«La Madonna mi è cara»
-Maria nella vita e negli scritti di Benedetta Bianchi Porro
(I radar) [Libro in brossura]EAN 9788831553452
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Tipo
Libro
Titolo
«La Madonna mi è cara» - Maria nella vita e negli scritti di Benedetta Bianchi Porro
Autore
Massimo Masini
Editore
Paoline Edizioni
EAN
9788831553452
Pagine
176
Data
gennaio 2021
Peso
212 grammi
Altezza
20 cm
Larghezza
12,5 cm
Collana
I radar
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Marco Celli il 25 gennaio 2021 alle 20:16 ha scritto:
Dalla Prefazione di Mons Erio Castelluccci arcivescovo di Modena-Nonantola e Carpi
Maria di Nazareth e Benedetta Bianchi Porro: due donne lontanissime per epoca e per missione. Non c'è bisogno di dimostrare che le loro epoche sono differenti. Maria di Nazareth vive duemila anni fa, in un piccolo villaggio della Galilea, in una cultura popolare e poverissima; Benedetta vive nel secolo scorso, in alcune laboriose città come la piccola Forlì e la grande Milano. La missione delle due donne è incomparabile: la Vergine è stata chiamata ad un compito unico, diventare la madre del Figlio di Dio e la nostra madre, mentre Benedetta è stata chiamata, come le altre donne, unicamente ad essere figlia di Dio e nostra sorella. L'asimmetria è evidente: Maria è imparagonabile con qualsiasi altra creatura umana.
Eppure c'è un legame profondo tra di loro, al punto che Benedetta può scrivere: «Il dolore è stare con la Madonna ai piedi della Croce». Ecco il punto di convergenza tra le due donne, la Croce: con l'iniziale maiuscola, perché è "la Croce" di Gesù. Non una croce come le altre, non un dolore qualsiasi, non una sofferenza comune. "La Croce" è il punto di convergenza dell'odio umano che schiaccia un innocente e dell'amore divino che si dona completamente ai fratelli. Quella Croce, e non le altre croci, può dare senso e speranza a tutti coloro che hanno il coraggio di "stare" con Maria sul Calvario.
Benedetta in quel passaggio cita certamente il Vangelo di Giovanni: "Stavano sotto la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Cleofa e Maria di Magdala" (19,25). "Stavano": l'evangelista usa un verbo in realtà più forte, che si potrebbe tradurre con "stavano in piedi". Non erano accasciate dal dolore e dalla stanchezza, ma non si limitavano nemmeno a transitare sul Golgota. "Stavano" significa che erano ben consapevoli, che avevano scelto di fermarsi ai piedi di Gesù. Ecco il legame con Benedetta. Lei non ha scelto certamente di soffrire, anzi ha cercato di reagire e persino quasi di ribellarsi ad una malattia inesorabile, ingiusta, terribile. Ma ad un certo punto anche Benedetta ha deciso di "stare in piedi" sotto la croce di Gesù; ha scelto di abbracciarla, ha visto nella croce del Signore la sua vocazione.
Il libro di don Massimo Masini illumina da tanti punti di osservazione la spiritualità mariana di Benedetta, che è diventata progressivamente una specie di "identificazione" con Maria. Il cammino di santità di Benedetta, ora beata, è profondamente mariano. Credo che questo volume apra delle nuove prospettive sul cammino interiore di Benedetta e costituisca quindi uno strumento importante per tutti coloro - e sono ormai davvero molti nel mondo - che traggono motivi di senso dalla vicenda della nuova beata.