Editoriale
Catherine Cornille – Daniel Franklin PilarioMile Babic´, Editoriale
I. Segni di speranza nel dialogo islamo-cristiano
1. Dichiarazioni e documenti ufficiali
1.1 , Wilhelmus ValkenbergNostra aetate e gli incontri di amicizia
I/ «Con stima»: un apprezzamento nuovo per i musulmani
II/ La chiesa cattolica e il dialogo dopo Nostra aetate
III/ Giovanni Paolo II e Benedetto XVI
IV/ Dialogo e fraternità umana: papa Francesco
1.2 , Vebjørn L. HorsfjordUna parola comune tra noi e voi: un testo latore di speranza
I/ Contenuto e background
II/ Il processo di dialogo innescato da Una parola comune
III/ Commenti critici
IV/ Teologia e tecnologia
V/ Una Nostra aetate islamica?
VI/ Una ermeneutica della buona volontà
VII/ Contro-narrazione e azione pubblica
VIII/ Un latore di speranza
1.3 , Joshua RalstonLa migrazione come kairósper il dialogo protestante-musulmano
I/ Le migrazioni, da crisi umanitaria a minaccia islamica
II/ Prese di posizione e documenti delle chiese: sviluppi
III/ A mo’ di conclusione
2. Speranza nel sacrificio e nella solidarietà
2.1 William Skudlarek, Dialogo monastico-musulmano
I/ Christian de Chergé
II/ Il discorso di Christian de Chergé
III/ Il dialogo monastico-musulmano con i musulmani sciiti
IV/ Caratteristiche del dialogo monastico-musulmano
V/ Uno sguardo al futuro
2.2 , Christian S. KrokusMartirio e speranza nel dialogo islamo-cristiano
I/ Martirio della carità o incarnazione continua?
II/ Il dialogo islamo-cristiano
III/ Un martirio di speranza?
3. Segni di speranza in diverse parti del mondo
3.1 , Albertus Bagus LaksanaSegni di speranza nelle relazioni fra cristiani e musulmani in Indonesia
I/ Religione, identità e vita pubblica
II/ Movimento musulmano inclusivo e teologia
III/ Nelle comunità cristiane segni di speranza
IV/ Conclusione
3.2 Klaus von Stosch, La collaborazione accademica in Germania
I/ Nuovi orizzonti esegetici e storici
II/ Nuovi orizzonti in sistematica e in filosofia
III/ Nuovi orizzonti grazie a una teologia comparata, dialogica e interattiva
3.3 , Laurie JohnstonLa “Scuola del dialogo” belga
I/ La sfida della convivenza con il credente musulmano
II/ Un nuovo curriculum scolastico: la “Scuola cattolica del dialogo”
III/ Quale il dovere dei cattolici rispetto alla fede dei musulmani?
3.4 , Claudio MongeDialogo islamo-cristiano: iniziative dal basso in Turchia
I/ Intenzioni di dialogo e vicende politiche
II/ Gli sviluppi, in anni più vicini a noi
III/ La forza dei gesti e della condivisione nelle due visite papali
3.5 Marinus Chijioke Iwuchukwu, La collaborazione per la pace in Nigeria
I/ Organizzazioni che lavorano per stabilire relazioni islamo-cristiane sostenibili
II/ Un nuovo ordine nelle relazioni islamo-cristiane
III/ Conclusione
3.6 , Jean DruelOspitalità e reciprocità in Egitto
I/ Collaborazioni di istituzioni islamiche con l’Istituto domenicano di studi orientali
II/ Due segni di speranza
III/ Per concludere
IV/ Postfazione
4. Speranza per il futuro delle relazioni islamo-cristiane
4.1 , Daniel A. MadiganUn desiderio condiviso per una visione universale
I/ Negare l’universalità
II/ Negare la particolarità
III/ Inchinarsi alla realtà e trarne il meglio
IV/ Riconoscere le particolarità
1/ Ideali e realtà
2/ Nuove possibilità accademiche
3/ Le Scritture o la Parola
V/ Riconoscere l’universalismo
4.2 , Asma AfsaruddinUna cultura condivisa di giustizia e riconciliazione
I/ Giustizia, giustizia e giustizia!
II/ Sviluppare un’ermeneutica coranica di relazioni interreligiose
III/ L’attivismo interreligioso di fronte all’islamofobia e il suo impatto sulle relazioni fra musulmani e cristiani
IV/ Osiamo nutrire speranza?
II. Forum: Teologia pubblica nell’era digitale
1. , Stephen OkeyChi partecipa al dialogo teologico digitale?
I/ I vari tipi di pubblico, rimodellati dal digitale
II/ L’impatto digitale sulla pratica pubblica della teologia
III/ Conclusione
2. , Katherine G. SchmidtI millennials e la teologia pubblica in un’era digitale
I/ Il “come” della teologia nell’era digitale
II/ Il “dove” della teologia in un’era digitale
III/ A titolo di esempio
III. Rassegna bibliografica internazionale
Editoriale
La relazione tra islam e cristianesimo, nonostante o proprio a causa del fatto che le due religioni sono strettamente legate dal punto di vista storico e teologico, viene generalmente rappresentata in termini di disaccordi, tensioni e conflitti. Dalle crociate all’attuale guerra al terrorismo, l’attenzione si è concentrata perlopiù sulle differenze teologiche apparentemente inconciliabili tra le due religioni e sull’inevitabile dissenso politico e sociale tra di esse, che è stato ulteriormente fomentato della retorica dello “scontro di civiltà”, la quale si è guadagnata un ampio consenso sin dalla fine del XX secolo. Questa narrazione dominante potrebbe condurre a un certo grado di avvilimento e sconforto in rapporto alla possibilità di una convivenza pacifica e armoniosa e di un dialogo di reciproco arricchimento tra le due religioni. È dunque importante contrapporre a questa narrazione le storie di personaggi, avvenimenti, movimenti o di pratiche che incarnino l’amore sincero e il rispetto dell’altro religioso, dell’apprendimento reciproco e dell’impegno per un bene comune superiore.
Vi sono degli esempi del genere lungo tutto il corso della storia, dall’imperatore indiano Akbar (1542-1605) allo studioso francese Louis Massignon (1883-1962), dall’epoca della Convivencia nella Spagna medioevale alla coesistenza relativamente pacifica tra cristiani e musulmani in Indonesia. Molte persone sono al momento impegnate, in gruppo o singolarmente, in svariate modalità di dialogo costruttivo attraverso progetti sociali, scambi teologici e ricerche visionarie. È importante richiamare l’attenzione su questi progetti così da attingervi speranza e ispirazione per il futuro delle relazioni islamo-cristiane.
Questo fascicolo di Concilium tratta degli sviluppi recenti e attuali nei rapporti fra cristiani e musulmani. Nella prima sezione si illustrano e si commentano le dichiarazioni rilasciate dai rappresentanti ufficiali di entrambe le tradizioni: la dichiarazione del Vaticano II Nostra aetate, le azioni e gli interventi dei pontefici da parte cristiana e il documento del 2007, Una parola comune tra noi e voi, dal versante musulmano. Questi testi dimostrano l’amicizia crescente da parte dei rappresentanti ufficiali di entrambe le tradizioni e un desiderio sincero di praticare un’ermeneutica della buona volontà e dell’ospitalità. Svariati articoli di questo numero si riferiscono poi in particolare al Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, firmato congiuntamente da papa Francesco e dal grande imam dell’Università di al-Azhar, Amad al-ayyib, nel febbraio 2019. Questo documento denuncia con forza tutti gli atti di violenza commessi in nome della religione e dichiara «di adottare la cultura del dialogo come via; la collaborazione comune come condotta; la conoscenza reciproca come metodo e criterio». Un dialogo che viene spesso trascurato è quello tra le chiese protestanti e l’islam. L’immigrazione di molti musulmani nei Paesi europei nel corso degli ultimi cinque anni ha sollecitato queste chiese a sviluppare anch’esse delle linee-guida più chiare per il dialogo.
Nella seconda sezione della parte monografica del fascicolo ci si concentra su dei modelli importanti per l’amicizia e l’impegno tra cristiani e musulmani, e in particolare sulla figura di Christian de Chergé, il monaco e priore trappista la cui vita e la cui morte sono diventate un’attestazione d’amore per il prossimo musulmano. La sua testimonianza è stata d’ispirazione per l’invito rivolto ai musulmani al dialogo intermonastico, il quale ha aperto la porta a un coinvolgimento spirituale più profondo fra le due tradizioni in varie parti del mondo. La stessa concezione di de Chergé e la sua esperienza del “martirio della carità” come consacrazione di tutta la propria vita all’amore di Dio e all’amore del prossimo, può essere considerata un’espressione di speranza teologale.