«New Age», Nuova Era: un fenomeno di tendenza, aperto al futuro, che tra il 1968 e l'inizio degli anni Novanta ha riscosso notevole successo in Occidente (oggi si preferisce parlare di "Next Age"). Perché «Nuova Era»? La spiegazione — stando ai cultori dell'astrologia — dovrebbe essere: siamo alla fine di un ciclo astronomico, e stiamo entrando in un ciclo nuovo. Il sole, nel XXII sec., lascierà la costellazione dei Pesci ed è entrerà nella costellazione dell'Acquario. Il cambiamento dovrebbe apportare novità nella storia e nell'universo. L'esoterico francese Paul Le Cour (1871-1954), un anticipatore della New Age, ha spiegato nel suo libro 'L'ère du Verseau': ogni volta che il sole, a motivo della «legge di processione degli equinozi», cambia di segno zodiacale — cioè ogni 2160 anni —, avvengono cambiamenti radicali nella storia delle civiltà. Anzitutto, in campo religioso. Per esempio, ha osservato Le Cour, l'uomo ha vissuto a lungo sotto l'influenza della costellazione del Toro. Nel 4320 avanti Cristo il sole entrò in questo segno, e si ebbero le religioni dell'Egitto, Creta e Mesopotamia, che avevano il Toro come emblema divino. Nell'anno 2160 a.C. il sole penetrò nel segno zodiacale dell'Ariete, e si ebbe la religione mosaica che assunse l'Ariete come simbolo dei sacrifici alla divinità. Quindi, il 21 marzo dell'anno primo della nostra era, il sole entrò nel segno dei Pesci, e si ebbe la religione cristiana. Cristo infatti è stato indicato col nome greco Ichthùs (Pesce), che — anagrammato in Ièsous Christos Theou Uios Sòter — significa «Gesù Cristo Figlio di Dio, Salvatore». Pertanto, il ciclo «cristico» starebbe per finire: nel 2160 il sole entrerà trionfalmente nella costellazione dell'Acquario, e ci troveremo in una nuova età dell'oro, simboleggiata dal vaso traboccante di Ganimede. Non si tratta solo di astrologia — precisa Le Cour — dal momento che la nuova era, attesa per secoli, vedrà la venuta di un «grande re»; e come Virgilio annunciò la venuta del Cristo-Ichthùs, così bisogna attendere la venuta del Cristo-Aquarius.
Dunque, ancora alcuni decenni e l'umanità conoscerebbe l'«Era Nuova», con un nuovo ordine mondiale segnato dall'«abbondanza» dei prodotti della terra e dell'industria.
Nel processo dell'evoluzione universale si avrà una nuova grandiosa fase storica. Gli uomini acquisiranno una struttura mentale radicalmente diversa, che consentirà loro di vedere, giudicare e vivere in assoluta novità. «Nell'evoluzione del mondo, l'era dell'Acquario verrà a costituire un salto importante, quanto fu quello dell'energia e della vita stessa, tre milioni e mezzo d'anni fa» (Peter Russel).
Quanto alla nuova religione, essa sarà universale, planetaria: riconcilierà e assorbirà tutte le altre religioni, mostrando l'identità della loro origine e del loro scopo, e portandole a perfezione. Le nuove dottrine condurranno a un allargamento del campo della coscienza. Sorgerà così una credenza universale e una morale comune, basate sulle verità eterne. Ganimede riversa dunque con prodigiosa generosità dalla sua urna sul mondo un fiotto d'acqua fluente... Fino all'anno 4320.
Per la sua conclamata modernità, le caratteristiche di svolta epocale, e la «mentalità di sostituzione» nei confronti di ogni credo religioso, la New Age ha rappresentato una tentazione anche per molti cristiani. Oggi, è difficile trovare qualcuno che le dia credito. Tramontati gli aspetti in essa utopisticamente prefigurati a livello universale, i continuatori di tale tendenza religiosa preferiscono ripiegare su dottrine che mettono al centro il benessere puramente individuale, sia fisico che psichico-spirituale ("Next Age" o Era Prossima).
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