Perché sono ancora cristiano. ­Perché sono ancora nella Chiesa

Essere cristiano e appartenere alla chiesa non è più ai nostri giorni una cosa del tutto ovvia e naturale. Molti cercano di condurre una vita dignitosa senza 'sovrastrutture religiose'. Ciò nonostante innumerevoli nostri contemporanei si pongono ancora il problema dell'esistenza cristiana e avvertono la necessità di essere nella chiesa. In questi due saggi, due teologi affrontano tale problematica. Rispondendo all'interrogativo "Perché sono ancora cristiano" e riflettendo sul tema "Perché sono ancora nella chiesa". PREMESSAdi Franz Henrich Essere cristiano e appartenere alla chiesa non è più ai nostri giorni una cosa del tutto ovvia e naturale. Molti cercano di condurre una vita dignitosa senza «sovrastrutture religiose». Ciò nonostante innumerevoli nostri contemporanei si pongono ancora il problema dell'esistenza cristiana e avvertono la necessità di essere nella chiesa. In questi due saggi, due teologi, noti anche oltre i confini dell'ambiente tedesco, affrontano appunto tale problematica. Rispondendo all'interrogativo «Perché sono ancora cristiano», Hans Urs von Balthasar espone le motivazioni più profonde del fenomeno cristiano, mentre Joseph Ratzinger, riflettendo sul tema «Perché sono ancora nella chiesa», prende in attenta considerazione ragioni soggettive e oggettive ed esamina con occhio critico i più recenti sviluppi teologici affermatisi nella chiesa. Ambedue le composizioni sono frutto di conferenze tenute a Monaco di fronte a un uditorio numerosissimo sull'argomento «La vita cristiana e la chiesa». La diversa sensibilità, con cui gli autori affrontano e svolgono il medesimo tema, riflette la grande varietà delle discussioni teologiche, oggi in atto nella chiesa. La Katholische Akademie della Baviera presenta al pubblico questi saggi perché servano di informazione e stimolino a una fruttuosa continuazione di tali discussioni.