EDITORIALE
Il presente fascicolo di Miscellanea Francescana, il primo del 2014, comprende sostanzialmente tre sezioni. La prima è dedicata a studi a carattere fi losofico-teologico. Apre la sezione il lavoro di Andrea Gentile, che cerca di esplorare i concetti di coscienza, volontà e libertà in Agostino, Rousseau, Kant e Bergson. Egli mostra come nella storia della filosofi a è possibile enucleare molteplici interpretazioni del signifi cato di libertà in rapporto alle diverse fi losofi e di vita. Nella società moderna, la vita, la cultura, gli “automatismi” tecnologico-scientifi ci tendono a portare la nostra interiorità lontano dalla reale, pura e profonda “autenticità” di un’etica della libertà. Il secondo contributo è di Giulio Cesareo, il quale approfondisce un tema poco conosciuto, ma molto rilevante oggi, nel tempo della crisi economica, cioè la rifl essione sull’economia di S. Bulgakov, che è stata un po’ la cifra del suo percorso intellettuale, politico ed ecclesiale, a partire da posizioni di stampo marxista, fi no al pieno ritorno alla comunione ecclesiale, che lo porterà a vedere l’economia come un aspetto decisivo dell’azione universale divino-umana. Il terzo articolo, di Zdzisaw Kijas, entra nella dimensione dell’ascolto nella vita di fede, ispirandosi alla Verbum Domini di Benedetto XVI e avendo come riferimento anche l’esempio dei santi. L’atteggiamento dell’ascolto nella fede si osserva innanzitutto nella vita dei santi, che prima di parlare ascoltavano la parola di Dio. Anche oggi, presa in considerazione la velocità dei cambiamenti nel mondo, il corso veloce dei diversi mutamenti, i credenti sono chiamati ad essere prima di tutto assidui ascoltatori della parola di Dio, e solo in seguito operatori del bene. La seconda sezione presenta diversi studi su tematiche di storia e spiritualità francescana, dal tempo di s. Francesco fino ai giorni nostri. Pubblichiamo come primo articolo il lavoro del francescanista Felice Accrocca, in cui l’autore si sofferma soprattutto sul Francesco uomo di carne e d’ossa, con i suoi limiti e perfi no le sue intemperanze caratteriali, che il primo agiografo consegna alla storia. Tommaso lasciò infatti un ritratto straordinario di Francesco e mostrò una spiccata attenzione alla sua corporeità, alla capacità che il Santo ebbe di predicare anche con il corpo, fi no a fare di esso una lingua; mostrò inoltre un’insolita predilezione per gli aspetti più teatrali della predicazione dell’Assisiate, generalmente passati sotto silenzio da Bonaventura.
Il contributo seguente è di Felice Autieri, che ci conduce nel mondodei Regesta (registri) OFMConv. L’articolo presenta un excursus storicodei regesta dei Ministri generali e dei procuratori generali dei Frati MinoriConventuali. L’interesse per questo tipo di documentazione è motivatodall’importanza per gli studiosi di storia dell’Ordine, in quanto il materialein questione risulta poco consultato o addirittura del tutto sconosciuto.Il terzo articolo è la prima parte di un lavoro molto approfondito e documentato,da parte di Gabriele Della Balda, su s. Caterina Vigri da Bologna.Ricordata spesso per l’incorruzione del suo corpo, disposto da cinque secoliin posizione seduta e custodito presso la chiesa del monastero Corpus Dominidi Bologna, fondato dalla stessa Santa, ella è stata una fi gura assai poliedricache ci ha lasciato in eredità, oltre all’esempio, anche rilevanti scrittimistici: primo tra tutti, il celebre trattato delle Sette armi spirituali, interessantetesto formativo per la vita religiosa. L’articolo ripercorre le principalitappe che hanno segnato la vita di santa Caterina, spesso ordinaria agli occhidegli uomini, ma straordinaria a quelli di Dio, in cui ha praticato eroicamentetutte le virtù.Dopo la conclusione dell’articolo di Isidoro Liberale Gatti su Sisto V,proponiamo un interessante contributo di Angelo D’Ambrosio sui Necrologidella clausura clariana. L’articolo si sofferma sull’analisi comparativa didue “cronache” monastiche femminili contemporanee, l’una composta dalleclarisse di S. Maria di Monteluce a Perugia, l’altra dalle domenicane di S.Caterina a Pistoia, con lo scopo di valorizzarne i dati demografi ci elaboratinella lunga durata (secc. XVI-XVIII), soprattutto in relazione all’andamentodella mortalità delle religiose, alle cause dei loro decessi, ai ritmi di vestizionie professioni.Infi ne nell’ultimo articolo Roberto Carboni fa un bilancio del Discepolatofrancescano, a trent’anni dalla sua pubblicazione. Egli analizza lastoria e la struttura del documento, rendendone evidenti i limiti e le possibilità.Attraverso lo studio del vocabolario si focalizza la sensibilità teologicae francescana presente al momento della stesura del documento edurante la sua evoluzione, fi no ai nostri giorni. Si percepisce la necessità diun rinnovamento radicale del Discepolato, senza per questo tralasciare gliapporti positivi e sperimentati nella prassi che in esso sono presenti.Nella terza sezione vengono pubblicate le tre relazioni presentate duranteil convegno sul tema del Gender, svoltosi al Seraphicum nel novembre2013. Per la presentazione di questi contributi rimandiamo alle pp. 212-215.
Il Direttore