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Descrizione
Databili intorno al 406 d.C., i commenti di Girolamo ai libri di Zaccaria e Malachia, si distinguono dai lavori degli altri esegeti contemporanei e del passato per la sistematicità della spiegazione storica. Girolamo contestualizza infatti il testo biblico nell'ambiente, nelle vicende e nella cultura del popolo giudaico. Inoltre la perfetta conoscenza del greco e soprattutto l'erudizione ebraica che riguardava non solo la lingua, ma anche una somma di conoscenze acquisite a viva voce dalla frequentazione dei maestri rabbinici, conferiscono ai suoi commenti un rigore metodologico e filologico per l'epoca ineguagliato e ne fanno un unicum nell'ambito della letteratura cristiana antica.
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DETTAGLI DI «Commento a Zaccaria. Commento a Malachia»
Tipo
Libro
Titolo
Commento a Zaccaria. Commento a Malachia
A cura di
Ciarlo D.
Editore
Città Nuova
EAN
9788831182102
Pagine
352
Data
dicembre 2009
Peso
420 grammi
Altezza
20 cm
Larghezza
13 cm
Collana
Testi patristici
Recensioni di riviste specialistiche su «Commento a Zaccaria. Commento a Malachia»
Databili all’autunno dell’anno 406, i commenti ai profeti Zaccaria e Malachia furono composti da san Girolamo a Betlemme, in condizioni proibitive, con l’ansia e la fretta di concludere celermente il lavoro, al punto che lo stesso autore lo definisce «disadorno e non rifinito», lamentandosi di non aver neppure avuto il tempo di rileggerlo. Nei prologhi alle due opere, Girolamo spiega il suo intento metodologico, prendendo le distanze dall’eccessiva allegorizzazione dei suoi predecessori (in particolare Origene) per dedicarsi ad un’analisi più “storica” (vale a dire letterale) del testo biblico, considerato dapprima secondo l’originale ebraico e poi secondo la versione greca dei Settanta. L’interesse del presente testo è la modernità del commento, che dimostra grande erudizione ebraica (conoscenza della lingua, dell’ambiente, degli usi e costumi, dell’esegesi rabbinica), sebbene a volte Girolamo prenda volutamente le distanze dall’ermeneutica ebraica, e allo stesso tempo grande attenzione al contesto prossimo dei versetti commentati.
Tratto dalla Rivista di Vita Spirituale n. 1/2014
(http://www.vitaspirituale.it)
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