EDITORIALE
Il primo volume di Miscellanea Francescana dell’anno 2016 si apre
opportunamente con una rifl essione sulla misericordia, essendo immersi
proprio nell’anno santo della misericordia. È il fi losofo Orlando Todisco
ad offrirci alcuni suggestivi spunti di rifl essione in tal senso, cercando di
mostrare come la versione francescana della misericordia sia la manifestazione
della libertà creativa di segno oblativo e la traduzione teologica della
benevolenza.
All’ambito del pensiero francescano appartiene anche il secondo articolo
del volume, ad opera di Maria Kolbe Zamora, la quale opera uno studio
molto approfondito sulla ecclesiologia di s. Bonaventura, con una particolare
attenzione sullo Spirito Santo, anima della Chiesa. La visione del Dottore
Serafi co, spiega l’autrice, è giuridico-istituzionale e pneumatologica
nello stesso tempo, e si colloca nel contesto del gioachimismo estremo che
era stato adottato dai Francescani Spirituali.
Il terzo contributo di questa prima sezione, dedicata a studi francescani,
ci conduce in un mondo diverso, il mondo della cultura e della letteratura
orientali, in particolare della Russia. Il lavoro originale, tratto da una tesi
di laurea, di cui pubblichiamo ora la prima parte, è di Serena Capri; ella
disegna un percorso ideale della cosiddetta “santa follia” partendo dalla
salótis bizantina, passando per lo jurodstvo nella Russia dei sec. XI-XVI,
fi no a Francesco d’Assisi.
Nella seconda sezione abbiamo quattro studi a carattere teologico/pastorale.
Il primo, tratto da un lavoro di dottorato in teologia biblica, è di Mirko
Montaguti, e si sofferma sul valore comunicativo dei riferimenti al libro
di Zaccaria (cap. 9-14), presenti nel Vangelo di Matteo al capitolo 21. Lo
studio intende analizzare il senso e la funzione di questa relazione intertestuale,
mediante la quale viene costruito il lettore modello del vangelo.
L’analisi dei testi è funzionale ad una sintesi che rilegge complessivamente
la strategia intertestuale nella sua funzione comunicativa.
Il secondo contributo è di Zdzisaw Kijas, che ci offre una stimolante
lettura dell’episodio evangelico dell’incontro di Gesù con Marta e Maria,
che attuano due modalità diverse di accogliere il Signore. La scena evangelica
si presta a delle interessanti attualizzazioni, anche in riferimento alla
vita religiosa: essa infatti suggerisce ciò che unifi ca la comunità, ciò che la
sviluppa, e come risolvere i suoi confl itti, vale a dire, lo stesso Gesù, inteso
soprattutto come il deposito indistruttibile di valori, centro di prospettive
chiare e sorgente di grazia indispensabile per la vita.
Il successivo articolo, tratto da una tesi di dottorato in diritto canonico,
è di Danilo Marinelli, e affronta un tema quanto mai attuale, relativo
alla validità del matrimonio, particolarmente in relazione alla assenza della
fede cristiana come motivo suffi ciente per dichiarare la nullità del matrimonio.
L’autore mostra come nella giurisprudenza rotale più recente emerge
la distinzione tra la semplice carenza di fede, che di per sé non invalida
il matrimonio, e il fermo rifi uto di ogni dipendenza da Dio, che può costituire
la causa proporzionata e grave dell’esclusione di qualche proprietà o
elemento essenziale o della stessa sacramentalità del matrimonio.
Infi ne l’ultimo lavoro di questa seconda sezione fa come da sigillo
all’anno della vita consacrata, attraverso la rifl essione offerta da Giulio
Cesareo, che prende spunto dal contributo di mons. Bergoglio al sinodo
dei vescovi del 1994, nel quale egli racchiudeva la relazione tra la Comunità
ecclesiale e la Vita Consacrata con l’espressione: “la vita consacrata è
dono alla Chiesa, nasce nella Chiesa, cresce nella Chiesa, è tutta orientata
alla Chiesa”. L’articolo cerca di approfondire le implicazioni teologicospirituali
di questa affermazione ecclesiologica, e di offrire anche alcune
indicazioni pedagogiche per sostenere il processo di discernimento e
accompagnamento spirituale della vocazione alla vita consacrata francescana.
La terza sezione del presente fascicolo è costituita dalle relazioni presentate
nel corso del convegno svoltosi presso la Facoltà S. Bonventura, lo
scorso 20 novembre 2015, sul rapporto tra Religiosi e Chiesa particolare.
Tale convegno rappresenta la continuazione del precedente seminario, sullo
stesso tema, che si tenne ad Assisi nel novembre 2014, i cui atti sono
pubblicati sulla rivista Convivium Assisiense.
Gli autori intervenuti al convegno, di cui pubblichiamo le relazioni,
sono mons. Marcello Semeraro, che ha approfondito la questione dell’Istituto
religioso come realtà che si colloca tra la Chiesa universale, cui appartiene
di diritto e di fatto, e la Chiesa particolare, in cui deve incarnarsi; Dario
Vitali ha trattato dal versante più ecclesiologico il rapporto tra religiosi
e Chiesa locale, offrendo anche una sua proposta che permetta alla Chiesa
e alla vita consacrata di meglio vivere la ricchezza dei vari carismi; Xabier
Larrañaga si è soffermato sulla questione non semplice della “obiettiva
eccellenza della vita consacrata” (espressione che oggi nella teologia
cattolica ha sostituito il termine “superiorità” della vocazione di speciale
consacrazione rispetto alle altre forme di vita); infi ne Simona Paolini ha
indagato sugli aspetti canonico-giuridici del rapporto tra la vita consacrata
e la Chiesa particolare, nell’unica Chiesa cattolica.
L’ultimo contributo del presente volume di Miscellanea è un documento
inedito: si tratta della prima versione italiana di alcune poesie di Aba, un
discepolo del più famoso Efrem il Siro. Il lavoro è opera di Tomasz Szymczak
ed è rilevante, oltre che per la novità assoluta della traduzione italiana
degli scritti di Aba, anche per il tema trattato; infatti il testo cerca di spiegare
la misericordia di Dio usando i termini presi dal mondo della fi nanza.
La misericordia fa sì che Dio diventa il debitore della Sua creatura, l’uomo.
Come di solito, qualifi cate e apprezzate recensioni chiudono il fascicolo.
Buona lettura a tutti.
Il Direttore