Citazione spirituale

Scoprirsi genitori

-

Rinnovare la coppia all'arrivo di un figlio

 
di

Davide Biollo, Giovanna Fumagalli

 


Copertina di 'Scoprirsi genitori'
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EAN 9788869295157

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Descrizione
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Tipo Libro Titolo Scoprirsi genitori - Rinnovare la coppia all'arrivo di un figlio Autori Editore Effatà EAN 9788869295157 Pagine 96 Data luglio 2020 Collana Le chiavi della famiglia
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Giovanna Fumagalli
Davide Biollo



SCOPRIRSI

GENITORI
Rinnovare la coppia
all'arrivo di un figlio
Dedicato a noi due
e a tutte le coppie
che strada facendo
abbiamo avuto il privilegio
di incontrare
PREFAZIONE



L'arrivo di un figlio è certamente uno degli eventi
più forti e determinanti per la coppia. Il ruolo
genitoriale, con nuove responsabilità e impegni,
può metterne a dura prova l'equilibrio.
Ci sono giorni, notti, momenti in cui non rico-
nosciamo più la persona che ci sta accanto. Men-
tre nel ruolo di sposo aveva così ben realizzato le
nostre aspettative, ora nel ruolo di padre, lo ritro-
viamo imbarazzato, inefficiente, a disagio. Tocca
a noi gestire la situazione e certi giorni farlo è dav-
vero troppo faticoso.
E noi mariti abbiamo come la sensazione di
aver perduto nostra moglie, la sua passione, il suo
amore, il suo prendersi cura di noi, che erano le
ragioni che ci avevano fatto innamorare.
Come tornare ad essere quelli che eravamo,
come rientrare in possesso del nostro amore' È
urgente fare i conti con questa nuova realtà, che
ora ha un nome, un volto, bisogni ed esigenze da
soddisfare.


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È il nuovo senso della nostra vita, e lo sarà per
sempre. Dobbiamo riscoprire un altro modo di
volerci bene, rinegoziare le nostre promesse, per
assaggiare questo meraviglioso pezzetto di felicità
Noi crediamo che incontrare altre coppie che
stanno attraversando la stessa transizione possa
essere un momento utile per condividere la pro-
pria esperienza, le ansie, le fatiche, le gioie dell'es-
sere genitori, ma anche uno strumento prezioso
che, attraverso le risorse del gruppo, può offrire
un supporto per affrontare le difficoltà ed allonta-
nare il rischio della solitudine.
Questo piccolo libro nasce con un grande
obiettivo: facilitare la riflessione in coppia e la
condivisione di gruppo, offrire tematiche che
vogliono essere semplicemente uno spunto. Sco-
prire, insomma, che non siamo i soli ad affrontare
tutto questo e che ancora una volta percorrere un
pezzetto di strada con altri come noi rende più
leggero il passo e più bello il cammino.




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RICONOSCERSI
GENITORI



La narrazione del Paradiso terrestre è una buona
allegoria dell'infanzia.
Da piccoli cresciamo in un giardino pieno di
cure e di amore, un giardino che, nella sua ver-
sione migliore, è così stabile e ricco da non
lasciare nemmeno immaginare, ai bambini che
lo abitano, quanto lavoro e quante preoccupa-
zioni abbia richiesto.
Da adolescenti entriamo in contatto sia con
la conoscenza e la responsabilità, sia con la
fatica e la sofferenza, compresa la fatica lette-
rale e metaforica dei genitori di fare arrivare
nel mondo un'altra generazione di giovani. La
nostra vita non sarebbe pienamente umana
senza entrambe queste fasi: paradiso terrestre e
caduta, innocenza ed esperienza.
Naturalmente, anche se quando sono piccoli
i nostri figli ci ritengono onnipotenti e onni-
scienti, noi genitori siamo anche troppo dolo-
rosamente consapevoli di essere ben lontani



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dall'avere potere e autorità divine. Tuttavia i
genitori sono allo stesso tempo testimoni e
protagonisti di questo aspetto tanto pregnante
della storia umana.
E questo di per sé fa sì che valga la pena essere
genitori.
Dunque il nostro compito di genitori non è
quello di produrre un particolare tipo di figli,
bensì quello di garantire uno spazio protetto
fatto di amore, sicurezza e stabilità nel quale
possano prosperare molti imprevedibili tipi di
figli.
Il nostro compito non è quello di plasmare la
mente dei nostri bambini, ma di permettere
alla loro mente di esplorare tutte le possibilità
che il mondo offre.
Il nostro compito non è di dire ai nostri figli
come giocare, ma di dare loro i giocattoli e di
rimetterli a posto quando hanno finito.
Non possiamo fare imparare i bambini, pos-
siamo soltanto lasciare che imparino.
Alison Gopnik
Essere genitori non è un mestiere
(Bollati Boringhieri, Torino 2017)




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PER RIFLETTERE

Ci sono ruoli che ci hanno cucito addosso fin
dalla nascita: alcuni, come quello di figlio, figlia,
fratello o sorella, non li abbiamo scelti; altri, come
quello di diventare marito o moglie, li abbiamo
fortemente voluti.
Ma se fino a quel momento Ci sono ruoli
che ci hanno
avevamo navigato in solitaria, cucito addosso
esplorando acque sicure a noi fin dalla nascita:
ben conosciute, assumendoci in alcuni non li
abbiamo scelti;
totale libertà la responsabilità di altri li abbiamo
scegliere senza doverci confron- fortemente voluti.
tare con nessun altro, un giorno
un test di gravidanza ci racconta una storia nuova
scritta a quattro mani: la storia di due persone che
si preparano a diventare genitori.
Se ci siamo presi il tempo necessario per cono-
scerci come coppia, ora ci attende un altro passo
importante, quello di riconoscerci come geni-
tori, cioè conoscerci nuovamente in questo ruolo
per noi del tutto nuovo: diventare compagni di
viaggio grati per il dono della generatività che
abbiamo ricevuto. E la scelta di diventare geni-
tori, di assumersi una responsabilità che durerà
tutta la vita, ci darà motivo di risate e di lacrime,
di gioia profonda e di dolore inaudito, ci toglierà



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il fiato per la bellezza che porterà con sé, anche se
in certi giorni faremo fatica a intravederla.
Tutto questo farà di noi due genitori.
Ci riconosceranno da questo, diranno che
siamo la mamma e il papà di... e pronunceranno
quel nome che noi abbiamo scelto con cura con
attenzione, con un amore così sconfinato che ci
domanderemo tutti i giorni della nostra vita da
dove viene e come sia possibile che si rigeneri
senza fine.
Che avventura ci aspetta! Dammi la mano, ho
un po' di paura, ma se mi stai vicino, so che ce la
potremo fare.

PER CAPIRE

Riconoscersi genitori significa prendere consape-
volezza delle funzioni che ciascuno dei due part-
Riconoscersi
ner assolve nel nuovo ruolo genito-
genitori riale: il dare la vita, l'accettazione,
significa prendere l'accoglienza, l'accudimento e la
consapevolezza
delle funzioni
valorizzazione incondizionata sono
che ciascuno attributi della funzione materna;
dei due partner dare ordine e senso, sostenere e
assolve nel nuovo
ruolo genitoriale.
nel contempo lasciare andare, faci-
litare il processo di distacco dalla
madre, orientare lo sguardo in avanti proiet-
tando se stesso e il figlio, sono peculiari del ruolo


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paterno. L'incastro tra le due funzioni è necessario
per lo sviluppo del figlio e dice dell'importanza
dell'essere genitori «insieme». Ci sono infatti delle
attività che sono prerogativa di entrambi i geni-
tori ed in particolare la condivisione dei compiti
e della responsabilità della cura, il mantenimento
di confini adeguati nel rapporto con i figli, l'ac-
condiscendenza all'accesso da parte dei figli ad
entrambe le matrici familiari, la gestione delle
divergenze nelle scelte riguardo i figli.
Ma è fondamentale che ciascuno si impegni
nel legittimare l'altro genitore, sostenendo le sue
funzioni, rispettando il suo modo di essere e di
vivere la genitorialità, rivedendo in maniera flessi-
bile il proprio ruolo, accogliendo l'altro nella sua
unicità ed infine facendosi garante dell'altro di
fronte ai figli.

RIFLETTIAMO INSIEME

' Cosa temo maggiormente pensando a noi due
come genitori'
' Cosa invece non vedo l'ora di condividere con
te'
' Pensando che gli altri ci vedono come genitori,
come mi fa sentire'




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PREGHIERA

I nostri figli non li abbiamo messi al mondo
una volta per sempre, dando loro la vita.
È ogni giorno
che noi li facciamo vivere,
donando loro un cuore.
È ogni giorno
che li amiamo
insegnando loro ad amare,
mostrando loro il cammino della fede.
È ogni giorno
che noi li facciamo avanzare verso di te.
Signore, grazie
per tutti i giorni in cui ci siamo riusciti.
Non è sempre facile essere genitori.
Aiutaci a mostrare loro il cammino
della vera vita, il tuo cammino, Signore.
E se un giorno
tutti i nostri sforzi appariranno vani
e le nostre preghiere senza eco,
allora, Signore, finché sorgerà un mattino
e noi avremo un soffio di vita,
donaci di amarli e di sperare ancora.
Amen.
Anonimo




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