Susan Abraham – Stan Chu Ilo,
Editoriale
Abstracts
I. Salute e guarigione
1. Malattia e accompagnamento
1.1 M adeline Jarrett, Disabilità, guarigione
e il problema dei miracoli: pericoli e possibilità
di una speranza disabile
I/ Introduzione
II/ Modelli di disabilità
III/ Collocare la speranza disabile
IV/ La disabilità e i miracoli di guarigione
V/ Conclusione
1.2 Stan Chu Ilo, Una risposta
fondata sulla fede alla pandemia di COVID-19:
valutazione della risposta pastorale per il suo
contenimento e superamento
I/ Introduzione
II/ Metodo
III/ Risultati e analisi
IV/ Osservazioni
V/ Raccomandazioni e conclusione
1.3 V alentina Isidoris, La testimonianza di Medici
con l’Africa (CUAMM) in Africa
1.4 Susan Nedza, Cambiare priorità
per le Organizzazioni Cattoliche Non-Governative
che operano in America Latina:
un più profondo modello di accompagnamento
I/ Introduzione
II/ Studio di un caso: la Olancho Aid Foundation
III/ Storia pre-pandemia
IV/ Rivalutazione della missione sanitaria
V/ Inizio della pandemia
VI/ Evoluzione post-pandemia
VII/ Discussione
VIII/ Conclusione
2. Malattia e ingiustizia sociale
2.1 M . Therese Lysaught, Risocializzare
la leadership cattolica nell’assistenza sanitaria:
lezioni da Paul Farmer e papa Francesco
I/ Introduzione
II/ L’economia che uccide: persone “scartate”
III/ La cultura dell’incontro: ascoltare i poveri
IV/ Violenza strutturale ed ecologia integrale
V/ Conclusione. Accompagnamento come politica:
risocializzare i leader dell’assistenza sanitaria cattolica
2.2 T anisha Sparks, Pratiche mediche razziste
e il loro impatto su donne afroamericane
I/ Introduzione
II/ Storia
III/ Self-Care
IV/ Conclusione
2.3 Cory D. Mitchell, Malattia, salute
e disuguaglianza sanitaria:
una prospettiva afroamericana
I/ Introduzione
II/ Identità cattoliche e razza
III/ Lamento e salute dei neri
IV/ Integrare la Dottrina Sociale della Chiesa
e la Teoria Critica della Razza per la riconciliazione
V/ Conclusione
3. Ferite nascoste
3.1 Samantha Ropski, Risorse teologiche
per affrontare disabilità invisibili
I/ Introduzione
II/ Radici culturali
III/ Volgersi verso le esperienze del soggetto
sofferente in amorevole solidarietà
IV/ Correggere i pregiudizi
V/ Abbracciare esperienze concrete
e teologie della disabilità come fonti
VI/ Conclusione
3.2 E lizabeth Antus, Salute mentale:
stigma, tabù e ferite nascoste
I/ Introduzione
II/ Il segno dei tempi: Maison Hullibarger e Don LaCuesta
III/ L’esperienza vissuta della suicidalità
vista con coinvolgimento compassionevole
IV/ Un compassionevole approccio teologico al suicidio
è necessariamente politico
V/ Conclusione
II. Forum teologico
Juan José Tamayo, In memoriam: Franz Hinkelammert,
Víctor Codina e Enrique Dussel, teologi della liberazione
I/ Franz Hinkelammert: economia
e teologia della liberazione in dialogo
II/ Víctor Codina: una chiesa in cammino
e una teologia dal basso
III/ Enrique Dussel: filosofo e teologo della liberazione
Editoriale
Al cuore del ministero e della missione di Gesù c’era la guarigione
dei malati. Guarire e risollevare quelli che erano colpiti
da malattia e da ogni genere di malanni è la vocazione di tutti i
cristiani. La parola “salvezza”, stría, non era in origine un termine
applicato alla religione. Era un termine medico, che significava
guarire ed era riferito alla salute. Salute, in questo senso,
è la salute di tutta la persona: in spirito e mente, sia consapevole
sia inconsapevole, in corpo e anima.
La Chiesa esiste per guarire. Nelle parole della Conferenza
Episcopale degli Stati Uniti: «Nella fedele imitazione di Gesù
Cristo, la chiesa ha servito il malato, il sofferente e chi sta in vari
modi morendo nel corso della storia. Il solerte servizio dei singoli
e delle comunità ha offerto rifugio per chi viaggia; infermerie
per il malato; e case per bambini, adulti e anziani […]. Modellando
i loro sforzi sulla parabola evangelica del Buon Samaritano,
queste comunità di uomini e donne hanno esemplificato
l’autentica vicinanza a chi è nel bisogno (Lc 10,25-37)»1. Data
questa centrale importanza della salute e della guarigione nella
Chiesa, la necessità di una teologia della salute e della guarigione
non può essere sovrastimata. Questa è la prospettiva di Madeline
Jarrett, che sostiene che un’ermeneutica della disabilità
deve permeare le nostre letture dei racconti di guarigione nella
Bibbia, per portare a quella che lei chiama «speranza disabile».
Il compito di sviluppare una teologia della salute, della guarigione
e di una pastorale dell’accompagnamento è più urgente
oggi a causa del nuovo contesto in cui viviamo dopo l’esplosione
del COVID-19. E questo perché la missione di guarire il
malato e di capire che cosa assicuri salute e che cosa significhi
avere la salute è cresciuta in modo più complesso durante il periodo
della pandemia e anche dopo. Come Stan Chu Ilo scrive
nel suo contributo a questo numero, le chiese e le organizzazioni
basate sulla fede hanno bisogno di prepararsi per future pandemie.
La comunicazione, la costruzione di fiducia e un’accettazione
di base della comunità scientifica, dei suoi metodi e delle
sue proposte per la salute umana devono essere parte dell’educazione
delle comunità parrocchiali. Il futuro è incerto aldilà di
questa pandemia, e nessuno sa se la prossima pandemia o epidemia
colpirà il mondo di nuovo. Ci sono nuove malattie infettive
che emergono ogni giorno di cui non abbiamo spesso nemmeno
sentito parlare, e le vecchie infezioni diventano più complesse
a causa della mutazione e della resistenza alle terapie disponibili.
Mentre il mondo ha compiuto significativamente una
transizione epidemiologica in molte società, la maggior parte
delle società nel Sud Globale sono oppresse dalla duplice tragedia
di malattie infettive e non-infettive. Molte persone povere
in tante parti del mondo stanno ancora morendo per malattie
preventivabili e curabili e molte di più stanno morendo per gestibili
malattie non-infettive a causa del luogo in cui sono nate o
vivono. Valentina Isi doris e Susan Nedza nei loro saggi presentano
studi emblematici dell’assistenza medica cattolica – basata
sull’Occidente – all’Africa e all’America Latina rispettivamente
e danno un contributo come professioniste di una prevenzione
basata sulla giustizia. Medici con l’Africa (CUAMM), con sede
in Italia, e la Olancho Aid Foundation (OAF), con sede negli
Stati Uniti, sono stati fondati con un forte senso di solidarietà
con i malati e i sofferenti. Isidoris dimostra come negli ultimi
settant’anni ci sia stata una transizione dal modello della carità
a un modello più basato sulla giustizia in Africa e Nedza parla
delle forme olistiche di interventi in Honduras che non solo
guardano agli indicatori della salute, ma anche accompagnano
le persone aiutandole nell’agricoltura, nella produzione di cibo,
nell’educazione e nell’accesso […]