Tra/Sfigurazione

Dott. Maria Gloria Campi, mariagloria.campi@virgilio.it il 31 maggio 2016 alle 16:34 ha scritto:

E' difficile per tutti noi evitare di cadere nella trappola della rappresentazione di una Maddalena peccatrice, redenta dalla bontà e dalla misericordia di Gesù. Che nostro Signore Gesù Cristo sia misericordioso con tutti noi e che tutti noi abbiamo bisogno del suo Amore e della Sua comprensione è assolutamente fuori di dubbio. Siamo tutti peccatori e peccatrici: e la passione non è certo l'unico peccato da cui dobbiamo essere perdonati. Forse non è neppure il più grave. Il testo di Lilia Sebastiani ci documenta come il personaggio di questa donna, la Maddalena appunto, sia stato sfigurato e manipolato attraverso le diverse epoche della tradizione cristiana, qualche volta anche in modi un tantino morbosi. E' davvero interessante soffermarci su questa domanda: quanto, in realtà, siamo noi stessi ad avere il bisogno di crearci un personaggio che colpisca in maniera così intensa le nostre emozioni? e, se è così, quale ne è la più recondita e segreta ragione?

Massimiliano Mecocci, massimiliano.mecocci@gmail.com il 30 settembre 2019 alle 14:17 ha scritto:

Sebbene ricco d'informazioni e scritto bene questo libro vede la Maddalena da una sola angolatura, quella della discepola/apostola il che non rende giustizia alla grande complessità di questa figura che spazia dalla donna peccatrice e indemoniata fino alla più alta unione mistica col Cristo risorto. So che oggi tutti voi abiurate la Maddalena della tradizione, a me invece non interessa che quella molto più ricca umana e illuminata allo stesso tempo di quella odierna che mi sa un po' troppo di discepola 'perfettina' e secchiona la sola a capire Gesù non come gli apostoli duri di cervice che lo fraintendevano sempre. Se è questa la Maddalena che vi piace bene, a ognuno la sua.