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Mi chiamo Margherita. La santa di Cortona scrive a suo figlio Cristo
(Donne e uomini nella storia) [Con sovraccoperta stampata]EAN 9788831535991
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Tipo
Libro
Titolo
Mi chiamo Margherita. La santa di Cortona scrive a suo figlio Cristo
Autore
Pagnotti Simonetta
Editore
Paoline Edizioni
EAN
9788831535991
Pagine
224
Data
giugno 2009
Peso
572 grammi
Altezza
21,5 cm
Larghezza
14 cm
Profondità
2,5 cm
Collana
Donne e uomini nella storia
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Rossella il 7 aprile 2012 alle 16:34 ha scritto:
Ho conosciuto questa santa ieri grazie ad uno scritto di Giovanni Paolo II. Sapevo che era la santa delle partorienti, la celebra anche il Ritratto dei coniugi Arnolfini... invece su alcuni siti dicono che sia la santa delle prostitute redente: quanto maschilismo in certi autori... Giovanni Paolo II in visita a Cortona nel 1993 la omaggiò con parole diverse di tributo e di devozione alla donna che con coraggio ha amato oltre le convenzioni del suo tempo e ha fatto il suo tempo vivendolo con amore e quindi trasformando quello che le stava accanto! Vorrei visitare la sua tomba!
Mi sono documentata e ho esamitato tutta la bibliografia: devo ammettere che questa recensione mi sembra quella più vicina all'idea che mi sono fatti ieri.
Si vede l'attenzione per la donna che ha amato e questo era il quadro che le parole di Giovanni Paolo II avevano delineato. L'amore cambia la storia del mondo!
Vi consiglio di leggere la sua preghiera e capirete quello che intendo dire! Spero che le giovani donne possano essere rapite dal suo esempio e possano comprendere le ragioni del suo martirio... guardate quanto ha fatto nel sociale da vera madre, da vera sposa... il matrimonio era la sua vocazione e tradendola ha scoperto l'importanza dei sacramenti che ti danno la dignità di figlio di Dio!
Il matrimonio è un sacramento e come tale è un annuncio di resurrezione: lei è più volte risorta in Cristo attraverso i sacramenti... non ha trattenuto la sua vita ma l'ha spesa con dignità e libertà sperimentate e offerte nella prova, nel martirio terreno!
Giovanni Paolo II voleva molto bene alle donne... lui era un poeta e un grande santo che aveva compreso che la donna è la creatura più vicina al Signore perchè conosce per natura il dolore e questa passione intrinseca alla sua natura la avvicina al Cristo e le consente di essere la guida spirituale della famiglia che ha in custodia e soprattutto dell'uomo che dal suo esempio virtuoso e dall'amore che riceverà, troverà ragioni valide per vivere onestamente e per migliorare la società! Dunque la donna rimane il fulcro di una società che diremo civile e orientata al progresso e al futuro.
Sarò felice di leggere questo testo.