cuore: accogliere i primi 5 ragazzi senza famiglia. Nasce così la Città dei Ragazzi. Siamo nell'ottobre del 1951. Per 20 anni la Città dei Ragazzi, con la collaborazione delle prime sorelle e dei primi fratelli della comunità, ha accolto e formato centinaia di ragazzi.
Intanto, a partire dal 1961, si apre l'orizzonte missionario verso altri paesi (Brasile, Madagascar, Corea, ecc.) sempre con un'attenzione particolare per i più poveri.
L'attuale comunità è presente in oltre 30 fraternità sparse in Europa, Asia, Africa, America Latina. Sono fraternità soprattutto di sorelle, ma anche di fratelli e sacerdoti che si dedicano alla preghiera e ai più poveri nelle periferie delle grandi città (Seoul, Mosca, Hong Kong, Dhaka, Tananarive, Rio de Janeiro, ecc.) sono malati di lebbra, di Aids, sono carcerati o feriti da altre forme di emarginazione.
Nel 1990 la comunità riceve il riconoscimento pontificio come «Movimento Contemplativo Missionario Padre de Foucauld».
A Padre de Foucauld, questo umile ed eccezionale testimone del vangelo, padre Andrea ha dato mano verso la fine degli anni '60, riconoscendo in lui una profonda affinità su due pilastri fondamentali: la centralità dell'adorazione e uno stile fraterno nel condividere la vita tra gli ultimi, i disprezzati, i dimenticati.
Padre Andrea non ha mai perso il contatto con i poveri: già anziano e provato nella salute, scendeva ogni venerdì notte con alcune sorelle per le strade intorno a Cuneo per incontrare le ragazze schiave della tratta. E all'Eucaristia del sabato mattino la preghiera era per queste ragazze, per le loro famiglie e anche per i «tristi» clienti.
È importante tenere connessi questi due aspetti della vita di padre Andrea, per capire realmente il suo messaggio delle scuole di preghiera.
Il 26 settembre 2010 padre Andrea ci ha lasciati per andare a contemplare il volto di Dio che ha adorato e cercato lungo tutta la vita, nella Parola, nell'Eucaristia e nei poveri. Noi chiediamo il suo aiuto per imparare ogni giorno a pregare e ad amare gli ultimi con la compassione di Gesù.
Un grazie sincero a don Enzo Bianco per il suo appassionato sforzo di divulgare le scuole di preghiera di padre Andrea.
A tutti quelli che avranno in mano questo libro, l'augurio di non separare mai la preghiera dalla vita e la vita dalla preghiera.
Le sorelle e i fratelli del Movimento Contemplativo Missionario
PRESENTAZIONE
di Enzo Bianco
Al titolo di questo volume si potrebbe applicare una doppia chiave di lettura. Maestro con l'iniziale maiuscola indica ovviamente il Signore Gesù. Ma — scendendo dal piano divino all'umano — dal volume emerge la figura di quell'altro maestro che in molti consideriamo tale, sia pure con l'iniziale minuscola: padre Andrea Gasparino. Anche lui maestro perché appassionato discepolo del primo. Nella sua lunga esistenza padre Gasparino si è tuffato nell'intimità del colloquio di Gesù con il Padre, lo ha rivissuto in persona prima, e in tanti modi ha portato anche gli altri a dire a Dio come dicevano allora i bambini ebrei: «Abbà». Cioè babbo, papà.
Di fatto per lunghi decenni padre Gasparino è stato maestro di preghiera: attraverso le sue conversazioni con i giovani, con le audiocassette che ci conservano la sua inconfondibile voce, con qualche decina di libri pubblicati in proprio per la sua famiglia religiosa e moltiplicati dall'editrice Elledici perché diffondessero il suo insegnamento dappertutto.
Il sottoscritto, che per quasi tre decenni ha curato nell'Elledici la collana di opuscoli Mondo Nuovo, attendeva al varco ogni nuovo libro di padre Gasparino per «condensarlo» in un libretto di 32 pagine da offrire ai lettori della sua collana. Questi libretti erano attesi, e se ne sono disseminati per l'Italia più di mezzo milione di copie.
Ora, a un anno di distanza dalla scomparsa di padre Gasparino (era il 26 settembre 2010), questo nuovo volume raccoglie e ripropone ai suoi discepoli e amici sei di quegli opuscoli. Essi hanno in comune il tema — centrale nella spiritualità di padre Gasparino — della preghiera: dell'intimità affettuosa che anche noi figli di Dio vorremmo instaurare con il Padre di Gesù e Padre nostro.
Il presente volume intende essere un omaggio al maestro di preghiera — maestro sia pure con l'iniziale minuscola ma a pieno titolo — che padre Gasparino continua a essere: vicino a tutti, e amico.
I testi sono stati formulati da padre Gasparino in tempi diversi, a distanza di anni, e ora — riuniti nel volume — presentano qualche inevitabile ripetizione. Il lettore saprà comprendere.
Le parole di padre Gasparino qui condensate conservano ancora l'eco della viva voce, delle sue esposizioni al microfono, il particolare sapore dell'oralità. Nella trascrizione sulla carta si è cercato di rispettare tali caratteristiche, perché toglierle avrebbe significato scolorare l'espressione originale.
Così pure i testi conservano l'inconfondibile stile di padre Gasparino: secco, ruvido, senza sfumature o svolazzi, senza ricercatezze letterarie. Quasi con la cadenza dei versetti biblici. Con le idee esposte in linguaggio disadorno, ma sempre corpose, pesanti egraffianti.
Padre Gasparino aveva preso di petto il comune modo di pensare e di fare. Anche ora apostrofa chi si fa suo discepolo, magari lo mette bonariamente in burla. Ma gli apre gli occhi, e gli suggerisce il modo cristiano non solo di pregare, ma di agire e di esistere.
Grazie, padre Gasparino.
ESTRATTO DAL PRIMO CAPITOLO
Primi passi nella preghiera
«Io voglio imparare a pregare, ma di dove mi conviene partire? In pratica, che devo fare? Quale cammino seguire?». In questo capitolo cerchiamo la risposta a tali domande, in modo semplice e concreto.
Pregare è necessaro
Pregare è necessario. Pregare è amare. Come dice sant'Agostino: «Chi impara a pregare, impara a vivere».
Gesù ha parlato molto di preghiera. Ha parlato con le parole, e ha parlato con i fatti. Quasi ogni pagina di Vangelo è una lezione sulla preghiera. Quasi ogni incontro di un uomo o di una donna con Cristo, si può dire è diventato una lezione sulla preghiera.
Gesù aveva assicurato che Dio risponde sempre a una richiesta fatta con fede, e la sua vita è tutta una documentazione di questa realtà. Gesù risponde sempre — anche col miracolo — all'uomo che ricorre a lui con un grido di fede. L'ha fatto anche con i pagani. Il cieco di Gerico, il centurione, la cananea, Giairo, l'emorroissa, Marta sorella di Lazzaro, la vedova che piange sul figlio morto, il papà del bambino epilettico, Maria sua madre alle nozze dí Cana, sono tutti testimoni stupendi dell'efficacia della preghiera.
Gesù ha anche impartito vere lezioni sulla preghiera.
Ha insegnato a non fare i parolai quando preghiamo, ha condannato il verbalismo vuoto: «Pregando non sprecate parole come i pagani, che credono di venire ascoltati a forza di parole...» (Mt 6,7).
Ha insegnato che non dobbiamo pregare per farci vedere: «Quando pregate non siate simili agli ipocriti... per essere visti dagli uomini» (Mt 6,5).
Qui trovi riportati i commenti degli utenti di LibreriadelSanto.it, con il nome dell'utente e il voto (espresso da 1 a 5 stelline) che ha dato al prodotto.
I commenti compaiono ordinati per data di inserimento dal meno recente (in alto) al più recente (in basso).
carlo pappagallo il 4 novembre 2013 alle 14:32 ha scritto:
E' un breve libro prezioso per avvicinarsi alla preghiera cristiana con consapevolezza spirituale più adeguata.