INDICE
Susan Abraham – Bernardeth Caero Bustillos
Po Ho Huang, Editoriale
Abstracts
I. Incarnazione in un’era (post)umana
1. Prospettive filosofiche
1.1 Elaine Graham, Il cyborg spirituale:
religione e postumanesimo,
da secolare a postsecolare
I/ Introduzione
II/ Il cyborg secolare
III/ Al di là del secolarismo
IV/ Il cyborg spirituale
V/ Cyborg vs. dea
VI/ Conclusione
1.2 Philip Butler, Essere neri: spettri e mostri
sono il futuro della soggettività teologica
I/ A volte i bambini vedono i fantasmi
II/ Grottesco o mostruoso
III/ Scavando la galassia alla ricerca di mostri e significato
IV/ Una morte sociale diversa
Stefan Lorenz Sorgner, La plausibilità
dell’otium religioso cattolico
nel paradigma postumano
2. Cultura popolare e postumanesimo
2.1 Heidi A. Campbell, Come la chiesa online,
durante la pandemia da covid-19,
ha fatto spazio a una visione del mondo
postumana
I/ Definizione di postumanesimo
II/ Narrazioni sul rapporto religione-tecnologia
1/ Tecnologia come fonte di redenzione per l’uomo
2/ Tecnologia come forza divino-spirituale
3/ L’uso della tecnologia come esperienza religiosa
III/ Approcci postumani alla tecnologia nella cultura umana
1/ La cornice “tecnologico-culturata”:
la cultura digitale online modella l’umanità
2/ La cornice “umano-potenziata”: l’umanità
e l’adattamento offline alla tecnologia online
3/ La cornice “ibrido uomo-tecnologia”:
unire umanità e tecnologia nell’online-offline
IV/ Il caso: come, durante la pandemia da covid-19,
l’utilizzo da parte della chiesa e le diverse visioni
della tecnologia rivelino uno slittamento nella direzione
del pensiero postumano
V/ Conclusione
2.2 Andrea Vicini, Il postumanesimo
nella cultura popolare: le sfide attuali
I/ Affrontare il postumanesimo e la sua presenza diffusa
1/ La letteratura
2/ I fumetti e i videogiochi
3/ I film
4/ La filosofia
II/ Considerazioni etiche
III/ Valutazione critica
2.3 Susan Abraham, Tecno-futuri
nell’arte religiosa e popolare negli Stati Uniti
3. Aspetti problematici
3.1 Jennifer Jeanine Thweatt,
Natalità, mortalità e postumanità
I/ Il “falso problema” della disincarnazione
II/ Considerazioni teologiche sul postumanesimo
III/ L’incarnazione come abbraccio
della vulnerabilità da parte del divino
3.2 Jay Emerson Johnson, Cyborg eucaristici
e presenza reale (carnale) di Cristo
I/ Il corpo (virtuale) provoca la teologia?
II/ L’umano (digitale) può diventare una persona?
III/ Prospettive conclusive per una “cybercomunione”
3.3 Raúl Fornet-Betancourt, Appunti per un elogio
della condizione di finitezza dell’essere umano
I/ Bisognerebbe cambiare il contesto
inizialmente previsto per questo contributo?
II/ Il postumanesimo: un orizzonte di aspettative nuove
per un anelito umano antico
III/ Per un elogio della condizione umana di finitezza
IV/ Riflessione conclusiva
3.4 Lee Cormie, Transumanità, postumanità,
Antropocene. Orizzonti mutevoli di ignoranza
e conoscenza, realtà e possibilità, speranza e fede
Introduzione
I/ Transumanità
II/ Postumanità
III/ Antropocene
Conclusione: speranze e fedi in rinascita
3.5 H.S. Wilson, Intelligenza artificiale:
angeli meccanici per tempi postumani?
I/ La tendenza attuale: angeli da azionare
II/ Oltre il presente
III/ Rischio percepito e soluzioni suggerite
II. Forum teologico
1. Paul M. Zulehner,
Diverse tipologie di preti
I/ Argomentazione liberale e argomentazione pastorale
II/ Il sinodo per l’Amazzonia
III/ Verso proposte coraggiose e concrete
1/ La trappola del celibato
2/ Un tipo tradizionale di preti, fondatori di comunità
3/ Una nuova tipologia di preti, alla guida di comunità
2. Geraldina Céspedes, Querida Amazonía:
una finestra aperta su ecologia integrale
e rinnovamento ecclesiale
I/ Una chiesa che torna a sognare
1/ Il sogno sociale: i diritti dei più poveri
2/ Il sogno culturale: preservare la biodiversità
3/ Il sogno ecologico: custodire la casa comune
II/ Sogno o incubo ecclesiale?
Una chiesa dal volto amazzonico
3. Lucas Cerviño, Alterità e violenza
nelle Americhe. Il mancato riconoscimento
della diversità come negazione
del Dio che è comunione
I/ La crescente violenza interpersonale
II/ Le rovine dei modelli caratterizzati dall’esclusione
III/ Il Dio-comunione è violento?
III. Rassegna bibliografica internazionale
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Editoriale
L’incarnazione e la teologia dell’incarnazione, aspetti centrali
del pensiero cristiano, hanno rilievo e risonanza in un’era
postumana? L’espressione “post/umano” è l’elegante soluzione
con cui Elaine Graham collega tra loro due discorsi distinti: il
postumanesimo e il transumanesimo1. Sia l’uno che l’altro hanno
inizio nel contesto di quella che Graham chiama «tecnologizzazione
della natura». Gli esseri umani ora pensano alla vita
come a un “flusso di informazioni”, che può essere scaricato o
caricato – a seconda dei casi – in forme di vita diverse da quelle
basate sul carbonio, così come viene rappresentato da forme di
cultura popolare quali sono i film o i videogiochi.
Il progressivo sfocarsi dei confini tra umanità, tecnologia e
natura suscita profondi interrogativi per l’ontologia e per l’antropologia
teologica anche quando tali aneliti alla trascendenza
riaccendono un’immaginazione religiosa e teologica. Molti
ritengono che l’enfasi sulla tecnologia e sull’informazione comprometta
la concezione cristiana dell’incarnazione e la teologia
dell’incarnazione che ne deriva; altri vi vedono un’opportunità
per un ingaggio più complesso da parte dell’immaginazione
teologica e di quella religiosa.
Tali forme di immaginazione sono evidenti negli articoli
raccolti nel presente fascicolo. Gli autori della prima parte
offrono prospettive filosofiche sugli attuali dibattiti inerenti
al postumanesimo. L’articolo di Elaine Graham esplora la
possibilità di superare i confini tra immanenza e trascendenza,
profano e sacro, umanità e divinità, in un dialogo tra postumanesimo
critico e identità cyborg. Con la sua acuta analisi
su “razza” e tematiche del postumanesimo, Philip Butler
fornisce un’altra prospettiva: egli, nel suo articolo, sostiene che
i neri afroamericani e il popolo nero in generale sono sempre
stati postumani, dal momento che la loro stessa umanità è stata
cancellata in vari approcci e tematiche eurocentrici, compresi
quelli tesi alla liberazione. Infine, nel suo contributo, Stefan
Sorgner argomenta che l’idea di otium religioso, cioè la contemplazione
di Dio, non può essere disgiunta dalla presenza,
nel discorso del postumanesimo, di una sua cornice incentrata
sull’incarnazione.
Nella seconda parte, autori e autrici esplorano vari aspetti
delle relazioni tra cultura popolare e postumanesimo. Heidi
Campbell ricostruisce la maniera in cui i modi correnti di parlare
del postumanesimo stanno influenzando gli argomenti di
taluni gruppi religiosi che, durante la pandemia da covid-19, si
sono scoperti dipendenti dalla tecnologia. L’autrice esprime un
invito alla cautela su queste forme di ripiego, che potrebbero
compromettere nei temi religiosi tanto l’aspetto teologico quanto
quello incarnazionale. Andrea Vicini si interroga in maniera
simile sul soggetto morale postumano, chiedendosi se l’indiscussa
fiducia nella tecnologia e nelle sue promesse sia giustificata,
soprattutto quando si esamini la svalutazione, operata
dal postumanesimo, dell’etica dell’incarnarsi e dell’essere-inun-
corpo. Per contro, Susan Abraham sostiene che le narrazioni
popolari sul postumanesimo, che entro la cultura statunitense
si possono rintracciare con maggiore evidenza nei fumetti e
nei film sui supereroi, sono sì costruzioni di fantasia sul postumano,
ma sono anche narrazioni in cui questioni sociali americane
come la razza e il genere premono su idee normative
riguardanti l’umano. In questa prospettiva, i film su supereroi
neri sfidano il razzismo e il sessismo dell’immaginario culturale
popolare a proposito sia dell’umano che del postumano.
La terza parte si rivolge esplicitamente ai problemi posti
dalla cyber-realtà. Gli autori e le autrici qui non concordano fra
loro su quanto la cyber-realtà “disincarni”. Jeanine Thweatt-
Bates per esempio, in una chiave specificamente femminista,
mette in discussione l’idea che il presunto “tecno-gnosticismo”
dello scenario del cosiddetto mind-uploading, presente in molte
analisi interne al filone postumano, eluda il problema dello
specifico essere-in-un-corpo, focalizzandosi sulla disincarnazione.
Nel far questo, la sua analisi mostra linee di continuità
con l’articolo di Butler, nella prima parte, e con quello di
Abraham, nella seconda. Il contributo di Jay Johnson fornisce
un altro approccio interessante: prendendo le mosse dalla logica
– esplicitamente teologica e incentrata sull’incarnazione
– della presenza reale di Cristo nell’eucaristia, Johnson esplora
l’impatto che hanno sul nostro senso di comunione le liturgie
disincarnate e la possibilità della disincarnazione nel periodo
del covid-19, asserendo che, quando la possibilità carnale di
comunione viene negata, l’eucaristia deve essere celebrata in
prospettiva escatologica: un’eco vitale del Vaticano II. Una
solida argomentazione contro l’idea che il postumanesimo
costituisca un miglioramento dell’essere umano è presentata
da Raúl Fornet-Betancourt, il quale afferma che la nostra
mortalità è di grande valore per la condizione umana. Il filosofo
di origine cubana asserisce perciò che, con l’incarnazione del
Lógos, per gli esseri umani la “carne” è luogo teofanico e motivo
di costante gratitudine. Lee Cormie, per contro, ripercorre
l’emergere del transumanesimo, del postumanesimo e dell’Antropocene
come “transizioni epocali” nella vita del nostro pianeta,
sostenendo che assistiamo come testimoni alla nascita di
un’epoca completamente diversa per la nostra specie, un’epoca
che include anche la possibilità della sua stessa fine. Da ultimo,
H.S. Wilson invita ad un rinnovato impegno verso la teologia
cristiana, mentre gli esseri umani continuano a costruire intelligenza
artificiale con una capacità via via sempre più crescente.
Gli autori e le autrici presenti nel Forum teologico di questo
numero si focalizzano sui seguenti argomenti. Paul M. Zulehner
affronta il tema delle varie forme di ministero ordinato
a fronte delle nuove realtà che si vivono nella chiesa mondiale, come la crescente carenza di preti. Come egli scrive, «questa è
la ragione per cui il sinodo per l’Amazzonia si è così impegnato
e ha avanzato delle proposte a papa Francesco. Il papa ha
deciso di non decidere». Geraldina Céspedes illustra i diversi
sogni esposti da papa Francesco nella sua esortazione apostolica
Querida Amazonía: una chiesa capace ancora di sognare
– un sogno sociale, i diritti dei più poveri; un sogno culturale,
preservare la biodiversità; un sogno ecologico, aver cura della
nostra casa comune. Prendendo come punto di partenza la
realtà del movimento Black Lives Matter, Lucas Cerviño tratta
il tema dell’alterità e della violenza nel continente americano;
egli afferma che il mancato riconoscimento della diversità è
una negazione di quel Dio che è comunione.
Susan Abraham Bernardeth Caero Bustillos Po Ho Huang
Los Angeles (USA)
Cochabamba (Bolivia)
Tainan (Taiwan)