PREMESSA
dell'Editore
Di fronte al moltiplicarsi delle edizioni, in sempre nuove lingue, delle opere di Chiara Lubich, Fondatrice e Presidente del Movimento dei Focolari, viene da chiedersi dove risiede il segreto di tanto interesse.
La ragione è che il linguaggio nuovo è adatto ai tempi l'Autrice sa tradurre, per un pubblico ampio e diversificato, dalle estrazioni piú varie, la sua profonda immedesimazione col Vangelo, riproponendo con immediatezza ed incisività la perenne attualità della Parola, l'imprescindibile necessità di adesione ad essa per potersi dire cristiani, la luce folgorante che ne scaturisce per ogni situazione personale o collettiva.
Scorrere, anzi meditare le pagine della Lubich, non è solo attingere ad una parola sorgente di alta spiritualità, come peraltro attestano i numerosi apprezzamenti apparsi sulla stampa. E tra tutti, basti ricordare quanto scriveva «La civiltà Cattolica» sulla prima edizione presente volume, definito «Itinerarium in Deum, pensato da un'anima del nostro tempo aperto a tutte le sue problematiche e suggestioni, ma ancorata senza tentennamemente alle eterne verità ed esistenze del Vangelo».
Per un lettore attento, consapevole della presenza e dell'operato dello Spirito nella sua Chiesa, i testi qui contenuti rappresentano qualcosa di originale ed inedito. Letti alla luce della esperienza ormai universalmente nota della sua Autrice e del Movimento cui ha dato vita, si rivelano portatori di una spiritualità decisamente nuova con forte connotazione comunica. ria, «collettiva». In sintonia con la vastissima produzione di Chiara Lubich, lasciano intravedere chiaramente le linee di una riproposta della vita cristiana. in chiave di unità.
Tutta la verità cattolica vi risulta espressa e rivissuta, ed ogni condizione umana e spirituale trova indicazioni stimolanti, efficaci suggerimenti, aperture di vite adeguate ai tempi, nel grande solco della tradizione cristiana. Spiritualità, dunque, ma anche teologia, testimonianza, apertura di orizzonti fino alla tensione al «che tutti siano uno» (Gv 17,21); e ripresentazione e contemplazione della Chiesa nella sua bellezza, quale madre di santi. Soprattutto, una polarizzazione decisa sul valore sommo e riassuntivo del cristianesimo che è l'amore, come autorevolmente confermò Giovanni Paolo II in una visita al Centro del Movimento in Rocca di Papa nell'84: «Con questo radicalismo dell'amore, voi date testimonianza a Dio che è amore».
Nel presente volume sono riproposte le prime tre opere dell'A., da lei riviste, corrette e aggiornate.
Le Meditazioni apparse nel '59 sono state tradotte in oltre 30 lingue. La seconda opera, Pensieri, accanto a forti intuizioni spirituali, riporta note di viaggi e scritti vari. I frammenti, del '63, più volte ristampati, raccolgono brevi testi sistemati per argomenti (la croce, la volontà di Dio, la Chiesa, ecc.).
La presente edizione è corredata di un indice tematico dei principali aspetti della spiritualità dell'unità.
ESTRATTO DALLA PRIMA PARTE
LA MIA TESTIMONIANZA DI VITA E DI FEDE
Discorso pronunciato da Chiara Lubich al XIX Congresso Eucaristico Nazionale Pescara, 15 settembre 1977
Signori Cardinali, Signori Vescovi, Congressisti, cittadini di Pescara, oggi è la festa di Maria, ricordata nei suoi immensi dolori. Sotto la sua protezione vive la città di Pescara. Il Congresso ha dedicato la giornata di oggi alla donna, alla donna vista alla luce di Maria.
Questa sera è una donna che vi parla.
Sono stata invitata ad offrirvi la mia testimonianza di vita e di fede, che va di pari passo con la fondazione e lo sviluppo del Movimento dei Focolari.
È un'esperienza forse un po' singolare.
Sì. Perché la penna non sa quello che dovrà scrivere. Il pennello non sa quello che dovrà dipingere. Lo scalpello non sa ciò che dovrà scolpire.
Così, quando Dio prende in mano una creatura, per far sorgere nella Chiesa qualche sua opera, la persona non sa quello che dovrà fare. È uno strumento. E questo, penso, può essere il caso mio.
Il Movimento, che ne è nato, ha tutte le qualità proprie di un'opera di Dio: unità incondizionata alla gerarchia della Chiesa, fecondità e diffusione sproporzionate ad ogni forza o genio umano, croci, croci, croci, ma anche frutti, frutti, abbondantissimi frutti.
E gli strumenti di Dio in genere hanno una caratteristica: la piccolezza, la debolezza. Dice Paolo che « Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole... Dio ha scelto ciò che è nulla... perché nessun uomo possa gloriarsi davanti a Dio ».
E mentre lo strumento si muove nelle mani di Dio, Egli lo forma con mille e mille accorgimenti dolorosi e gioiosi. Così lo fa sempre più atto al lavoro che deve svolgere. Finché, acquistata una profonda conoscenza di sé ed una certa intuizione di Dio, può dire con competenza: io sono nulla, Dio è tutto.
Quando tutto iniziò a Trento io non avevo un programma, non sapevo nulla. L'idea dell'Opera era in Dio, il progetto in Cielo. Così all'inizio. Così durante i 34 anni di sviluppo del Movimento dei Focolari.
Un prodromo. Siamo nel 1939. Sono invitata ad andare a Loreto per un convegno di studentesse cattoliche.
Loreto è il punto di partenza della mia esperienza spirituale.
Seguo il corso con tutte le altre. Ma appenaposso, nel momento d'intervallo, corro alla Casetta.
Non ho tempo di rendermi conto se storicamente quello è l'ambiente che ha ospitato la Sacra Famiglia. M'inginocchio accanto al muro annerito dalle lampade. Non riesco a pronunciare parola. Qualcosa di nuovo e di divino m'avvolge, quasi mi schiaccia.
Contemplo col pensiero la vita verginale dei tre.
Dunque Maria avrà abitato qui. Giuseppe avrà attraversato la stanza da lí a lí. Gesù Bambino in mezzo a loro avrà conosciuto per anni questo luogo. I muri avranno riecheggiato la sua vocetta di infante...
Ogni pensiero mi pesa addosso, stringe il cuore, le lacrime cadono senza controllo. Cosi la prima volta. Ma poi, ad ogni intervallo del corso, corro sempre lí. Quella convivenza di vergini con Gesù fra loro ha un'attrattiva irresistibile. Ed ogni volta lo stesso senso del divino che quasi schiaccia.
È l'ultimo giorno. La Chiesa è gremita di giovani. Mi passa un pensiero chiaro, che mai si cancellerà: sarai seguita da una schiera di vergini.
Tornata nel Trentino trovo la mia scolaresca e il parroco. Questi mi vede felice e domanda: « Hai trovato la tua strada? » « Sí », rispondo. « Il matrimonio? » « No ». « Il convento? » « No ». « Rimarrai vergine nel mondo? » « No. È una quarta strada » concludo. Ma, non so altro.
Passano 4 anni.
Mentre compio un atto di carità, avverto che Dio mi chiama a donarmi per sempre a Lui. Chiedo il permesso d'un sacerdote. L'ottengo. È il 7 dicembre 1943. La gioia interiore è inspiegabile, segreta, ma contagiosa.
Per vari motivi avvicino giovani della mia età.
Vogliono seguire la mia strada.
1944.
Infuria la guerra anche a Trento. Rovine, macerie, morti.
Colle mie nuove compagne mi trovo un giorno in una cantina buia, con la candela accesa e il Vangelo in mano.
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Salvatore Monte il 17 ottobre 2018 alle 10:49 ha scritto:
Il volume primo di "Scritti spirituali - L'Attrattiva del tempo moderno" è un condensato di spiritualità del movimento dei focolari di cui per molto tempo ho fatto parte. Da questo testo ho attinto per diverse meditazioni sia personale che comunitarie. è un testo di ampio respiro diviso per svariate tematiche prese dalla spiritualità dell'Opera di Maria. Seppur scritto ormai più di un ventennio fa, lo trovo di profonda attualità. Decisamente consigliato, è un must che non più mancare nella propria libreria !