EDITORIALE
Dopo Giacobbe, in questo secondo fascicolo
del 2016 ci soffermeremo su un altro
personaggio dell’Antico Testamento:
Mosè. Medaglia d’argento tra i più nominati
nella Bibbia (secondo solo a Gesù), è certamente
tra quelli che rimangono impressi nell’immaginario
collettivo. È un personaggio che ispira, grazie anche
alla sua umanità tormentata; e poi raccoglie in sé gli
aneliti alla libertà che percorrono la storia, dall’antichità
fino ad oggi. Proviamo per esempio ad accendere
il nostro computer, connetterci ad internet e cercare,
attraverso uno qualunque dei principali motori
di ricerca, la colonna sonora che Ennio Morricone
scrisse per lo sceneggiato su Mosè prodotto dalla Rai
nel 1974. Valeria Poletti, nella rubrica «Per leggere e
rileggere», ci suggerisce in particolare il singolo cantato
da Maria Carta, Diglielo al tuo Dio. Voce e testo
sono da brividi; non si dimenticano più.
Mosè. Ci avvicineremo a lui anzitutto con un articolo
panoramico, nel quale vengono tratteggiati i
lineamenti principali del personaggio, così come è
raccontato nel Pentateuco e nella tradizione giudaica,
oltre ad essere forniti alcuni dati di tipo storico
(Sebastiano Pinto). Poi metteremo a fuoco una caratteristica
fondamentale del nostro personaggio (Laura
Invernizzi): è il suo rapporto strettissimo con Dio
che lo forgia, facendolo diventare quello che è; è la
parola di Dio che detta l’agenda della sua vita, dall’inizio
fino alla fine, dall’incontro all’Oreb fino a quando
«Mosè, servo del Signore, morì “sulla bocca” del
Signore» (Dt 34,5, tradotto alla lettera).
Dopo questa prima presentazione, avremo tre articoli
che ci invitano ad approfondire alcuni dei personaggi
con cui Mosè entra in relazione. Il primo è
un gruppo, composto da dodici donne, tutte apportatrici
di vita: le levatrici ebree, la madre di Mosè, la
sorella, la figlia del faraone, le sette figlie di Ietro. Sono
dodici “matriarche”, che rappresentano tre cromosomi
all’origine dell’Israele mosaico: quello ebreo,
quello egiziano, quello madianita del deserto (Rosanna
Virgili). Il secondo personaggio è Aronne, fratello
di Mosè e primo sacerdote di Israele. Il rapporto
con Dio, che si trova al centro del dono della Legge
sul monte Sinai, passa anche attraverso il culto: Mosè
ha bisogno di Aronne. Ma Aronne, da parte sua, non
deve dimenticare il primato di Mosè, cioè della parola
di Dio (Luca Mazzinghi). Il terzo personaggio è
il faraone. Figlio degli dèi, era considerato come un
eroe invincibile; il racconto dello scontro con Mosè,
invece, ne mostra tutta l’impotenza di fronte all’unico
vero Dio, quello di Israele (Jean Louis Ska).
A completare il quadro avremo poi quattro articoli
di sintesi. Guido Benzi ci mostra come la Bibbia –
pur consegnandoci con Mosè una figura straordinaria
– non vuol crearne un “mito”: tra le pieghe della
narrazione emergono anche le sue qualità umane, le
sue fragilità, perfino i suoi difetti. Benedetta Rossi riflette
su uno dei tratti che hanno fatto di Mosè una
figura unica: il suo ruolo di mediatore tra il popolo e
Dio; ruolo che, dopo la sua morte, continua ad essere
svolto dalla Torah, cioè dalla Legge che Dio ha dato
al popolo attraverso Mosè. Annalisa Guida ci offre
una presentazione completa del personaggio, dall’Esodo
al Deuteronomio: alla fine resta la suggestione che
se Mosè non è entrato nella terra promessa sia perché
questo possedere una terra una volta e per tutte
non fosse narrativamente inscritto nel personaggio di
Mosè, da sempre destinato ad uscire, andare, salire,
scendere, ma mai a fermarsi. Infine Valentino Bulgarelli,
prendendo spunto dal cap. 7 degli Atti degli apostoli,
ci presenta Mosè come un utile punto di riferimento
per un percorso catechistico che metta a fuoco
la formazione della persona.
Il nostro fascicolo sarà poi completato dalle rubriche:
una dell’Apostolato Biblico, sulla nota pastorale
La Bibbia nella vita della Chiesa del 1995 (Dionisio
Candido); l’ormai classica vetrina biblica (a cura della
redazione); le pagine dedicate all’arte, che spaziano
dai romanzi ai film, passando per l’opera (Valeria
Poletti), per poi fermarsi a raccontare Il passaggio del
Mar Rosso affrescato nella Cappella Sistina (Marcello
Panzanini). Gli ultimi due autori sono anche responsabili
per l’inserto staccabile.
Mosè è talmente grande che questo nostro percorso
non può certo essere completo. Ci auguriamo che
sia comunque un buon assaggio, per iniziare.
Carlo Broccardo
SOMMARIO
PERSONAGGI DELL’ANTICO TESTAMENTO
2. Mosè
Editoriale
Sebastiano Pinto
MOSÈ: UN UOMO, UN POPOLO E UNA TERRA
Laura Invernizzi
MOSÈ, L’UOMO CHIAMATO DA DIO
Rosanna Virgili
LE DONNE DI MOSÈ (ES 1–2)
Luca Mazzinghi
MOSÈ E ARONNE
Jean Louis Ska
MOSÈ E IL FARAONE
Guido Benzi
MOSÈ, UOMO MITE E PASSIONALE
Benedetta Rossi
MOSÈ, IL MEDIATORE
Annalisa Guida
IL DESTINO IN UN NOME:
IL PERSONAGGIO DI MOSÈ
Valentino Bulgarelli
MOSÈ, LA VITA E DIO:
STORIA DI UN INCONTRO
PER LEGGERE E RILEGGERE
Valeria Poletti
Mosè nelle arti
APOSTOLATO BIBLICO
Dionisio Candido
La nota pastorale La Bibbia nella vita della Chiesa
VETRINA BIBLICA
ARTE
Marcello Panzanini
Lo specchio di Dio:
Il passaggio del Mar Rosso della Cappella Sistina