Approda finalmente, in DVD, la versione cinematografica più famosa di Ben-Hur, il romanzo di Lew Wallace, ambientato durante l'impero di Tiberio: ci riferiamo al kolossal, diretto da William Wyler, che ottenne dodici Nomination, undici delle quali trasformate in statuette dorate (restò esclusa la sceneggiatura non originale, tra i cui autori figurava Gore Vidal). Hollywood aveva precedentemente sfornato due Ben-Hur, entrambi muti - uno del 1907, laltro del 1926 ma è solo con questa edizione che si raggiunge il maggior equilibrio tra laderenza al racconto originale e la riuscita estetica. Non che ledizione di Navarro degli anni venti non avesse conquistato il pubblico (anche se la MGM, depredata dal pagamento dei diritti dautore e dalle spese per le riprese, portò a casa ben poco), ma il Ben-Hur di Wyler offre innanzitutto un eroe assolutamente perfetto: Charlton Heston è Ben-Hur senza mezzi termini (e pensare che Burt Lancaster, interpellato prima di lui, rifiutò la parte, affermando che il film era moralmente violento!). Unocchiata alle cifre vi tornerà utile per conoscere la mole impressionante di questo kolossal: 300 location utilizzate, tratte da 15.000 bozzetti preparatori, centomila comparse, 496 attori che pronunciano almeno una battuta, 4 mesi di riprese di cui ben tre solo per la leggendaria sequenza della corsa delle bighe, realizzata in uno scenario allestito da più di mille operai, che vi lavorarono per un anno intero. La sensazione è che, già durante le riprese, Wyler sapesse che, sulla sua biga personale, Ben-Hur lo avrebbe aiutato a caricare una messe di Oscar. Ben-Hur può essere così legittimamente considerato il più importante film del cosiddetto genere tunica, legato cioè allantichità, il più prestigioso e spettacolare dei kolossal storici. Per le giovani generazioni è un fondamentale sguardo allindietro, per comprendere da dove sia venuto il tanto decantato Il gladiatore (che, detto per inciso, prende da Ben-Hur la stessa idea del riscatto morale e sociale del protagonista, che dal fango raggiunge gli allori) e come il digrignare combattivo di Russell Crowe non possa minimamente intaccare il carisma di Charlton Hetson e la sua bravura nel vestire i panni dello schiavo giudeo più famoso della storia del cinema. In realtà Ben-Hur è, agli inizi della storia, un giudeo dalto lignaggio, che perde ogni diritto nobiliare a causa dei romani, finendo schiavo. Per un equivoco, Ben-Hur è accusato di attentato e vede cadere in rovina la propria famiglia e la fraterna amicizia col tribuno romano Messala (Stephen Boyd, praticamente perfetto nel ruolo). Finirà prima rematore a bordo di navi romane, poi prediletto del console Quinto Arrio (Jack Hawkins), poi corridore di bighe, al servizio del ricco Ilderim (Hugh Griffith). Tornato in Palestina, dove incrocerà il proprio destino col malvagio Messala, nel frattempo divenuto una potente autorità della regione, riavrà ciò che gli spetta. Latroce rivalità finirà proprio in una selvaggia sfida sulle bighe, sotto le cui ruote Messala troverà prima unatroce agonia e infine la morte. Per Ben-Hur e la donna che ama, Esther (Haya Harareet) cè anche la conversione al cristianesimo: il nostro eroe ha infatti persino loccasione di venire a contatto con Gesù ed assiste alla sua crocifissione. Laspetto religioso del film, che nelle versioni mute precedenti non era stato affrontato, viene in questoccasione sviluppato, dando alla storia un esito, come dire, più ottimista. Il futuro di Ben-Hur, vivendo nella nuova fede, sarà quindi migliore. La confezione di Ben-Hur offre un flipper disc, un disco cioè a due lati. Sul primo lato il menù offre, la maggior parte del film, il commento audio allo stesso di Charlton Heston (purtroppo non sottotitolato) ed essenziali ruoli e crediti del cast artistico e tecnico. Sul secondo lato, oltre alla ripetizione dellextra dei crediti, la restante parte del film, con relativo commento audio, ed il pacchetto più convincente dei contributi speciali: una photogallery, un breve speciale dedicato ai provini per il casting, un dietro-le-quinte di unora circa, debitamente sottotitolato, con interviste ai protagonisti e agli addetti ai lavori, cinque schermate dedicate ai premi vinti dal film ed un trailer cinematografico originale, non sottotitolato. Lingue: Inglese, Italiano Sottotitoli: Francese, Inglese, Italiano, Italiano per i non udenti, Spagnolo, Tedesco Audio Dolby Digital: 5.1
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Ninni Lemus il 22 dicembre 2009 alle 19:39 ha scritto:
Nessuna famiglia dovrebbe essere senza questo dvd - e' assolutamente fenomenale. Una bellissima storia che porta dall'antico testamento alla vita tramite Il Sacrifio Di Gesu' Cricifisso - Da vedere, da avere nella biblioteca di casa di ognuno
Amer Koronli il 28 luglio 2018 alle 05:36 ha scritto:
Film celeberrimo ed immarcescibile, ricoperto di premi al momento dell'uscita e ancora considerato un classico a quasi sessant'anni da allora. Fra i colossal per antonomasia e simbolo forse di quella produzione "da studio" tipica della vecchia Hollywood, nonostante si debba ricordare che il regista sia il grande William Wyler (suoi Vacanze romane e La signora Miniver). Gli effetti speciali certamente non si discutono, inclusa la famosissima sequenza della corsa delle bighe, entrata nella memoria cinematografica collettiva. Quanto agli attori, se molti si sono giustamente soffermati sulla riuscitissima interpretazione di Charlton Heston, vorrei anche menzionare, fra i personaggi minori, Cathy O'Donnell nel ruolo di Tirzah, scelta dal regista per la sua dolcezza (e chiunque l'abbia vista nello struggente I migliori anni della nostra vita dello stesso Wyler non può che concordare). Veramente suggestivo il modo in cui la storia del protagonista e la vita di Cristo si intrecciano e meravigliosa la maniera di presentazione di quest'ultimo.
Valerio Olanda il 26 maggio 2019 alle 02:09 ha scritto:
Questo film è senza dubbio uno dei più prestigiosi gioielli del cinema: un film meraviglioso, spettacolare, toccante, commovente, mozzafiato e impossibile da dimenticare.
Non è possibile che sia del 1959, non ci credo, sopratutto quando vedo tutte quelle comparse sullo schermo e mi rendo conto che non c'è nulla fatto al computer.