Quando si tenta di contemplarlo, la prima sorpresa è che lo Spirito santo non ha volto: il Padre e il Figlio in qualche modo possono essere rappresentati, evocando figure umane, mentre lo Spirito può essere intuito nei frutti lasciati dalla sua azione. Tuttavia è necessario conoscerlo e riconoscerlo in ciascuno di noi, nella chiesa, nell’umanità, nella storia, perché è lui lo Spirito creatore, è lo Spirito di profezia che conduce al discernimento della parola di Dio nella parola umana, è lo Spirito di resurrezione che sempre sprigiona energie capaci di vincere il potere della morte. Lo Spirito santo opera nel nascondimento, e le tracce del suo passaggio sono i doni che egli lascia nell’esistenza di uomini e donne che accettano di lasciarsi ispirare da lui. Attraverso un duplice itinerario biblico-spirituale vengono prese in esame le diverse immagini con le quali la Bibbia descrive lo Spirito santo, e le azioni che lo Spirito compie nel cuore del credente che sa accoglierlo e predisporre tutto al suo passaggio.
L’autore Enzo Bianchi, nato a Castel Boglione il 3 marzo 1943, è un religioso e scrittore italiano, fondatore e attuale priore della Comunità di Bose. Già durante gli anni universitari aveva, insieme ad altri giovani di diverse confessioni cristiane, fondato un gruppo di studi biblici, sulla scorta del Concilio Vaticano II. Si laurea in economia e commercio a Torino, quindi si ritira in solitudine in una cascina a Bose, una frazione abbandonata del Comune di Magnano sulla Serra di Ivrea, con l’intenzione di dare inizio a una comunità monastica e per tre anni (dall’8 dicembre 1965) vivrà in solitudine. Si aggiungeranno poi uomini e donne che sceglieranno quella via di riflessione e lavoro. La comunità viene approvata dal Vescovo diocesano che raccoglie le prime professioni monastiche. Enzo Bianchi è molto attivo all’interno della comunità, collaborando anche con importanti testate giornalistiche italiane (La Stampa, Avvenire, La Repubblica...) e straniere (La Croux, La Vie, Panorama). Dirige fino al 2005 la rivista Parola, Spirito e Vita. È membro della rivista di teologia Concilium e fa parte del comitato scientifico di Biennale Democrazia. Nel 1983 ha fondato la casa editrice Edizioni Qiqajon Comunità di Bose dove si pubblicano testi di spiritualità biblica, patristica e monastica, oltre che CD ed e-book. È a tutt’oggi priore della comunità di Bose che conta un’ottantina di membri tra fratelli e sorelle di cinque diverse nazionalità ed è presente, oltre che a Bose, anche a Gerusalemme (Israele), Ostuni (BR), Assisi e San Gimignano (SI). Nel 2009 ha vinto il Premio Pavese con il libro “Il pane di ieri”.