EDITORIALE
Famiglia: la chiesa in ascolto dello Spirito
La famiglia non è mai problema, ma opportunità, benedizione.
È scuola di umanità che dobbiamo curare, proteggere, accompagnare1.
Queste parole rivelano l’attenzione del pontefice per questa «scuola del domani», bisognosa di «cura, protezione e accompagnamento», da parte non solo dei pastori, ma dell’intera comunità ecclesiale. Se, infatti, numerosi sono gli esempi di matrimoni riusciti e di unioni solide, non mancano motivi di preoccupazione per il futuro della famiglia, da cui giungono segnali di disagio e difficoltà, se non addirittura di crisi.
Sono note le situazioni problematiche con cui si confronta ormai quotidianamente l’attività pastorale: famiglie «incompiute» (conviventi), famiglie «imperfette» (matrimoni civili), famiglie «ferite» (separati e divorziati), a conferma dell’impressione che la famiglia si stia muovendo tra «crisi e resistenza».
La comunità ecclesiale ha colto l’urgenza di ripensare il proprio impegno, ponendosi anzitutto «in ascolto di ciò che lo Spirito dice alla chiesa» (Ap 2,7), consapevole della «necessità di un radicale rinnovamento della prassi pastorale alla luce del vangelo della famiglia» (Relatio Synodi, 37).
Si comprende allora l’itinerario tracciato da papa Francesco, un percorso ecclesiale di ascolto dello Spirito e del vissuto di persone e famiglie, imperniato su un «doppio» sinodo, che lo stesso pontefice ha definito come «uno spazio protetto affinché lo Spirito Santo possa operare». Si tratta di due eventi in stretta continuità: il primo (III Assemblea generale straordinaria), incentrato su Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione (ottobre 2014). Su esplicita richiesta del papa, la discussione è avvenuta all’insegna della trasparenza e della parresia, mettendo sul tappeto le questioni più scottanti che attraversano la vita della famiglia. L’altro evento (XIV Assemblea generale ordinaria) su La vocazione e la missione della famiglia nella chiesa e nel mondo contemporaneo (4-25 ottobre 2015). Ai due eventi si è aggiunto un tempo intersinodale, durante il quale papa Francesco ha ulteriormente arricchito la riflessione, mediante le numerose catechesi in occasione delle udienze generali e in altre circostanze. Va segnalato anche il contributo del popolo di Dio, interpellato in diverse occasioni e, mai come in precedenza, coinvolto nel cammino di preparazione. Tra le finalità principali di questo articolato percorso vi è quella di «maturare nuove idee e trovare soluzioni concrete a tante difficoltà e innumerevoli sfide che le famiglie devono affrontare»2.
Alla luce di queste indicazioni, la rivista affronta il tema della famiglia. Non si tratta di un tentativo di risolvere questioni delicate, ma del desiderio di fornire al lettore un quadro di riferimento articolato, certamente non esaustivo ma neppure superficiale, a partire dal quale ognuno potrà farsi un’idea della posta in gioco e dei temi sui quali la discussione è (e probabilmente resterà) ancora aperta. Si tratta di rendere ragione della complessità dei temi trattati, superando le semplificazioni indebite, attraverso il consueto approccio monografico e multidisciplinare che ci contraddistingue. Esame e bilancio provvisorio su una realtà poliedrica quale la famiglia: è questo dunque il binomio intorno al quale si polarizza il nostro contributo alla riflessione ecclesiale sulla famiglia, luogo in cui si gioca il futuro dell’umanità e della chiesa.
Nell’articolo di apertura,Francesco Bellettipone una questione fondamentale, ossia se la famiglia possa ancora considerarsi «la cellula fondamentale della società». Si tratta di una riflessione sul modo in cui è «narrata» la famiglia ai nostri giorni, in cui la discontinuità della vita familiare sembra prevalere sulla stabilità dei progetti. La famiglia non è finita, ma è cambiata e continua a rivestire un ruolo di assoluto rilievo, oltre a essere chiamata ad assumere nuove responsabilità.
Il contributo diAldo N.Terrinpropone uno studio sull’antropologia dell’amore, centro propulsore della vita, ma investito da una crisi profonda. Oggi l’amore è dibattuto, contrastato e vissuto nell’ambiguità delle espressioni, delle forme e dei modi di comunicazione, prima ancora che nei modi di realizzazione. In particolare, l’autore si chiede cosa sia l’amore e cosa significhi amare, soprattutto nelle sue forme che fanno capo al matrimonio e alla famiglia.
AldoMartin, in prospettiva biblica, sottolinea l’originalità del-l’approccio di Gesù alla realtà del matrimonio e della famiglia. Nel vangelo, Gesù sembra interessarsi maggiormente delle relazioni all’interno della cerchia dei suoi discepoli, chiamati a considerarsi fratelle e sorelle, al di là e al di sopra dei vincoli familiari. Indubbiamente Gesù mette al primo posto l’annuncio del regno e delle sue esigenze, ma è proprio a partire dal cuore della sua predicazione che tocca nel profondo la realtà del matrimonio, ripresentando in modo radicale il progetto «originario» sulla coppia, così come emerge dalle prime pagine di Genesi.
Un saggio di carattere teologico-pastorale è proposto daNicolaReali,che approfondisce il rapporto tra battesimo, fede e sacramento del matrimonio. In particolare, si occupa di un nodo da tempo oggetto di discussione: il nesso fede e sacramento del matrimonio. L’autore insiste sulla necessità di un profondo ripensamento dell’attuale prassi e normativa ecclesiale, impegno che non è più possibile differire.
Andrea Grilloaffronta uno temi più scottanti del dibattito attuale: il rapporto tra la comunione eucaristica e la condizione di divorziati risposati. La riflessione si sofferma sul cammino ecclesiale di incorporazione a Cristo, iniziato col battesimo, anche per i fedeli divorziati e risposati civilmente, focalizzando l’analisi sul rapporto tra comunione spirituale e comunione sacramentale, nella storia e in rapporto al contesto culturale e sociale odierno. Le possibili prospettive di sviluppo chiamano in causa la teologia e la pastorale.
Un’altra questione di grande attualità riguarda le persone e le unioni omosessuali nel loro rapporto con la comunità ecclesiale. Da più parti si invoca la legalizzazione delle unioni fra persone dello stesso sesso e la loro equiparazione giuridica con il matrimonio civile.Maurizio Faggionifa il punto della situazione, mettendo in rilievo l’evoluzione della comprensione dell’omosessualità nel magistero ecclesiale. Il modello coniugale eterosessuale resta il paradigma di riferimento nella morale sessuale, ma gli apporti delle scienze umane hanno condotto a un diverso atteggiamento di accoglienza e considerazione delle persone omosessuali.
La riflessione sinodale si è occupata della famiglia anche in prospettiva giuridica, con una particolare attenzione ai processi di nullità del matrimonio, chiedendo anche uno snellimento delle procedure, per giungere in tempi rapidi a dare una risposta ai fedeli che si rivolgono ai tribunali ecclesiastici.PierantonioPavanelloriflette sull’argomento a partire dalle proposte contenute nella Relatio Synodi, insieme a un commento al motu proprio (15 agosto 2015) con cui papa Francesco riforma il processo canonico matrimoniale (Mitis iudex Dominus Iesus).
Nell’ultimo contributo mons.Enrico Solmi, presidente della CommissioneCEIper la famiglia e la vita, riflette sul binomio famiglia-evangelizzazione, in particolare sul ruolo della famiglia come soggetto/oggetto nel contesto delle dinamiche della nuova evangelizzazione. La coppia e più in generale la famiglia sono chiamate a «esporsi», ad abbandonare le retrovie per farsi protagonisti principali di quel movimento «in uscita» indicato da papa Francesco all’intera comunità ecclesiale. Non più, dunque, la famiglia come semplice «destinataria» dell’annuncio, ma anche testimone del «vangelo del matrimonio», nella convinzione che il matrimonio stesso è vangelo, buona notizia che salva ancora oggi.
NellaDocumentazioneil lettore troverà due contributi, diversi tra loro, ma entrambi strettamente legati al tema del fascicolo. Il primo, a cura diMarzia Del Bianco, è anche un omaggio a Giovanni Paolo II, il pontefice della Familiaris consortio (1981), pietra miliare nella riflessione ecclesiale sulla realtà della famiglia. Si tratta di alcune catechesi cheKarol Wojtya tenne durante un corso di esercizi spirituali ai fidanzati, commentando la formula delle promesse matrimoniali. Il secondo contributo è una riflessione diOrlando Todiscoe consiste in un originale «sguardo francescano» sulla famiglia, presentata come «scuola di alterità», vale a dire come luogo di accoglienza reciproca.
Infine, l’Invito alla lettura, curato daOliviero Svanera,propone una ricca bibliografia, segnalando le opere più recenti e di maggior interesse, a partire dalle quali il lettore potrà avviare un suo percorso di ricerca personale sulle numerosi questioni che ruotano intorno alla realtà poliedrica della famiglia.