La preghiera del Venerdì Santo, 25 marzo 2016, proclamata da papa Francesco, dal Colle Palatino, ha scioccato non poche coscienze. Essa è una accorata denuncia delle violenze e delle angherie che si consumano nei riguardi di troppe persone innocenti. Ancora oggi Cristo è crocifisso nelle vesti di tanti uomini, donne e bambini innocenti, “uccisi, bruciati vivi, sgozzati e decapitati con le spade barbariche e con il silenzio vigliacco”. Lo stesso pianeta terra viene distrutto e violentato da tanti uomini, “che con il loro egoismo rovinano il futuro delle prossime generazioni”. Ma Cristo è la nostra speranza che è testimoniata da tutte quelle persone “misericordiose – i buoni samaritani – che abbandonano tutto per bendare, nel silenzio evangelico, le ferite delle povertà e delle ingiustizie” di tutto il mondo. Pensiamo che riproporre la preghiera davanti a Cristo Crocifisso di papa Francesco possa aiutare a risvegliare un po’ di calore umano nelle tante coscienze assopite.
LE TRACCE
ANCORA CROCIFISSO!
• Crucifixus di Gioachino Rossini (invocazione n. 1)
• Miserere di Gioachino Rossini (invocazione n. 2)
• Domine, lava me di Gioachino Rossini
• Kyrie di Gioachino Rossini (autografo di Milano) (invocazioni n. 3-4)
• Ecce enim di Gioachino Rossini
• Kyrie eleison di Gioachino Rossini
• Asperges me di Gioachino Rossini
• Giovanna d’Arco di Gioachino Rossini
• Domine labia mea di Gioachino Rossini
• Kyrie III di Gioachino Rossini (manoscritto di Bologna) (invocazioni n. 13-14)
• Sacrificium di Gioachino Rossini (invocazione n. 15)
I CIRENEI DELL’AMORE
• O caput cruentatum di J.S. Bach (invocazioni n. 16-21)
• I miracoli (dell’amore) di Guido Cataldo (invocazioni n. 22-25)
• Stabat Mater di Guido Cataldo (invocazioni n. 26-29)