Un prezioso strumento per l'esegesi e la predicazione.La seconda parte dei libri storici dell'Antico Testamento presenta un materiale narrativo e argomenti vari e articolati che riguardano un ampio periodo della storia antica di Israele e diversi sono gli eventi cruciali che si susseguono a ritmo serrato. I commenti patristici a questi libri non sono né numerosi né ampi in quanto i Padri della Chiesa non erano propensi ad una lettura storica o filologica della Bibbia e la loro esegesi dei libri storici si concentrava su quegli episodi singoli in cui quella interpretazione tipologica o morale era possibile. Il volume raccoglie i commenti di autori latini e greci, tra i quali: Origene, Clemente Alessandrino, Basilio Magno, Giovanni Cristostomo, Tertulliano, Cipriano, Ambrogio, Agostino; e i testi di alcuni padri siriani.
INTRODUZIONE A 1-2 RE, 1-2 CRONACHE, ESRA, NEEMIA, ESTER
I commenti inclusi in questo volume coprono la seconda parte dei cosiddetti libri storici della Bibbia'. Ciò che è immediatamente evidente al lettore è che il materiale narrativo e gli argomenti che formano questi libri sono estremamente vari e complicati; dal momento che riguardano un ampio periodo della storia antica di i Israele e diversi eventi cruciali che si susseguono a ritmo serrato. Gli studi biblici moderni, con il loro approccio storico-filologico, hanno accertato che, mentre questi libri sono accomunati da una condivisa attenzione alla materia storica, devono tuttavia essere distinti in base ai loro punti di vista ideologici.
IL PUNTO DI VISTA TEOLOGICO NEL DEUTERONOMIO E NELLE CRONACHE
Nei libri di Samuele e dei Re gli studiosi moderni hanno notato e messo in evidenza come il patto che Dio ha stretto con il popolo d'Israele sia chiaramente considerato come un impegno reciproco, e ogni infrazione di questo patto sia necessariamente e severamente punita da Dio, mentre l'obbedienza viene ricompensata con benedizioni. A tale riguardo, gli studi biblici contemporanei hanno riconosciuto che i libri dei Re sono conformi alla teologia e all'ideologia del Deuteronomio, dove questi termini del patto di Israele con Dio sono chiaramente espressi per la prima volta. Ciò è confermato dal fatto che i libri dei Re risultano seguire coerentemente il Codice Deuteronomico, quando esprimono giudizi su ciascun re o personaggio descritto nella narrazione biblica. Pertanto quei personaggi che si conformano al Codice Deuteronomico sono lodati e quelli che lo disobbediscono sono inevitabilmente condannati. Oltre a questo punto di vista generale, il Deuteronomio ha un ruolo centrale nel Secondo libro dei Re, in quanto la narrazione biblica descrive la sua scoperta nel tempio durante il regno di Giosia.
Cronache, Esdra e Neemia, invece, condividono una prospettiva che differisce dalla visione del Deuteronomio, una prospettiva che è stata definita "Storia del Cronachista". Essa si è riscontrata in un lessico e in una serie di idee comuni, come per esempio la costruzione e il culto del tempio, il servizio sacerdotale e la rinascita d'Israele. Se questa prospettiva sia dovuta originariamente a un solo autore o editore è materia di dibattito fra gli studiosi.
L'ESEGESI PATRISTICA
I Padri della Chiesa non erano interessati ad una lettura storica o filologica della Bibbia, per cui la loro esegesi non prendeva in considerazione il punto di vista teologico del Deuteronomio o delle Cronache, che unisce o separa i libri storici inclusi in questo volume, ma si muoveva, al contrario, lungo differenti linee d'interpretazione. La loro esegesi, come è stato ampiamente discusso in molti volumi di questa serie, era principalmente basata su di una interpretazione tipologico-allegorica' e/o morale. Di conseguenza la loro lettura dei libri storici non era sistematica ed esaustiva, ma si concentrava su quegli episodi singoli in cui un'interpretazione tipologica o morale era possibile, mentre gli altri eventi descritti nella narrazione biblica, che non rientravano nei loro principi esegetici, venivano tralasciati. Questo approccio interpretativo, come vedremo, non si riscontra solo nei commenti incidentali sui libri storici fatti dai Padri nelle loro omelie o nelle opere dottrinali, ma anche nei commenti esegetici sui singoli.