Album, volutamente in “vinile”, che contiene tutte le musiche di “Fratello Sole, Sorella Luna” rimasterizzate.
Un disco da custodire preziosamente, da collezione , ricco di foto inedite, con una nuova interpretazione “live” di Claudio Baglioni e un contenuto video speciale in cui possiamo ammirare il Maestro Riz Ortolani alla direzione dell’Orchestra Sinfonica nell’esecuzione della “Suite di Fratello Sole” con il Coro del Maggio Fiorentino, nella Basilica di Santa Croce – Firenze 20 Ottobre 2010.
Erano i primi giorni di marzo del 1972, quando “Fratello Sole, Sorella Luna” uscì nelle sale cinematografiche italiane e di tutto il mondo. Il successo non si fece attendere, non solo per la maestria di Franco Zeffirelli, regista e autore anche della sceneggiatura insieme a Suso Cecchi D’Amico e Lina Wertmuller, ma anche per un cast di prim’ordine, a un direttore della fotografia come Ennio Guarnieri, all’autore della scenografia Lorenzo Mongiardino.
E alla musica: una “storica”colonna sonora composta da Riz Ortolani, uno dei compositori che hanno fatto la storia della musica da film e non soltanto di questa. Riz Ortolani compone tutte le musiche di “Fratello Sole, Sorella Luna” avvalendosi dei testi italiani di Benjamin, pseudonimo sotto il quale si cela Katyna Ranieri. Quello di Ortolani non è soltanto un commento alla storia, alle immagini, ai sentimenti che emergono durante il film, ma è molto di più: è una musica che riesce a trasportare chi ascolta e chi vede in una magica e diversa realtà, come quella vissuta –anche con dolore, ma sempre con dolcezza – da quel giovane di Assisi destinato a diventare il San Francesco di tutti.
Per dare voce alle sue melodie, Ortolani sceglie un giovanissimo Claudio Baglioni che interpreta da par suo anche il brano diventato poi un evergreen: “Dolce sentire”, sottotitolo di “Fratello sole, Sorella Luna”.
Un brano che, a più di 40 anni di distanza, mantiene inalterato tutto il suo fascino, capace di emozionare sempre come se fosse sempre il primo ascolto. Un brano che è stato ripreso dappertutto e che si ascolta perfino nelle chiese, che si insegna nelle scuole, che è stato ripreso dai cori di tutto il mondo e del quale anche il grande Placido Domingo ne ha offerto una interpretazione toccante nel suo concerto in Vaticano. Un Canto, non una canzone, che è la testimonianza di quello che la musica sa e può fare: unire in un coro sommesso le persone più diverse, far accarezzare la mano di chi sta vicino, regalare un sorriso a chi sa quanto sia importante.
“Dolce sentire come nel mio cuore
ora umilmente sta nascendo amore
dolce capire che non son più solo
ma che son parte di una immensa vita
che generosa risplende intorno a me”