Citazione spirituale

Tu sei qui: La voce dei clientiLibri

La voce dei clienti - Libri

Tutti i commenti per «Libri» (da 24106 a 24120 di 26232)


Dott. MARGHERITA MAZZANTINI il 15 marzo 2011 alle 17:32 ha scritto:

IL NOSTRO AMATO PAPA è UNO SCRITTORE ISPIRATO E MERAVIGLIOSO!

Leggi tutti i commenti (12)

Gax80, gax80@inwind.it il 15 marzo 2011 alle 13:28 ha scritto:

Libro interessante sicuramente l'acquisterò


Don Gian Piero Casadei il 15 marzo 2011 alle 10:43 ha scritto:

Un testo innovativo nel metodo (per la prima volta un Papa rispode ad un'intervista senza conoscere in precedenza le domande) attraverso il quale il Pontefice apre "le porte di casa" al lettore, rivelando il volto profondamente familiare di questo uomo di Dio, la cui fede, cultura e umanità stupiscono di continuo. Ogni lettore potrà sentire così il Pontefice vicino a sé, quasi familiare; ma potrà scoprire una familiarità inaspettata anche col Mistero di Dio, fatto uomo in Gesù Cristo. E quindi incontrabile nella vita quotidiana. Ancora una volta Benedetto XVI ci aiuta a scoprire la ragionevolezza della fede. Un libro davvero alla portata di tutti, che dà risposta a molti interrogativi.

Leggi tutti i commenti (15)

CARLO CAMPANALE il 14 marzo 2011 alle 12:15 ha scritto:

OTTIMA FATTURA. NON DIFFICILE NELLA COMPRENSIONE DELL'UTILIZZO ANCHE PER CHI COME ME NON L'HA MAI UTILIZZATO

Leggi tutti i commenti (19)

Catechista paola traffano il 14 marzo 2011 alle 11:23 ha scritto:

Bel libro e molto approfondito. Può essere considerato un'esauriente descrizione di come il Magistero della Chiesa descrive la Chiesa stessa, la sua nascita, le sue caratteristiche e la sua storia. In particolare, oltre alla spiegazione delle diverse gerarchie e ordini, questo libro permette di conoscere la comunione dei fedeli in Cristo attraverso la Chiesa, Corpo mistico di Cristo.


Catechista aurelio deidda il 13 marzo 2011 alle 20:34 ha scritto:

Questo libro è costruttivo per noi che dobiamo apprendere a servire gli altri, come Gesù Cristo che è venuto a servire, non per essere servito....Grazie Aurelio


Catechista aurelio deidda il 13 marzo 2011 alle 20:24 ha scritto:

li libro della vita di Antonio è magnifico, molti dovrebbero leggerlo questo testo....Grazie Aurelio

Leggi tutti i commenti (5)

Maria Scalisi (Coordinamento Teologhe Italiane) il 13 marzo 2011 alle 14:56 ha scritto:

Domenica 13 marzo 2011
Maria Scalisi (Coordinamento Teologhe Italiane) Recensione al volume di Mauro Cozzoli, Per una teologia morale delle virtù e della vita buona, Lateran University Press, Roma 2002.

Maria Scalisi, Le virtù come paradigma etico della libertà, per vivere bene, essere buoni e rendere buona e bella la vita

Mauro Cozzoli è nato a Bisceglie, in Puglia, il 3 aprile del 1946. Dopo le scuole dell’obbligo si trasferisce a Roma ed entra presso il Seminario Romano Maggiore. Intraprende, quindi, studi filosofici e teologici presso la Pontificia Università Lateranense ed il 17 maggio 1970, a soli 24 anni, diventa sacerdote. Durante gli studi si interessa particolarmente alla teologia morale e si iscrive presso l’Accademia Alfonsiana di Roma, per specializzarsi in teologia morale. Consegue il dottorato di ricerca e diviene, in brevissimo tempo, insigne teologo morale, autore di numerosi volumi e articoli, che hanno permanentemente segnato la storia del pensiero teologico morale sia per l’articolazone originalissima sia per il carattere straordinariamente innovativo delle tematiche affrontate in cui si coglie il desiderio di avviare un rinnovamento della teologia morale, secondo le direttive del Concilio Vaticano II di ricentrare biblicamente la morale, di ritrovare e ristabilire i nessi tra morale e dogmatica, morale e spiritualità, morale e liturgia e riequilibrare nell’intelligenza della fede la razionalità teologico-morale, direttive che Mauro Cozzoli abbraccia con la vita e la ricerca teologica. Nelle sue ultime opere Cozzoli si apre, inoltre, al discorso estetico accogliendo fedelmente gli appelli di Benedetto XVI e prima di lui di Giovanni Paolo II e Paolo VI. Tra i suoi volumi ricordiamo: L`uomo in cammino verso... L`attesa e la speranza in Gabriel Marcel (Abete 1979), I fondamenti della morale (AVE 1988), Etica Teologale, Fede, Carità, Speranza (San Paolo 1991), La soggettività tra individualismo e personalismo, (a cura), (Vivere in, 1996), Chiesa Vangelo e Società. Natura e metodo della dottrina sociale della Chiesa (San Paolo 1996), Per una teologia morale delle virtù e della vita buona (Lateran University Press 2002), Etica teologica della libertà (San Paolo 2004), Nuova Etica Teologale. Fede, Carità, Speranza (San Paolo 2010).
Nel 2002 Mauro Cozzoli pubblica “Per una teologia morale delle virtù e della vita buona”, sviluppando una riflessione teologica morale che mantiene intatta, fino ad oggi, una profonda attualità ed una straordinaria bellezza. La riflessione incomincia con la domanda provocatoria: Why to be moral? Perché essere morali? Una domanda che provoca ogni persona, ogni coscienza umana. Egli, già nell’introduzione, chiarisce di voler offrire un contributo critico ad un modo insufficiente o fuorviante d’intendere la morale e, ancor più, propositivo per una ricentratura della morale sulla persona: “di questa ricentratura della morale dal versante e nella prospettiva del soggetto agente e quindi delle sue inclinazioni e aspirazioni al bene mediante l’agire, vogliamo qui offrire un’elaborazione motivata e puntuale. Essa equivale a tracciare una morale della vita buona e delle virtù, secondo cui ricomprendere e reimpostare la teologia morale e sovvenire alle insufficienze e alle impasses dell’impostazione normativistica”, la sua finalità è teologico-morale, affinché la teologia morale ritrovi l’assetto che le è proprio e sia in grado, per questo, d’intercettare e di rispondere al disagio e alle attese etiche dell’uomo nella società e nella Chiesa. Tale obiettivo è cercato a partire da una ricognizione della crisi etica del nostro tempo, a cui si vuole dare una risposta. Monsignor Cozzoli sostiene che la risposta non può essere trovata in una morale della legge, in una morale della norma centrata sull’asse legge-atto e sul cui versante, a partire dal Medio Evo, l’etica continua in gran parte a svilupparsi, ma la risposta può venire soltanto dal ritorno alla centratura della morale sulla persona e sulle sue aspirazioni. La teologia morale, poi, riscopre il finalismo della persona e l’azione movente e abilitante della grazia nel quadro etico delle virtù: “le virtù sono i modi di essere della libertà, in cui prende forma la vita buona. Questa è l’aspirazione di ogni persona ed è la forma storica della beatitudine, entro la cui forza d’attrazione Gesù pone tutta la morale del Vangelo”. L’impostazione che ne risulta è di una ‘morale di prima persona’, che assume il punto di vista del soggetto, della sua aspirazione e della sua vocazione al bene mediante l’agire. Entro questa prospettiva bontà e santità coincidono: la morale è via alla santità e la santità è vita buona e bella. Le virtù avevano un valore primale e assiale nella teologia morale di Tommaso d’Aquino e in genere della grande Scolastica, sviluppata sul versante dell’aspirazione e vocazione del soggetto al bene, alla vita buona e beata, attraverso gli habitus teologali della fede, della carità e della speranza, che intercettano ed elevano soprannaturalmente il potenziale umano delle virtù naturali. Questa era una morale centrata sul bene, sulla virtù e sulla grazia, in cui la parola di Dio aveva un ruolo fontale primario e decisivo e la fede dava forma teologica all’assetto della morale e alla sua razionalità. La relazione morale, secondo Monsignor Cozzoli, non corre sull’asse atto-legge, bensì corre lungo l’asse soggetto-fine, in rapporto a cui l’atto si pone come mezzo adeguato a raggiungerlo.
Nell’ultima parte del libro Cozzoli sintetizza e dimostra come la morale cristiana, in quanto etica della grazia e delle beatitudini, è una morale della persona che ha nelle virtù e non nella legge il suo assetto dinamico e normativo.
Cozzoli ha sempre posto la sua ricerca morale a servizio della Chiesa, del vangelo e della società. Il cambiamento del cuore dell’uomo è per lui un punto centrale, auspicato in virtù della più vicina sequela di Cristo nella libertà. L’essere umano è autonomo, ma con un’autonomia donata e fondata dalla libertà infinita di Dio, che la sostiene e la fonda. Cozzoli ha sempre sostenuto questo in tutte le sue opere, evidenziando come il problema dell’impegno e dell’agire umano nel mondo non sia da individuare in primo luogo come un problema morale, ma come un problema metafisico e teologico che riguarda l’essere umano ed insegna che il mistero dell’essere umano è illuminato veramente dal mistero di Dio, che in Cristo si è rivelato con l’amore.

Introduzione
PROVOCATI DALLA CRISI ETICA DEL NOSTRO TEMPO
Sintomi di un malessere
Ritorno alla morale delle virtù
LO SVILUPPO DELL’ETICA MODERNA SUL VERSANTE DELLA NORMA
L’etica Kantiana del puro dovere
La morale come scienza delle azioni giuste e delle sue regole
LO SVILUPPO DELLA TEOLOGIA MORALE SUL VERSANTE DELLA NORMA
L’oblio e l’allontanamento da San Tommaso
Il distacco della persona dalle sue opere in Lutero e nella teologia protestante
Il distacco dell’agire dalla persona e dalla sua bontà nel normativismo conseguenzialista
IL PARADIGMA ETICO DELLE VIRTÙ
La prospettiva della morale: l’aspirazione del soggetto al bene
Da una morale di “terza persona” a una morale di “prima persona”
Morale di “prima persona” e delle virtù
Teleologia del bene e vita buona
Vita buona e virtù
Quando i beni diventano fini virtuosi
Le virtù cardinali
Azione sinergica e unitaria delle virtù
Valenza cognitiva e normativa delle virtù
Virtù e felicità
IL VANGELO DELLE VIRTÙ E DELLE BEATITUDINI
“A immagine e somiglianza di Dio”
“Voi non siete più sotto la legge, ma sotto la grazia”
“Il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza”
La grazia fonte di vita virtuosa
La legge in servizio delle virtù
Virtù, santità di vita e beatitudine
La gloria della croce redime l’eudaimonia
Maria Scalisi (Coordinamento Teologhe Italiane)


Eugenio Scagliusi, avvscagliusi@libero.it il 13 marzo 2011 alle 06:35 ha scritto:

Grazie per la tempestività. Vi posto un mio piccolo contributo.
Il libro propone un tentativo di ridare dignità alla politica. Dalla quale nessuno può fuggire, perché essa attiene alla vita di ognuno di noi. Finanche finendo per identificarsi con essa. Per questa ragione, la sfida vera, in effetti, è proporre una particolare etica di vita, di cui la politica costituisce solo un momento. Sicuramente importante, ma pur sempre un momento. La chiave di lettura è che tutto questo si possa fare sono riconoscendo la supremazia del dialogo. Anzi, del logos.

Caterina - Socci Antonio
Libro
Socci Antonio Rizzoli (luglio 2010, 211 p.)

Dott. vincenzo anesini il 12 marzo 2011 alle 15:15 ha scritto:

credo che commentare questo libro sia difficilissimo in quanto mi assale la commozione, il dolore per quanto e accaduto. Mi fa vivere il dramma vissuto dai genitori, il loro dolore immenso. E' poi una testimonianza di fede autentica e grande dalla quale abbiamo tanot da imparare.

Leggi tutti i commenti (7)

Dott. vincenzo anesini il 12 marzo 2011 alle 15:04 ha scritto:

bel libro molto profondo. A me e piaciuto come sin dalle prime pagine si entra nella esistenza di un qualcuno che ha creato tutto partendo da dati inconfutabili per arrivare alla certezza che nulla e' per caso. E poi, come l'autore, che stimo moltissimo procede analizzando come nel corso della storia biblica viene previsto tutto dalla nascita alla morte in croce.

Leggi tutti i commenti (5)

Marco il 12 marzo 2011 alle 00:59 ha scritto:

Domanda: "Cos'è del segreto di Fatima? Esso doveva venire pubblicato già nel 1960".
Risposta (del Santo Padre): "Per il suo contenuto impressionante e per non animare la forza mondiale del comunismo a certe ingerenze, i miei predecessori preferirono una "relazione diplomatica". Inoltre, dovrebbe bastare ad ogni cristiano di sapere quanto segue: quando si legge che oceani inonderanno interi continenti, che gli uomini verranno tolti dalla vita repentinamente, da un minuto all'altro, e ciò a milioni... se si sa questo, non occorre davvero di pretendere la pubblicazione di questo segreto...
Giovanni Paolo II a Fulda

Leggi tutti i commenti (4)

Alessandro Animali il 11 marzo 2011 alle 23:28 ha scritto:

Il libro è bello, senza fronzoli, preciso nelle citazioni sia dell'antico che del nuovo testamento, chiaro e bello a leggersi. L'autore è informato e sa informare bene. Al fondo emerge la giusta prospettiva: quando Dio, in volontà di esistenza, crea delle creature perché lo posseggano, le crea straordinarie, incomparabilmente belle, mirabili riflessi della Luce del Creatore.


Alessandro Animali il 11 marzo 2011 alle 23:24 ha scritto:

Quando Benedetto XVI scrive, anche se "solo" per tenere degli esercizi spirituali, non è mai superficiale, ma scontato, mai arrogante, sempre straordinario, sempre umile e per questo, come Cristo, sempre grande. Leggendo questo libro, come anche gli altri di Benedetto XVI, si riesce davvero a "guardare a Cristo" e oggi questo, anche in autori che si dicono cattolici, non è sempre possibile con la medesima chiarezza.


Alessandro Animali il 11 marzo 2011 alle 23:23 ha scritto:

Libro fantastico. Il mondo, e soprattutto i non credenti, hanno estremo bisogno di una manifestazione così splendente della santità di Dio. La vocazione in giovanissima età, il contributo essenziale di una famiglia veramente e felicemente credente sono elementi di una modernità sconcertante. In un mondo che fa del godimento un culto che però non da la felicità, splende la testimonianza di una santa che ha rinunciato a tutto ed ha abbracciato la sofferenza di Cristo, trovando in questo una gioia della quale oggi come allora si fatica a comprendere la grandezza e la profondità.