Indice
Bernardeth Caero Bustillos
Antony John Baptist – Margareta Gruber
Esther Mombo, Editoriale
Abstracts
I. Approcci contestuali alla Bibbia 25
1. L’interpretazione biblica contestuale: una necessità teologica
Peter-Ben Smit – Klaas Spronk
Kirsten van der Ham,
Interpretazione contestuale della Bibbia.
Un’esigenza teologica
Introduzione
I/ Interpretazione contestuale della Bibbia secondo la Scrittura
II/ Interpretazione contestuale della Bibbia nella prospettiva della “tradizione”
III/ Un approccio ecclesiologico
Conclusione
2. L’interpretazione biblica dopo la svolta post-coloniale
2.1. Demetrius K. Williams,
Far parlare il “Libro parlante” in modo antirazziale .
Introduzione
I/ Formazione identitaria, Bibbia e concettualizzazioni razziali
II/ La tradizionale interpretazione biblica razzista
III/ Verso un’interpretazione biblica antirazziale
Conclusione
2.2. Bernardeth Caero Bustillos, La Bibbia e la teologia india. «Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza» (Gv 10,10)
Introduzione
I/ Ferite storiche
II/ Voci profetiche nella teologia india
III/ «Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza» (Gv 10,10)
Conclusione
2.3. Samuel Kapani, Ermaneutica tribale: un percorso verso un dialogo integrale
Introduzione
I/ Tribali del nord-est dell’India
II/ L’avvento del cristianesimo
III/ Ermeneutica tribale
1/ Ermeneutica della liberazione; 2/ Ermeneutica del dialogo; 3/ Ermeneutica della prassi sintetica; 4/ Ermeneutica incentrata sul creato o eco-ermeneutica
Conclusione
3. L’interpretazione biblica oggi: contesti pastorali
3.1. Ma. Maricel S. Ibita, Cambiare il mondo trasformando la parola di Dio. Avvicinare le Scritture in termini narrativi, ecologici e orientati al futuro
Introduzione
I/ Approcci alle Scritture narrativi, ecologici e orientati al futuro
1/ Le domande di Megan McKenna; 2/ La caratterizzazione dei personaggi; 3/ Il triangolo ecologico modificato; 4/ La normatività del futuro
II/ Cambiare il mondo, trasformare la parola di Dio
Conclusione
3.2. Christian Hennecke, In principio era il Verbo…
Esperienza e teologia evangelica nel movimento dei Focolari
I/ Impulsi per un paradigma ecclesiale
II/ Il dna dell’ecclesiogenesi nel riflesso della Parola vissuta
III/ Provocazioni: una profezia ecclesiale
IV/ La Parola per eccellenza
V/ La Parola nella parola: una mistica trinitaria
3.3. Fatima Tofighi, Una lettura eticamente responsabile della Bibbia. Una prospettiva musulmana sul velo delle donne in Paolo (1 Cor 11)
Introduzione
I/ Paolo e l’osservanza della legge, visti dall’esterno
II/ L’altro velato
III/ Rileggere il velo
Conclusione
3.4. Angela Standhartinger, «Più che maschio e femmina?». Una prospettiva LGBTIQ sul Nuovo Testamento
Introduzione
I/ Creazione e nuova creazione
II/ Passioni contro natura?
III/ «Ciò che saremo non è stato ancora rivelato» (1 Gv 3,2)
Conclusione
4. Interpretazioni bibliche: sfide e ostacoli
4.1. Norbert Reck, Il grande sconosciuto. Antigiudaismo, antisemitismo e la ricerca su Gesù di Nazaret
Introduzione
I/ L’Antichità: la controversia con Marcione e la gnosi
II/ La Modernità: la riscoperta di Gesù ebreo e la teologia cristiana
1/ Le reazioni dei teologi filo-illuministi; 2/ Le reazioni dei teologi anti-illuministi; 3/ Bilancio
III/ L’ebreo Gesù e il suo “progetto”
4.2. Michael Theobald, La questione dei ministeri. La relazione della chiesa cattolica con la Bibbia
I/ La storia della fondazione del ministero ordinato secondo Lumen gentium
II/ L’origine dei primi ministeri ecclesiali dal punto di vista della critica storica
III/ Gli inizi della chiesa: in partenza verso il futuro
4.3. Paulo Augusto de Souza Nogueira, Leggere l’Apocalisse a partire dalla periferia del mondo
Introduzione
I/ La lettura fondamentalista dell’Apocalisse mostra i segni rivelatori della Modernità
II/ I l linguaggio dell’Apocalisse non è prescrittivo
III/ L’Apocalisse è dualista, ma anche inclusiva
IV/ L’Apocalisse richiede una interpretazione performativa e creativa
V/ Leggere l’Apocalisse in tensione dialettica con le culture della periferia del mondo
II. Forum teologico 149
1. Nikolaos Asproulis, «Un messaggio congiunto per la tutela del creato». Una riflessione ortodossa orientale
2. Grigorios Larentzakis, Un appello comune per il futuro del pianeta. Un commento dalla prospettiva ortodossa
3. Mercedes Laura García Bachmann, Le teologie femministe ed ecofemministe, necessarie per pensare alla cura del creato
Introduzione
I/ Un primo esame generale del messaggio
II/ Lo sguardo femminista ed ecofemminista
Conclusione
4. Kevin Flynn, Fungere da amministratori
e nuova creazione in Cristo. Una prospettiva anglicana
III. Rassegna bibliografica internazionale
Editoriale
Approcci contestuali alla Bibbia
L’interpretazione della Bibbia è tanto antica quanto la Bibbia stessa. I testi più recenti rimandano a quelli più antichi, interpretandoli in contesti nuovi e dando così loro un nuovo significato. Gli autori del Nuovo Testamento si concepiscono come interpreti delle Scritture a cui si riferiscono. La Bibbia, così intesa, è un unico spazio interpretativo dell’esperienza religiosa dei credenti di Israele e dei primi cristiani. Questo processo continua sia nel giudaismo rabbinico che nel cristianesimo delle origini, e arriva fino alla moderna globalizzazione. I testi biblici sono continuamente aggiornati, man mano che le persone li rileggono dalla prospettiva delle proprie realtà contestuali e dal significato dato a questi contesti. La realtà contestuale concreta che inquadra l’interpretazione di un testo biblico ha un ruolo fondamentale non solo per l’interpretazione pratico-pastorale, ma anche per gli studi teoretici e teologici dei testi biblici. La teoria e la prassi sono strettamente legate fra loro, specialmente quando si tratta di comunicare un messaggio. Un importante contributo alla teoria e alla pratica dell’interpretazione biblica viene, senza dubbio, dal documento della Pontificia commissione biblica L’interpretazione della Bibbia nella chiesa (1993). Questo documento tratta i diversi metodi di interpretazione biblica, compresi alcuni approcci contestuali, come quello liberazionista e quello femminista. Nel tempo, in un mondo globalizzato, l’approccio contestuale alla Bibbia è diventato sempre più importante: il testo biblico viene interpretato a partire dal contesto delle realtà dei lettori, poiché Dio e l’umanità non possono essere pensati separatamente. Partendo da una prospettiva paolina, Rudolf Bultmann scrive: «Ogni affermazione riguardante Dio è contemporaneamente una affermazione riguardante l’uomo, e viceversa»1. Ne consegue che «l’intero processo di interpretazione della Scrittura nella chiesa è anche un processo di vita, in cui l’esegesi ha certamente un ruolo importante, ma è solo una parte tra le altre»2. Il punto di partenza di un approccio contestuale è la ricerca della connessione tra il testo e la realtà di vita del lettore. La Bibbia si lega qui all’esperienza spirituale. Il significato del testo non è ricercato solamente nell’intenzione dell’autore biblico che si trova dietro al testo (esegesi storico-critica), né nell’intenzione che si trova nel testo (studi letterari), ma anche nel lettore che si trova davanti al testo. Questo significa che l’interpretazione non è uno studio passo-dopo-passo di brani biblici, ma piuttosto un dialogo in cui ogni partner della conversazione ha pari rango e spazio: «La crescente pluralità tra gli studi sulla forma finale ha portato a capire che l’interpretazione biblica odierna, nel suo complesso, è descritta in termini di una “tri-lettica” tra autore, testo e lettore, piuttosto che da una dialettica tra sincronia e diacronia»3. Da un punto di vista esegetico, nella diversità di sviluppi, approcci e letture, deve essere tenuta presente la questione dei «limiti dell’interpretazione» (Umberto Eco). Per questo motivo la diversità di interpretazioni bibliche dev’essere accompagnata da un’accurata riflessione ermeneutica. La ricerca interdisciplinare può inoltre aiutare a costruire ponti […]