Noi

Maria il 31 gennaio 2019 alle 15:18 ha scritto:

Avete mai visto una carta nautica? Quelle carte che utilizzano i marinai per studiare la rotta? Il libro di Cristina e Giorgio (mi dovranno perdonare se li chiamo per nome, in modo troppo confidenziale, ma appena aprirete il libro capirete che è impossibile non sentirsi "in famiglia") è scritto a quattro mani, due voci, un Noi e la Grande Rotta, quella che porta al nostro buon Padre. Di pagina in pagina si ha sempre più la sensazione che tutti possono mettersi in cammino, che si ri-sorge ogni giorno, che il Cielo e la terra non sono poi così distanti e che da lassù ci vengono calate tante funi di salvezza. Una storia ordinaria permeata di straordinarietà che, ancora una volta, ci dimostra come è nel quotidiano che dobbiamo cercare la vera bellezza, perchè è proprio la nostra vita ad essere il grembo delle meraviglie che il Signore ci dona. E poi l'emozione, sembra quasi di sentire la voce rotta per la commozione di Cristina e il suo sguardo stupito rispetto alle Dio-incidenze nell'incontro con Enrichetta Beltrame Quattrocchi, figlia dei Beati Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi, quella chiesa domestica che pian piano prende forma così come decenni addietro.
Un libro di grande riflessione e di profonda speranza.

Gaetano Volpe il 27 maggio 2019 alle 10:26 ha scritto:

Bellissimo libro. Lo consiglio a tutti. Con mia moglie lo abbiamo letto insieme la sera prima di dormire. È un grande aiuto alla comprensione di come la coppia dovrebbe camminare insieme e di quanto siano importanti gli amici ovvero le persone di fede che abbiamo accanto e la preghiera. Ne ho comprati 10 per regalarli agli amici. esattamente come hanno fatto con noi con il primo libro ricevuto.