Geraldo L. De Mori – Michelle Becka
Antony John Baptist, Amazzonia: doni e compiti
Abstracts
I. Amazzonia: dono e compito
1. Uno sguardo globale
1.1 Carlos A. Nobre – Ismael Nobre
Maritta Koch-Weser, Amazzonia 4.0: un’innovativa socio bioeconomia di foresta permanente
I/ Introduzione
II/ Amazzonia 4.0: alla ricerca di un percorso
innovativo e sostenibile
III/ Amazzonia 4.0: strategie di sviluppo delle capacità locali
IV/ Conclusioni
1.2 Nicole Bernex, La crisi ecologica e gli ecosistemi
forestali tropicali. I casi di Africa, Asia e Melanesia .
I/ Gli ecosistemi, sistemi complessi
II/ Gli ecosistemi forestali dei tropici di Africa, Asia e Melanesia
III/ I servizi ecosistemici delle foreste tropicali e il loro degrado
IV/ Conclusioni
1.3 Gerhard Kruip, Estrativismo: una prospetiva etico-sociale
I/ Introduzione
II/ Perché i Paesi ricchi di risorse sono spesso poveri?
III/ Neo-estrativismo nell’esempio dell’America latina
IV/ Suggerimenti per una politica sostenibile dello sfrutamento di materie prime
V/ Una mera etica dei consumi non basterà!
2. Analisi
2.1 Léocadie Lushombo, Le politiche di conservazione forestale: dilemmi etici e impati sulla costruzione della pace
I/ Introduzione
II/ Impati sociali della deforestazione
e del degrado delle foreste nel bacino del Congo
III/ Conservazione del bacino del Congo,
dilemmi etici e preoccupazioni per la pace
IV/ La selvicoltura comunitaria può essere
un meccanismo efcace per la costruzione della pace
2.2 Cedric Prakash, Il dono dell’Amazzonia: rimediare agli errori
I/ Introduzione
II/ Querida Amazonía
III/ Un dono per rimediare agli errori
IV/ La via da percorrere
V/ Conclusione
2.3 Birgit Weiler, I popoli indigeni e l’importanza di organizzazioni e reti. Per un agire autodeterminato a salvaguardia dell’Amazzonia
I/ Un raorzarsi delle organizzazioni e delle reti indigene
II/ Necessità di fare rete a fronte delle crescenti minacce
III/ Richiesta di salvaguardia dei territori, di autogoverno e di autonomia
IV/ Le donne indigene si organizzano per rispondere al cambiamento climatico
V/ COICA e REPAM, alleate per la vita in Amazzonia
VI/ Informazioni aggiornate sulla pandemia in Amazzonia
VII/ L’Amazzonia ci riguarda tuti: l’importanza delle reti globali di solidarietà
VIII/In alleanza con i popoli indigeni
IX/ Necessità di una «rivoluzione culturale» (LS 114)
X/ Salvaguardare i beni comuni facendo rete
XI/ Le reti e la creazione di alternative
3. Riessioni teologiche
3.1 Fernando Roca Alcázar, Un nuovo sguardo
alla teologia della creazione a partire dall’Amazzonia
I/ Introduzione
II/ La “Dotrina ecologica della creazione” di Jürgen Moltmann
II/ L’azione dello Spirito santo
e la sua relazione con i popoli amazzonici
IV/ A mo’ di conclusione
3.2 Cristino Robles Pine, Dono e compito:
dalla dierenziazione alla solidarietà
I/ L’intertestualità orientata al letore
II/ La dierenziazione: il dono di Dio alla creazione
III/ Solidarietà con Dio e con la creazione:
un compito proprio degli esseri umani
IV/ Conclusione
3.3 Víctor Codina, Unità e diversità ecclesiale
a partire dal sinodo per l’Amazzonia
I/ Una nuova metodologia
II/ Reazioni critiche
III/ I tre millenni ecclesiologici
IV/ Sinodalità
V/ Ritornando al sinodo
4. Risposte
4.1 Mauricio López Oropeza, Incarnazione, territorialità
e nuovi cammini pastorali. L’itinerario della REPAM e il sinodo per l’Amazzonia
I/ La territorialità come spazio per l’incarnazione
e per nuove vie pastorali
II/ La territorialità amazzonica: l’orizzonte
e un nuovo cammino pastorale in rete
III/ I trati essenziali della REPAM:
rete – ecclesiale – panamazzonica
IV/ Chiavi pastorali del processo ecclesiale amazzonico
e della REPAM
4.2 Rigobert Minani Bihuzo, Pastorale sociale
e ambientale della chiesa d’Africa.
Il caso della Rete ecclesiale del bacino del Congo
Introduzione
I/ La Rete ecclesiale del bacino del Congo:
un esempio di pastorale sociale e ambientale
II/ Visita pastorale della chiesa d’Africa in Brasile
III/ Ricognizione delle sfde pastorali
e socio-ambientali nel bacino del Congo
IV/ Le priorità ecologiche
Conclusione
II. Forum teologico
1. Martin Rehak, Osservazioni canonistiche
sull’istruzione La conversione pastorale
della comunità parrocchiale
2. Carolina Bacher Martínez, Una letura contestuale
dell’istruzione La conversione pastorale
della comunità parrocchiale
III. Rassegna bibliografca internazionale
Editoriale
Amazzonia: doni e compiti
L’Amazzonia è diventata un simbolo, e non soltanto dopo il sinodo sull’Amazzonia. Questa regione, separata da tutti i centri, è tuttavia al centro dell’attenzione, poiché a livello mondiale le sue questioni e i suoi problemi emergono e si condensano in modo speciale: i temi ambientali che toccano tuti sono più visibili qui che altrove. Anche il diretto intrecciarsi di questioni ecologiche e questioni sociali è particolarmente evidente: la minaccia verso l’ecosistema mete direttamente in pericolo la sopravvivenza della popolazione, specie quella dei popoli indigeni. Alta è la vulnerabilità dell’intero ecosistema e dei suoi abitanti. Essa viene esasperata dagli interventi massivi delle multinazionali che ignorano i diritti umani e violano i diritti della natura. Le conseguenze locali delle azioni e delle economie di consumo globale sono enormi. Alcuni scienziati credono che la variante del nuovo coronavirus che è apparsa a Manaus sia un segnale di altre possibili conseguenze della distruzione di questo bioma. “Locale” e “globale” sono categorie che si incontrano e si confondono.
Le problematiche portano con sé diverse sfide per la teologia, per la chiesa e per il ministero pastorale. Il sinodo sull’Amazzonia si è occupato profondamente di questi argomenti.
E anche qui si è fatto chiaro che i sintomi potevano essere specifici, ma altresì che simili sfide si presentano nel lavoro pastorale in tuto il mondo. Inoltre, è anche necessario esaminare quali impulsi possono derivare dall’esperienza pastorale nella regione amazzonica per altre zone, o quali altri interventi pastorali d’avanguardia che vengono attuati altrove possono essere seriamente messi alla prova dalle crisi del nostro tempo e percorrere nuove strade in modo credibile. Tuttavia, le sfide ecclesiali e teologiche non si limitano soltanto all’azione pastorale. La regione amazzonica è un luogo teologico: l’unità può essere sperimentata nella diversità; se da qui la si persegue con costanza, la teologia stessa ne viene trasformata, per quanto ottenere questa trasformazione sia ancora più un desiderio che una realtà (e non solo in Amazzonia). Nel contesto del sinodo, è stato detto che l’Amazzonia è venerdì santo e pasqua: soerenza e gioia si accompagnano insieme. Soerenza, perché gli esseri umani e l’ambiente sono esistenzialmente messi alla prova. Gioia, perché fede e joie de vivre si possono percepire, e la solidarietà gioca un ruolo importante.
È entusiasmante quanto il concetto di rete stia acquisendo importanza. Nella regione, la Rete ecclesiale panamazzonica (REPAM) sta approfondendo la considerazione delle necessità della popolazione locale e sta coordinando la cooperazione di diversi organismi. In modo simile, la Rete ecclesiale del bacino del fiume Congo (REBAC) ha avviato la sua opera. Entrambe le reti sono inoltre correlate. Emergono così nuove relazioni tra l’America latina e l’Africa, al di là di strutture economiche e di dipendenza. Esse sono inoltre relazioni di solidarietà: quella che è quindi emersa è una rete di solidarietà. La regione amazzonica si impegna altresì in termini di speranza e di partenza: anche ciò è significativo in altri contesti, dal momento che si può interpretare come esempio di decolonizzazione. La regione amazzonica è stata (e lo è ancora) un luogo per eccellenza di fantasie esotiche: le popolazioni indigene sono state considerate come selvagge e “piuttosto diverse” da noi, il territorio una bramosia per cercatori d’oro e avventurieri… gli abitanti della regione, che in questi discorsi sono stati misconosciuti e oggettivati, appaiono oggi nella loro lotta per i propri diriti in qualità di promotori: anche questo cambiamento importante è teologicamente significativo e va preso in seria considerazione. […]