Il cronista di una importante emittente insiste con Dixie Leonard per l’apparizione in diretta nel corso della consegna a lei e ad Eddie Sparks di una onorificenza. Lei, che fin dal ‘42 è stata applaudita per le sue canzoni e le sue spregiudicate batture in pubblico, è ora una anziana, solitaria signora; lui, che di anni ne ha 92, era un cantante-ballerino di largo successo. Il duo era subito diventato notissimo, perché durante la Seconda guerra mondiale si produceva in spettacoli destinati alle truppe americane. A Sparks la biondissima Dixie era stata raccomandata dallo zio Art Silver, la giovane, che aveva il marito in Nord Africa e un bimbetto, al debutto aveva sfiorato la catastrofe per timidezza e incidenti di palcoscenico, ma la situazione si era poi risolta in un clamoroso successo. I due colleghi costituiscono ben presto una coppia spassosa e acclamata ovunque. Insieme si esibiscono nei campi di azione della Corea e del Vietnam. Mortole in combattimento il marito, Dixie perde anche il figlio Denny (che Sparks amava moltissimo) appunto in Vietnam. Sempre e ancor più pacifista nell’animo, oltreché contestatrice, Dixie si era poi ritirata nel suo dolore a vita privata, mentre Eddie si esibiva in piccoli locali: per ben venti anni lei ed Eddie non seppero più nulla l’uno dell’altra. Ma la concessione della onorificenza presidenziale per l’opera svolta fra i soldati era occasione importante per la televisione. Dixie Leonard da prima rifiuta, poi cede alle lusinghe della memoria e dei riflettori. E il collega se la vede comparire accanto sulla ribalta, sempre un po’ beffarda e pronta alla “beccata”, ma sorridente e simpatica come nei giorni lontani, infine con le lacrime agli occhi, perché Eddie proclama davanti a tutti che, quel ragazzo da lei perduto nel Vietnam, egli lo ha amato come un figlio. Le parole ed il canto di Eddie, la commozione ed il sorriso della donna e qualche breve accenno di danza dell’impareggiabile coppia sono subissati da applausi riconoscenti