Disponibile dopo il 07/01 causa chiusura natalizia editori/fornitori
Descrizione
Il concilio che si inizia sorge nella Chiesa come un giorno foriero di luce splendidissima." Così Giovanni XXIII apriva il Concilio Ecumenico Vaticano II l'11 ottobre 1962. Purtroppo gli anni che seguirono furono meno splendenti di quel che ci si augurava, la ricezione del concilio più difficile di quel che si sperava, eppure l'esaltazione di un certo "spirito conciliare" ha caratterizzato la vita della Chiesa per quasi cinquant'anni. Lo stesso Paolo VI si mostrò allarmato della situazione post-conciliare, poi Giovanni Paolo II e ora Benedetto XVI hanno più volte messo in guardia da erronee interpretazioni. C'è il rischio però che il dibattito sul Vaticano II rimanga solo in ambito specialistico, mentre la natura di queste derive pastorali e dottrinali è importante possa essere conosciuta da tutti, per questo la testimonianza di alcune grandi personalità può essere utile. Si propone allora non un trattato teologico, né storico, ma una specie di inchiesta da cui far emergere il ruolo di alcune "sentinelle" che nel post-concilio hanno rappresentato una voce fuori dal coro. Personalità spesso controcorrente, etichettate con troppa facilità: Eugenio Corti, Romano Amerio, Giovannino Guareschi, S. Pio da Pietralcina, P. Tomas Tyn, Don Divo Barsotti, P. Cornelio Fabro, il Card. Giuseppe Siri, Mons. Brunero Gherardini, sono le "sentinelle" tratteggiate da vari autori in questa breve indagine.
Continua
CHI HA ACQUISTATO QUESTO PRODOTTO HA SCELTO ANCHE
DETTAGLI DI «Sentinelle nel post-Concilio»
Recensioni di riviste specialistiche su «Sentinelle nel post-Concilio»
Eugenio Corti, Romano Amerio, Giovannino Guareschi, san Pio da Pietrelcina, p. Tomas Tyn, don Divo Barsotti, p. Cornelio Fabro, card. Giuseppe Siri, mons. Brunero Gherardini e mons. Marcel Lefebvre sono i 10 profili scelti e raccontati dagli aa. come sentinelle più che del post-concilio dell’anti-concilio.
Tratto dalla Rivista Il Regno 2011 n. 22
(http://www.ilregno.it)
TAGS DI «Sentinelle nel post-Concilio»