Due teologi e pastori di altissimo profilo si occupano di temi di ‘ecclesiologia vissuta': il bisogno di appartenenza, la pretesa veritativa della Chiesa, l'adesione soggettiva e selettiva al magistero… Sono tematiche sempre vive e attuali, affrontate con un linguaggio concreto e meditativo allo stesso tempo.
INTRODUZIONE
Da alcuni anni a questa parte, il dibattito teologico risulta caratterizzato dal motto identificazione con la chiesa. Contro coloro che propongono soltanto un’‘identificazione parziale’ con la chiesa, abbiamo quelli che esigono un’‘identificazione totale’. Le analisi empiriche della religione, nell’affrontare fenomeni così complessi, hanno offerto parecchi dati che in dettaglio attendono ancora di essere accuratamente analizzati. È certo, comunque, che qui si pone un compito determinante per la teologia ecclesiale e la prassi pastorale.
Questo breve scritto ha soltanto il significato di un primo approccio a un problema molto vasto. Nel suo fondamentale contributo teologico, Joseph Ratzinger delinea le questioni principali implicite nel motto identificazione con la chiesa. In una specie di meditazione teologica dal titolo Vale la pena rimanere nella chiesa e vivere per essa?, Karl Lehmann offre poi alcuni elementi concreti per risolvere la questione. Benché ogni autore sia responsabile soltanto del proprio contributo, entrambi ritennero che esistessero sufficienti affinità tra i due discorsi per giustificare la pubblicazione nella forma in cui viene qui presentata.
Gli autori si rendono ben conto che il concetto di identificazione viene impiegato in modi alquanto diversi nelle diverse teorie sociologiche e psicologiche. Non c’è dubbio, poi, che tale concetto, se impiegato nella teologia, a un’analisi più precisa presenti inevitabilmente dei limiti. Infine, la teologia ricorre a tutta una serie di concetti che descrivono meglio il complesso tematico dell’‘identificazione’: fede, confessione, battesimo, incorporazione nella chiesa, appartenenza alla chiesa, gradi di appartenenza, legame con la chiesa. Saremmo presuntuosi se con questa modesta pubblicazione intendessimo approfondire con una certa completezza il problema. In questo primo approccio, una certa convergenza nell’intendere il concetto di ‘identificazione’ (vedi per esempio le esposizioni di W. SIEBEL, Einführung in die systematische Soziologie, München 1974, 137ss. [Introduzione alla sociologia sistematica]) legittima l’uso di questo significato di ‘identificazione’ ancora corrente. Entrambi gli autori sono pure consapevoli della necessità di parecchie analisi di tipo sociologico e psicologico, dogmatico e pastorale, al fine di cogliere meglio il fenomeno che abbiamo delineato e risolvere i problemi che esso pone nella prassi pastorale. Sarebbero contenti se riuscissero a dare un contributo utile per un approfondimento più decisivo di un problema d’importanza così vitale per la chiesa. Qui vorrebbero richiamare espressamente l’attenzione su un ampio studio: Religiós ohne Kirche? Eine Herausforderung fiìr Glaube und Kirche [Vivere religiosamente senza la chiesa? Una sfida alla fede e alla chiesa], della Commissione Pastorale del Comitato Centrale dei Cattolici Tedeschi, che è stato elaborato da un’équipe presieduta dal prof. Karl Forster e a cui ha collaborato anche uno degli autori.
Il contributo di Joseph Ratzinger è già stato esposto, sotto forma di relazione, nel Dies academicus della Facoltà Teologica dell’Università di Friburgo (12 novembre 1975), ma non ancora pubblicato. Qui si è voluto mantenere il carattere discorsivo della prolusione. Il contributo di Karl Lehmann ripropone, con qualche modifica, un’ampia relazione dal titolo Perché vale la pena vivere per la chiesa. Riflessioni teologiche sulla vita ecclesiale dei sacerdoti. È già stato stampato, pro manuscripto, per i partecipanti al convegno su Sacerdoti e vocazioni ecclesiastiche, organizzato ad Augsburg-Leitershofen dal Centro Informazioni Vocazioni della chiesa di Friburgo (27-30 settembre 1973). In una sua prima stesura è apparso anche su Zur Pastoral der geistlichen Berufe 12 (1974) 11-19 (messo in circolazione anche come opuscolo).