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DETTAGLI DI «San Pietro»
Tipo
Dvd
Titolo
San Pietro
Regista
Giulio Base
Attori
Claudia Koll, Daniele Pecci, Ettore Bassi, Lina Sastri, Omar Sharif, Philippe Leroy, Sydne Rome
Durata
200
Anno
2005
Editore
Multimedia San Paolo
EAN
8013147491121
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Umberto Masperi il 19 settembre 2012 alle 20:36 ha scritto:
Pietro.
Un ottimo lavoro,riuscito, da SEGNALARE a tutti, soprattutto a chi desidera anche procedere ad opportuni approfondimenti,andando oltre la “bellezza” filmica ( visto che ,se non erro, non abbiamo film sugli Atti degli Apostoli, testo di riferimento fondamentale in questo).
Il regista dimostra serietà e competenza ;c’è fedeltà ai testi neotestamentari con le necessarie ‘integrazioni’ ( talora si impongono in un film) che hanno l’utilità delle sottolineature e di contenuti esplicativi.
Purtroppo un commento appropriato e doveroso ( lo merita!) richiederebbe ampio spazio. *** Alcune annotazioni, come ‘risonanze’ in chi scrive.
La figura di Pietro è magistralmente interpretata dall’attore che tutti conosciamo,Omar Sharif, che, senza forzature, rende viva e ‘vera’ la complessa personalità del “ primo” tra gli apostoli.
PARTE PRIMA. * Il dramma di Pietro appare subito nella sua autenticità ,come realtà “interiore” ma collegata a precisi eventi ( ad es. il flash back dell’ultima cena e dell’arresto). Osserviamo il suo pianto ( talora è disperazione) mentre da lontano guarda Cristo crocifisso sul Golgota. E poi è proprio a lui che gli altri apostoli chiedono che sia loro guida. La sofferenza si accentua in quel Pietro che assiste alla sepoltura.
Dopo il sepolcro vuoto Gesù lo ‘incontra’ nelle vesti di un mendicante che chiede la carità ( o chiede … quell’amore che deve sorgere dalla disperazione?). E’ sempre un dramma interiore,tutto personale, attraverso ripetuti flash back, come il rinnegamento dopo l’arresto del Maestro.
*Il regista ha fatto una scelta realistica e significativa: accostare Pietro e Saul(Paolo).Questi è , nel pieno contrasto col primo, l’ebreo zelante,tutto sicuro di sé, che procede imperterrito nella lotta contro i discepoli di Cristo ( e quale ‘semplicità’, scelta dal regista, nel mostrare il martirio di Stefano!). La volontà di essere fedeli al comando di Cristo risorto si scontra con paura che accomuna tutti ( nella consapevolezza di non poter riuscire a farsi capire predicando la parola del Salvatore). Quando il centurione chiede di essere battezzato ( lui … pagano,non ebreo ! ) è come fossilizzata la convinzione degli apostoli di dover rivolgersi solo agli Ebrei.
La prigionia di Pietro è connotata da un senso di delicatezza: dapprima udiamo la recita del “Padre nostro…” nel luogo di riunione dei discepoli e subito … la sua continuazione sulle labbra di Pietro prigioniero (le parole della preghiera insegnata da Gesù). Il ricorso al contrasto: 1) sequenza su Saul, con la sua sicurezza sulla via di Damasco , che viene colpito ed atterrato;2) passaggio immagine:Pietro a terra,in prigione, liberato da una luce intensa ( la voce di Dio: “Saul,Saul …” è un tenue sussurro, non quella forte-squillante come la orgogliosa voce umana. Dio parla al cuore: “ … La voce di Gesù ti rimane dentro, una fiamma che non si spegne più” ).
Significativa la sequenza che mostra Pietro che descrive a Saul ( ora Paolo) la sua ‘esperienza’ dell’incontro che ebbe con Gesù, mentre stava preparando le reti della pesca.
*LE DIFFICOLTA’ della ‘prima comunità’ sono indicate realisticamente, ma soprattutto nel loro “giusto” contesto: pensiamo solo allo “scontro” di Mattia con Paolo. Il primo ( come anche il Pietro dubbioso e consapevole della sua responsabilità) è legato alle tradizioni ebraiche ( rifiuto di ‘contatto’ coi pagani), il secondo ha maturato il principio dell’universalità dell’annuncio della salvezza. PIETRO è incerto, la sua preoccupazione è di MANTENERE l’UNITA’. E qui una scelta filmica bella e commovente: Pietro si reca da Maria alla quale chiede consiglio su come comportarsi verso i pagani ( non è forse il profilarsi della verità di Maria come ‘madre della Chiesa’, mater ecclesiae?). Segue voi il dialogo così bello, mentre “colpisce” l’immagine di Maria che impasta la farina, prepara il pane,aiutata da Pietro che versa acqua;poi … il pane spezzato dagli apostoli.
*Avviamoci alla fine di questa prima parte: due sequenze nel loro profondo simbolismo: 1)Pietro,esortati i discepoli a superare le incertezze, li conduce su una barca,”insegna” loro a pescare e … ad uno ad uno li chiama al timone dove si trovava lui; chiama anche Paolo.2) L’invio e la partenza per le varie destinazioni di ogni discepolo che vediamo battezzare gente di ‘ogni razza’, e provenienza. Altre due: 1) Paolo a Roma insegna l’amore di Cristo ( episodio dell’adultera);2) Marco sveglia Pietro da un sogno ( Gesù che diceva: “Quando sarai vecchio …”) e gli porta la richiesta affinchè si rechi a Roma (Pietro,vecchio e debole, GRIDA la sua sofferenza: perché anche se vecchio viene di nuovo chiamato, in quella città?).
*** SECONDA PARTE : Pietro e Paolo nella Roma imperiale ( ricostruzione di fantasia per ovvia mancanza di documenti ),prevale la Roma però del popolo . Un Paolo che richiama nell’aspetto l’immagine di Cristo, un Pietro chiamato ad un compito che supera le sue capacità; quindi in mezzo alla folla di Roma come Gesù lo era tra la sua gente, fino al martirio, sulla croce, mentre ha sulle labbra le parole: “Padre nostro …”. “ E liberaci dal male”.
(+++ Post scriptum . Anni fa un biblista francese scrisse un libriccino ( ‘indirizzato ‘ a “noi” … giovani liceali) dal titolo:”Giovinezza perenne del Vecchio Testamento” , poi seguito da : ” Questo testamento sempre nuovo”). Adesso, con quel ricordo di un ‘primo incontro ’, vorrei parafrasare: giovinezza,ATTUALITA’, perenne di quei discepoli,delle prime comunità ( l’ ”attualità” ,pensiamoci, non è la sciocca banalizzazione di uno …“Jesus” di Roger Young, ma la GENUINITA’ della TRADIZIONE che si rinnova in chi ha avuto il dono della fede e sente il bisogno del ‘ritorno’ alle origini) . Che bello se ci fossero DVD dedicati alla patristica, ai “padri” della “Chiesa” e … non solo ad Agostino di Ippona !).
Ale S il 12 giugno 2013 alle 12:28 ha scritto:
Un bel film, commovente e coinvolgente. Da vedere e da consigliare. Può aiutare nel cammino di fede e per comprendere che, in fondo, anche gli apostoli erano uomini come noi.
Ale S il 12 giugno 2013 alle 12:41 ha scritto:
Molto commovente la scena della crocifissione di questo Apostolo che prima aveva addirittura rinnegato Cristo, durante la sua passione per paura di essere condannato e ucciso anche lui. Poi la forza della fede, dopo aver ricevuto lo Spirito Santo, lo ha condotto persino ad accettare il martirio sulla croce per il Signore.
giginha il 24 novembre 2014 alle 18:47 ha scritto:
E' un film molto bello. Adoro tutto di questo film, molto realistico.
Livia il 17 febbraio 2015 alle 22:06 ha scritto:
Si dovrebbe vedere di più in tv perché mostra cosa successe negli anni dopo la morte e resurrezione di Gesù, il cammino degli apostoli che divulgano il cristianesimo annunciandolo ed il martirio che subirono essi stessi ed i proseliti. Grande interpretazione di Omar Sharif, e con lui di altri personaggi di primo piano. Un film che scorre bene e lascia una sensazione di aver appreso tanto ed in modo piacevole. Applausi.
Marco Zenari il 5 dicembre 2017 alle 10:25 ha scritto:
Film notevole, con Omar Sharif bravissimo nell'interpretare la figura di S. Pietro.
Interessante, in particolare, la prima parte sui passi iniziali della Chiesa, con il "peso" che il Principe degli Apostoli porta dentro di sè, cioè quello di aver rinnegato Gesù durante la Passione.
Valerio Olanda il 25 aprile 2019 alle 13:35 ha scritto:
la cosa che mi ha colpito di questo film è stata maggiormente la bellezza sublime della colonna sonora del grande maestro Frisina! Il film è stato fatto bene, certamente non stanca, si capiscono molti passaggi riportati sui vangeli, molto bello, lo consiglio.
emilia lotito il 21 ottobre 2019 alle 15:04 ha scritto:
Storia dell'uomo che riuscì a unire ciò che era diviso, la storia di un'amicizia tra due uomini diversi che seppero amarsi e comprendersi. La storia della comunità da cui nacque e si diffuse una nuova religione. La storia di una città e di chi la abitava in un momento cardine della storia dell'Umanità. Colonna sonora del maestro Frisina non ha commenti.
Sarah Reali il 26 dicembre 2020 alle 13:43 ha scritto:
Film molto bel fatto, in particolare il primo dei due dvd. Lo utilizzo alla scuola secondaria (insegno religione), selezionando le scene più significative per la visione in classe. L'attore protagonista è bravissimo e la vita degli apostoli sono ben rappresentate. Lo consiglio.