Corso di liturgia
(Grandi opere)EAN 9788839900784
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PDF (EAN 9788839961891, Watermark DRM)
Nell’anno centenario della nascita del noto pastoralista e teologo Adolf Adam (1912-2005), l’editrice Queriniana ci offre, in edizione italiana curata da G. Francesconi, la «nuova edizione interamente riveduta e aggiornata» del Corso di liturgia (Grundriss Liturgie, ed. or. 1985, 20058). Chi ha avuto modo di studiare in qualche modo la liturgia, senza dubbio ha conosciuto questo testo. Si tratta di un’introduzione alla liturgia che, come ripete più volte il curatore W. Haunerland, è «affidabile» e «una delle migliori» tra tutte quelle apparse fino ad oggi, in quanto presenta un completo panorama di «informazioni di base» che vanno dalle nozioni generali (cf. prima parte, pp. 9-125) a quelle particolari (cf. parte seconda, pp. 127-420).
Il volume, infatti, fino ad oggi ha svolto egregiamente il suo compito introduttivo, ma la velocità dei cambiamenti ecclesiali, della storia e delle culture, del pensiero e delle sensibilità, ma soprattutto lo sviluppo degli studi e della ricerca della «scienza liturgica» e la comparsa di manuali e altre buone introduzioni alla liturgia, ha di fatto reso necessario mettere mano non tanto a una riedizione dell’opera di Adam, ma a un suo importante aggiornamento se non proprio a una sua riscrittura (cf. p. 5). Se ne è fatto carico il prof. Haunerland (Monaco di Baviera) riuscendo a presentare ora un’edizione ben compaginata e aggiornata fino a illustrare la situazione liturgica che si è venuta a creare nella chiesa con la concessione di Benedetto XVI dell’«uso» dei libri liturgici che erano in vigore nel 1962.
Da una scorsa del testo si nota subito che la struttura contenutistica e letteraria dell’opera di Adam rimane la stessa, mentre si sono integrate e precisate le necessarie informazioni sulle edizioni e riedizioni dei nuovi libri liturgici e, come detto, tutti gli sviluppi della vicenda liturgica ecclesiale fino ai recenti interventi di Benedetto XVI e l’accenno alle acquisizioni e alle prospettive di ricerca della «scienza liturgica». Da segnalare l’aggiunta di un capitolo finale dal titolo: Rinnovamento liturgico come compito permanente (pp. 409-420). L’edizione italiana vede l’aggiunta, dopo le abbreviazioni e sigle (pp. 421-428) e prima degli indici (pp. 434-452), di un’essenziale Bibliografia «italiana» (pp. 429-433).
La liturgia ormai è una «scienza» ambito teologico e antropologico, storico e spirituale, pastorale e giuridico, e si apre di natura a un costante apporto interdisciplinare. Non è quindi così agevole introdursi in essa, come forse ancora oggi alcuni ritengono, mossi magari dalla sola sensibilità estetica o spirituale-sacrale o anche dalla passione per certo modernariato religioso. D’altra parte non è facile rinvenire strumenti semplici e chiari di formazione liturgica adatti a tutti; molte delle pubblicazioni migliori sono alquanto specialistiche nei contenuti o nel linguaggio, oppure sono semplici ma parziali o frammentarie. Anche certa manualistica che sta avanzando è spesso molto limitata. Volentieri quindi segnaliamo questa nuova edizione del Corso di liturgia che mantiene tutto il suo valore di pratico «compendio» che introduce alla liturgia e al senso delle sue celebrazioni, offrendone una visione complessiva e generale. Dopo aver letto con frutto questo abbozzo generale, tuttavia, è necessario intraprendere con frutto lo studio vero e proprio della «scienza liturgica».
È uno scritto che suggeriamo agli studenti dei primi anni di teologia e dei vari istituti di scienze religiose e a quanti, cultori di liturgia, intendono accostare il senso e la portata di quanto vanno celebrando nella loro vita. Il volume trova in questi pregi anche i suoi difetti. Infatti tutti i temi che affronta nelle due sue sezioni vanno decisamente ripresi e ritrattati, ampliati e approfonditi su tutti i versanti, specialmente in quello biblico e antropologico, e per altri aspetti anche su quello propriamente teologico. L’edizione italiana, poi, salvo qualche sporadico intervento, non integra nell’apparato critico riferimenti alla letteratura specifica italiana, che su molti argomenti è ben sviluppata, ricca e stimolante. E non basta certamente l’aver indicato una bibliografia ad hoc a fine volume – peraltro opinabile nelle indicazioni e nelle esclusioni –per facilitare piste di approfondimento al lettore italiano.
Nel presentare l’essenza e la struttura della liturgia, i suoi ambiti e le sue dinamiche, sarebbe piaciuto, magari nella prima sezione, vedere delineata anche solo in un paragrafo la riflessione intorno al rito e alla sua dinamica fondamentale. Infine, le riflessioni dell’ultimo capitolo intorno alla «riforma della riforma», ci pare patiscano l’ansia di mantenere un equilibrio anche dove l’argomento in sé non lo consente, tralasciando anche solo di accennare al vero problema ecclesiologico di fondo. In ogni caso, l’opera, per la sua capacità di sintesi, la completezza della panoramica disciplinare e la semplicità dello stile resta sicuramente di grandissima utilità per coloro che abbiamo indicato come destinatari.
Tratto dalla rivista "Credere Oggi" n. 3 del 2013
(http://www.credereoggi.it)
Nell’anno centenario della nascita del noto pastoralista e teologo Adolf Adam (1912-2005), l’editrice Queriniana offre, in edizione italiana curata da G. Francesconi, la «nuova edizione interamente riveduta e aggiornata» del Corso di liturgia (Grundriss Liturgie, ed. or. 1985, 20058). Chi ha avuto modo di studiare in qualche modo la liturgia, senza dubbio ha conosciuto questo testo. Si tratta di un’introduzione alla liturgia che, come ripete più volte il curatore W. Haunerland, è «affidabile» e «una delle migliori» tra quelle apparse fino ad oggi, in quanto presenta un completo panorama di «informazioni di base» che vanno dalle nozioni generali (cf. prima parte, pp. 9-125) a quelle particolari (cf. parte seconda, pp. 127-420).
Il volume, infatti, fino ad oggi ha svolto egregiamente il suo compito introduttivo, ma la velocità dei cambiamenti ecclesiali, della storia e delle culture, del pensiero e delle sensibilità, e soprattutto lo sviluppo degli studi e della ricerca della «scienza liturgica» e la comparsa di manuali e altre buone introduzioni alla liturgia, ha di fatto reso necessario mettere mano non tanto a una riedizione dell’opera di Adam, ma a un suo importante aggiornamento se non proprio a una sua riscrittura (cf. p. 5). Se ne è fatto carico il prof. Haunerland (Monaco di Baviera) riuscendo a presentare ora un’edizione ben compaginata e aggiornata fino a illustrare la situazione liturgica che si è venuta a creare nella Chiesa con la concessione di Benedetto XVI dell’«uso» dei libri liturgici che erano in vigore nel 1962.
Da una scorsa del testo si nota subito che la struttura contenutistica e letteraria dell’opera di Adam rimane la stessa, mentre si sono integrate e precisate le necessarie informazioni sulle edizioni e riedizioni dei nuovi libri liturgici e tutti gli sviluppi della vicenda liturgica ecclesiale fino ai recenti interventi di Benedetto XVI e l’accenno alle acquisizioni e alle prospettive di ricerca della «scienza liturgica». Da segnalare l’aggiunta di un capitolo finale dal titolo: Rinnovamento liturgico come compito permanente (pp. 409-420). L’edizione italiana vede l’aggiunta, dopo le abbreviazioni e sigle (pp. 421-428) e prima degli indici (pp. 434-452), di un’essenziale bibliografia «italiana» (pp. 429-433).
La liturgia ormai è una «scienza» che si sviluppa strutturalmente in ambito teologico e antropologico, storico e spirituale, pastorale e giuridico, e si apre a un costante apporto interdisciplinare. Non è quindi così agevole introdursi in essa, come forse ancora oggi alcuni ritengono, mossi magari dalla sola sensibilità estetica o spirituale-sacrale o anche dalla passione per certo modernariato religioso. D’altra parte non è facile rinvenire strumenti semplici e chiari di formazione liturgica adatti a tutti; molte delle migliori pubblicazioni sono alquanto specialistiche nei contenuti o nel linguaggio, oppure sono semplici ma parziali o frammentarie. Anche certa manualistica che sta avanzando è spesso molto limitata. Volentieri quindi segnaliamo questa nuova edizione del Corso di liturgia che mantiene tutto il suo valore di pratico «compendio» che introduce alla liturgia e al senso delle sue celebrazioni, offrendone una visione complessiva e generale.
Dopo aver letto con frutto questo abbozzo generale, tuttavia, è necessario intraprendere lo studio vero e proprio della «scienza liturgica». È uno scritto che suggeriamo agli studenti dei primi anni di teologia e dei vari istituti di scienze religiose e a quanti, cultori di liturgia, intendono accostare il senso e la portata di quanto vanno celebrando nella loro vita. Il volume trova in questi pregi anche i suoi difetti. Infatti tutti i temi che affronta nelle due sezioni vanno decisamente ripresi e ritrattati, ampliati e approfonditi su tutti i versanti, specialmente in quello biblico e antropologico, e per altri aspetti anche su quello propriamente teologico. L’edizione italiana, poi, salvo qualche sporadico intervento, non integra nell’apparato critico riferimenti alla letteratura specifica italiana, che su molti argomenti è ben sviluppata, ricca e stimolante. E non basta certamente l’aver indicato una bibliografia ad hoc a fine volume – peraltro opinabile nelle indicazioni e nelle esclusioni – per facilitare piste di approfondimento al lettore italiano.
Nel presentare l’essenza e la struttura della liturgia, i suoi ambiti e le sue dinamiche, sarebbe piaciuto, magari nella prima sezione, vedere delineata anche solo in un paragrafo la riflessione intorno al rito e alla sua dinamica fondamentale. Infine, le riflessioni dell’ultimo capitolo intorno alla «riforma della riforma», ci pare patiscano l’ansia di mantenere un equilibrio anche dove l’argomento in sé non lo consente, tralasciando anche solo di accennare al vero problema ecclesiologico di fondo. In ogni caso, l’opera, per la sua capacità di sintesi, la completezza della panoramica disciplinare e la semplicità dello stile resta sicuramente di grande utilità per coloro che abbiamo indicato come destinatari.
Tratto dalla rivista "Rivista Liturgica" n. 2 del 2013
(http://www.rivistaliturgica.it)
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Laura La Marca il 15 febbraio 2019 alle 16:51 ha scritto:
Ottimo libro ben scritto e ben rilegato. Mi è stato molto utile per i miei studi di teologia. Ho scritto la mia tesina di liturgia della parola ed ho preso un buon voto; il libro conteneva tutto quello che mi serviva.
Catechista ANDREA BONZANO il 13 ottobre 2023 alle 02:14 ha scritto:
Un testo molto dettagliato sulla liturgia, un tema per molti ancora con profonde lacune e confusioni. Questo corso di liturgia guida il lettore attraverso il percorso liturgico della chiesa, dalle origini ai giorni nostri.