ESTRATTO DALLA PRIMA PARTE
1. LE CATECHESI BATTESIMALI DI GIOVANNI CRISOSTOMO
Nella vasta produzione del Crisostomo le Catechesi battesimali occupano un posto importante non soltanto per il considerevole numero pervenutoci (dodici complessivamente), ma soprattutto perché esse rappresentano una fonte preziosa per la storia della concezione e della liturgia battesimale ad Antiochia, una delle più illustri sedi della Chiesa orientale, alla fine del quarto secolo.
Il Crisostomo, ordinato sacerdote il 16 febbraio del 386, all'inizio della Quaresima, cominciò subito la sua attività di predicatore, di cui sono prime testimonianze Otto omelie sulla Genesi, tenute lo stesso anno.
Alla Quaresima del 387 appartengono le ventuno Omelie sulle statue, con le quali il Crisostomo insieme con l'interessamento del vescovo Flaviano riuscì ad interrompere e a scongiurare ulteriori sanguinose repressioni da parte del potere imperiale, causate dalla sommossa popolare che aveva portato alla mutilazione delle statue di Teodosio e della sua famiglia. 13. De Montfaumn, pubblicandole nel 1718, riteneva giustamente di dover escludere dalla serie un'altra omelia, aggiunta alle ventuno dai precedenti editori, perché DI contenuto del tutto diverso, riguardante essenzialmente il battesimo, e non esitò ad intitolarla «Catechesi» ed a pubblicarla insieme con un'altra dedicata allo stesso argomento: sono le Catechesis prima et secunda ad illuminandos, ristampate successivamente nella Patrologia Graeca del Migne, vol. 49, Parigi 1862, coli. 223-240.
Tuttavia, nonostante la sua profonda conoscenza delle opere crisostomiane, il Montfaucon errava nel ritenere le due Catechesi appartenenti ad una stessa serie: al 387 risale probabilmente la seconda, pronunziata dieci giorni dopo un'altra istruzione battesimale ora perduta, mentre all'anno successivo 388 può appartenere la prima, tenuta trenta giorni prima della Pasqua e collegata ad altre tre Catechesi che soltanto nel 1909 venivano pubblicate da A. Papadopoulos-Kerameus.
L'importante scoperta del Papadopoulos restò a lungo ignorata e si dovettero ad un'altra non meno importante scoperta la ripresa e l'approfondimento delle ricerche C sulle Catechesi del Crisostorno: nel settembre del 1955 A. Wenger rinveniva nel monastero di Stavronikita sul monte Athos una nuova serie di Otto Catechesi battesimali inedite in un codice dell'inizio dell'XI secolo, pubblicandole due anni dopo con ampia introduzione e commento.
Varie sorprese erano riservate agli studiosi diquesti scritti crisostomiani.
Anzitutto risultò che la prima Catechesi edita dal Montfaucon corrispondeva sostanzialmente alla prima della serie scoperta dal Papadopoulos, che infatti non l'aveva ripubblicata, rinviando al testo già noto.
Nella stessa serie del Papadopoulos la seconda risultava pronunziata dieci giorni dopo la prima e la terza il Giovedì Santo precedente la stessa Pasqua, che gli studiosi ritennero di poter assegnare allo stesso anno 388.
Un problema a parte presentò la quarta Catechesi, già precedentemente nota attraverso un'antica versione latina dell'inizio del V secolo e diffusa in Occidente anche perché inserita in una famosa raccolta di trentotto omelie crisostomiane tradotte in latino: questa Catechesi corrispondeva sostanzialmente alla terza della nuova serie scoperta dal Wenger, anche se risalente ad una diversa recensione.