Perché è nata la dottrina sociale della Chiesa?
-Tra magistero e pensiero
(Saggi)Rocco Pezzimenti
EAN 9788849854237
Dopo ben oltre un secolo, e con tutti i nuovi elementi che sono emersi, si può sicuramente affermare che la Dottrina sociale della Chiesa non è nata solo per motivi di ordine sociale ed economico. Questi furono sicuramente importanti, ma, accanto a questi, non vanno trascurati quelli di natura teologica, politica e pedagogica. In un secolo, come l'Ottocento, segnato da quelle che, poi, verranno chiamate ideologie o "religioni terrene e secolarizzate", Leone XIII intendeva ribadire che il Cristianesimo è l'unica possibilità di un'autentica salvezza mentre tutte le altre opportunità sono solo contraffazioni. Dopo l'evento epocale della "presa di Roma", che fu vissuto nel mondo intero con profonde riflessioni e interrogativi, anche e soprattutto da parte di intellettuali non cattolici, Mons. Gioacchino Pecci, con il nome di Leone, succede a Pio IX al soglio pontificio, dopo essere stato nel 1843 nunzio apostolico a Bruxelles, città per tanti versi in fermento e dove erano confluiti intellettuali e rivoluzionari di varie estrazioni, dai liberali ai socialisti. Da qui prende le mosse l'insegnamento sociale cristiano del nuovo Pontefice. Questo insegnamento consente di affrontare con serenità ed efficacia le problematiche terrene senza generare frustrazioni e degenerazioni già insite nelle ideologie. Il loro fallimento - sembra già preannunciarci Leone XIII - avrebbe comportato le aberrazioni che tutti vediamo: da una parte un individualismo sfrenato ed egoistico tipico di un liberalismo che approda al libertarismo, dall'altra una rassegnazione priva di speranza che approda al nichilismo. È da tutto ciò che la Dottrina sociale della Chiesa intende metterci in guardia.
Rocco Pezzimenti è stato Direttore del Dipartimento di Scienze Economiche, Politiche e delle Lingue Moderne della Lumsa, dove, dopo aver insegnato in varie università, ora insegna Filosofia politica e Storia delle dottrine politiche. Ha studiato in modo particolare le tematiche relative alle «società aperte», il movimento cattolico e i rapporti tra politica e religione nel XIX e XX secolo. È autore di varie pubblicazioni, alcune tradotte in inglese e spagnolo. Ha diretto la rivista «Incipit» e attualmente è condirettore di «Res Publica». Con Rubbettino ha pubblicato, tra l’altro, La società aperta e i suoi amici, con lettere di I. Berlin e K. R. Popper (1995), Il pensiero politico islamico del ‘900. Tra riformismo, restaurazione e laicismo (2006).
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