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Descrizione
Questo volume intende analizzare gli aspetti ecclesiologici del carisma e della spiritualità cottolenghina, cioè della Piccola Casa della Divina Provvidenza, l'Opera fondata da San Giuseppe Benedetto Cottolengo (e comunemente nota con il suo stesso nome) a Torino tra il 1828 e il 1842. Il lavoro è un tentativo di tematizzare ecclesiologicamente la carità, cioè di considerare una realtà di Chiesa -- qual è appunto la Piccola Casa della Divina Provvidenza -- dal punto di vista della carità che la edifica (stando al suo motto programmatico Caritas Christi urget nos). Essa infatti, non è solo un'istituzione sanitaria cattolica e in quanto tale opera di Chiesa, ma realtà ecclesiale e carismatica, cioè comunità di Chiesa (ispirata alla primitiva comunità cristiana) avente un suo carisma e una sua spiritualità.Il motivo del lavoro è, per un verso il tentativo di colmare la lacuna di una riflessione di tipo teologico intorno agli elementi del carisma e della spiritualità cottolenghina, per un altro verso, offrire uno sguardo più ampio sull'ecclesiologia del XIX secolo, troppo costretta, a livello accademico, nelle strettoie della societas perfecta, ma aperta, nell'esperienza ecclesiale, a prospettive più coraggiose, addirittura profetiche, come nel caso dei cosiddetti "santi sociali" ottocenteschi che esprimono un'ecclesiologia implicita ancora poco studiata.
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DETTAGLI DI «Caritas Christi urget nos»
Tipo
Libro
Titolo
Caritas Christi urget nos - Il carisma e la spiritualità cottolenghina: aspetti ecclesiologici
Autore
Antonio Nora
Editore
Effatà
EAN
9788874024391
Pagine
432
Data
gennaio 2008
Peso
823 grammi
Altezza
24 cm
Larghezza
17 cm
Profondità
2,7 cm
Collana
Studia taurinensia
Recensioni di riviste specialistiche su «Caritas Christi urget nos»
«Il mio studio non è un lavoro storico sul Cottolengo, né una trattazione sul suo carisma e la sua spiritualità, ma una riflessione su quanto egli ha compiuto di ecclesiologicamente rilevante, cioè la realtà della Piccola casa, per coglierne l’ecclesiologia implicita e determinare il suo contributo alla comprensione della Chiesa, soprattutto sul versante della carità come forma Ecclesiae». La I parte riguarda quindi la natura dell’opera fondata dal Cottolengo, la sua evoluzione e il contesto storico e spirtuale. La II è una rilettura del carisma e della spiritualità in chiave ecclesiologica da collocare all’interno dell’attuale ecclesiologia della carità.
Tratto dalla Rivista Il Regno 2009 n. 12
(http://www.ilregno.it)
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