Se la questione del peccato costituisce un passaggio obbligato per ogni sistema di pensiero, quella del libero arbitrio è profondamente collegata a essa. Sull'autodeterminazione dell'uomo si sono confrontati i maggiori studiosi, senza per questo approdare a soluzioni sempre soddisfacenti. Turrettini si chiede se la libertà debba essere collegata a una sorta d'indifferenza o se vi siano altri fattori da tener presenti. La nostra prospettiva sulla questione deve derivare dallo studio dei testi biblici. A questo punto ci s'interroga su come debbano essere considerate le virtù dei pagani. Attraverso una serie di considerazioni, Turrettini nega che siano frutto del libero arbitrio e sostiene con rigore le attestazioni della Scrittura. Il decimo fascicolo della Istituzione della teologia persuasiva, riporta anche la Dedica dell'autore ai "magnifici, nobili e onorati uomini del Consolato e di tutto il Senato della celebre Repubblica di Ginevra" del 1679. Alla dedica è associata anche la Prefazione, in cui Turrettini espone le ragioni e le caratteristiche della propria opera. Pur rendendosi conto delle tante ragguardevoli opere esistenti e riconoscendo i limiti del proprio lavoro, Turrettini sa di voler orientare tra le controversie esistenti. Se da un lato bisogna tagliare rettamente la Parola di Dio, dall'altro bisogna impegnarsi a convincere gli antagonisti mantenendo con essi un dialogo costante. Da un lato l'elaborazione, dall'altro l'impegno a persuadere gli avversari. Dopo aver letto i vari loci, si ha ora l'occasione di comprendere le intenzioni dell'autore stesso. ''L'Istituzione della teologia persuasiva e? un classico della scolastica riformata.'' - Norman L. Geisler, Veritas Evangelical Seminary, Murrieta, California. ''...Una delle piu? complete formulazioni della teologia calvinista mai pubblicate.'' - Wayne Grudem, professore di teologia biblica al Phoenix Seminary, Phoenix, Arizona. ''Se c'e? un'ottima opera teologica che e? stata ingiustamente trascurata, si tratta proprio dei magistrali volumi di Francesco Turrettini sull'intera dottrina cristiana... Ovunque li raccomando caldamente ai predicatori, agli studenti di teologia e ai laici.'' - James M. Boice, Tenth Presbyterian Church, Philadelphia. ''...Un evento notevole per le chiese riformate e per tutti quelli che s'interessano di storia e di sviluppo della teologia riformata...'' - Sinclair Ferguson, professore di teologia sistematica, Redeemer Seminary, Dallas. ''...Teologi di qualsiasi scuola saranno felici che questo classico sia disponibile. '' - Leon Morris, Ridley College, Melbourne, Australia. ''Sono ancora stupito dalla grandezza del risultato [raggiunto da Turrettini]... Si puo? trovare una profonda tensione devota e pasto- rale in Turrettini... un insegnamento meravigliosamente edificante.'' - John Frame, professore di filosofia e teologia sistematica, Reformed Theological Seminary, Orlando, Florida. ''...Un contributo eccezionale alla letteratura teologica... Non si sbaglia mai a leggere i giganti e Francesco Turrettini e? un gigante.'' - Paul Feinberg, Trinity Evangelical Divinity School, Deerfield, Illinois. ''...Dovrebbe dimostrarsi un enorme passo per rimediare alla diffu- sa trascuratezza e incomprensione, persino rappresentazione fuorviante, dell'ortodossia riformata del XVII secolo.'' - Richard B. Gaffin Jr., professore di teologia biblica e sistematica, Westminster Theological Seminary. ''Una delle maggiori opere dogmatiche riformate del XVII secolo, ha conservato la sua influenza a causa del suo uso a Princeton. Questi volumi ci danno un eccellente rappresentante dell'ortodossia riformata importante e della teologia polemica.'' - R. Scott Clark, professore di storia della Chiesa e di teologia storica, Westminster Seminary, California. ''...Insieme a Pietro Martire Vermigli (1499-1562), il teologo protestante italiano piu? importante della storia della chiesa... Proprio per il suo pensiero biblicamente limpido e teologicamente netto, Turrettini e? stato oggetto di una presa di distanza da parte del liberalismo teologico, che voleva persuadere il mondo moderno non piu? con gli argomenti della Rivelazione biblica, ma con i melliflui richiami del sentimento religioso. Non e? un caso, quindi, che Turrettini sia stato dimenticato, perche? troppo ingombrante dal punto di vista confessionale. Il fatto che, per la prima volta, l'opus magnum di Turrettini sia proposto in edizione italiana e? motivo di compiacimento, perche?, final- mente, il meglio della teologia protestante italiana e? messo a disposizione di coloro che parlano la lingua che fu anche di Turrettini.'' - Leonardo De Chirico, professore di teologia storica all'Istituto di Formazione Evangelica e Documentazione, Padova.