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Psicologia del profondo e esegesi [vol_1] / La verità delle forme. Sogno, mito, fiaba, saga e leggenda (BTC 086)
(Biblioteca di teologia contemporanea)EAN 9788839903860
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Tipo
Libro
Titolo
Psicologia del profondo e esegesi [vol_1] / La verità delle forme. Sogno, mito, fiaba, saga e leggenda (BTC 086)
Autore
Drewermann Eugen
Traduttore
Laldi A.
Editore
Queriniana Edizioni
EAN
9788839903860
Pagine
504
Data
ottobre 2020
Peso
780 grammi
Altezza
23 cm
Larghezza
16 cm
Collana
Biblioteca di teologia contemporanea
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Umberto Masperi il 19 febbraio 2020 alle 09:31 ha scritto:
L’esegesi del testo biblico è “cosa” molto seria ,impegnativa in ogni caso (e soprattutto per un “credente”). Si hanno a disposizione testi specialistici e sintetici molto chiari come il libriccino della Pontificia commissione biblica:“L’interpretazione della Bibbia nella chiesa”. All'uomo di cultura non superficiale ripropone l’attenzione allo sviluppo del pensiero filosofico in prima battuta e poi teologico a partire da studiosi di inizio Ottocento dell’area tedesca (se vogliamo tralasciare uno Spinoza, un Locke ed i Deisti inglesi). Una esegesi che si basa sulla psicologia del profondo (ossia la psicanalisi, con i due maggiori esponenti Freud ed Jung) può interessare all'inizio e poi… lasciare delusi.
PREMESSA per introdurre quanto segue (risonanza sul sottoscritto)
a) Il libro di Drewermann è una ampia, pesante, fastidiosa trattazione di tematiche psicanalitiche con continui riferimenti a studiosi del settore (vedi le note a piè pagina!);
b) un esempio “significativo” di esegesi in tal senso l’abbiamo nella parte finale (APPENDICE: “L’uscita dall'Egitto e l’eredità di Israele”).
CONCLUSIONE
1) In questo libro c’è certamente dell’utile ed interessante su “alcuni” aspetti, per un personale orientamento culturale che non si può negare.
2) Ma alla fine, nel mio “profondo”, è emerso questo mio “logos”, vincitore sull'inconscio, non archetipo:
a) Un tempo i passi biblici (maestro Sant’Ambrogio) venivano letti in chiave allegorico-spirituale (es.tal personaggio significa…, è… l’anima che aspira a Dio,ecc.ecc.). b) Oggi con Drewermann la verità (non più allegoria!), è quella del profondo - archetipo o individuale, sogno compreso (vedere l’Esodo: il faraone, le acque che si aprono e poi si chiudono sull'esercito egizio inseguitore, i giganti nella terra promessa, le acque amare, il vitello d’oro… elenco molto più lungo, ma non completo). Alla Popper si potrebbe dire con nostre parole: la non-scienza-psicanalisi è ,nel nostro caso (l’esegesi biblica), il classico “schema” che si impone ed ingabbia il testo, trovandovi conferma della propria verità (propria, a scanso di equivoci, non della Bibbia, ma della “psicologia” del profondo).