Ontologia della relazione
-La «convenientia» in figure e momenti del pensiero filosofico
(Idee. Filosofia e Antropologia)EAN 9788831101592
Questo interessante studio di Massimiliano Marianelli, giovane e promettente ricercatore e docente all’Università degli Studi di Perugia, è indirizzato alla considerazione di una tra le categorie filosofiche classiche che possono rivelare oggi un particolare interesse proprio per il loro ampio spettro di significati e interpretazioni, ma sempre riconducibili alla questione “nodale” del rapporto tra l’uno e i molti, della relazione tra enti che necessariamente viene implicata. «Il lemma convenientia, con l’arco dei suoi significati, affonda le sue radici filosofiche e culturali nell’antichità classica e si estende, grazie a quei potenti vettori culturali che furono i Padri della Chiesa d’Oriente e d’Occidente, fino al Medio Evo» (p. 5). Marianelli fa così dialogare, sul concetto di convenientia – dopo aver preso in considerazione la qualificazione di questo concetto offerta da Cicerone, e, lungo la trattazione, anche la sua visione leibniziana –, due autori classici (Agostino d’Ippona e Tommaso d’Aquino) e due autori contemporanei (Simone Weil e Bernard Lonergan).
I quattro capitoli del volume sono così suddivisi, dedicandone uno a ciascuno degli autori sopra citati: Convenientia e aptum in Agostino d’Ippona (pp. 13-28); Convenientia e relazione di adaequatio in Tommaso d’Aquino (pp. 29-59); Convenance come accordo e armonia in Simone Weil (pp. 60-78); Convenientia e ordine in Bernard Lonergan (pp. 79-91). Sottolineiamo in particolare, nel capitolo dedicato a Tommaso d’Aquino, l’individuazione di una doppia linea di considerazione del tema della convenientia sia sull’aspetto ontologico che in quello gnoseologico, all’interno di quella «struttura relazionale/partecipativa dell’essere che qualifica, da una parte, la nostra appartenenza all’orizzonte ontologico istituito da Dio in relazione alla creazione (‘prospettiva dall’alto’) e, dall’altra, la possibilità per l’uomo di approssimarsi attraverso i diversi gradi del conoscere (‘prospettiva dal basso’) nella tensione all’‘intelligenza del mistero di Dio’ propiziata dalla fede» (pp. 29-30). Su quest’ultimo aspetto, ossia quello del significato più propriamente teologico di convenientia, concernente i rapporti intra-trinitari e la convenienza dell’Incarnazione, Marianelli – seguendo l’interpretazione proposta da P. Coda – fonda nel corso del libro e soprattutto nelle conclusioni un fruttuoso dialogo tra Tommaso d’Aquino e Bernard Lonergan.
Il significato propriamente filosofico di convenientia nell’Aquinate viene analizzato dall’autore in riferimento alla tematica dell’analogia e dei trascendentali dell’essere, come emerge dalla q. I delle Quaestiones disputatae de Veritate, da cui si evince il rapporto tra la convenientia e due concetti fondamentali, anche sul piano gnoseologico, come quelli di adaequatio e di veritas. «Da un punto di vista propriamente gnoseologico, la convenientia si presenta come la struttura relazionale fondamentale per la quale si dà ogni conoscenza (la convenientia è quell’unità che qualifica la verità, che la rende possibile), la stessa dinamica si esprime come quella relazione che caratterizza ogni tipo di rapporto io-mondo. […] Conveniente è pertanto ciò che ‘tiene insieme’ mantenendo la distinzione. Il cuore della convenientia è dunque unità nella distinzione. Ciò che sembra realmente prioritario nella prospettiva tomista è propriamente il tema della relazione, che è a fondamento di ogni possibile argomentazione, volizione e azione. La relazione non è soltanto riconducibile a una dinamica di tipo gnoseologico, ma qualifica ogni tipo di rapporto dell’io con il mondo perché ha prima un fondamento ontologico. […] La stessa modalità di relazione presuppone sempre un ‘centro’ che consenta di pensare e definire sia l’ente, sia i rapporti tra enti.
Tale centro è immediatamente individuato da Tommaso nell’anima» (pp. 54 e 98-99). Sono queste le principali acquisizioni emerse nello studio del concetto tommasiano di convenientia. Il libro mostra così come questo lemma, con il suo rispettivo concetto, abbia assunto diversi significati nella storia del pensiero, fino alla considerazione lonerganiana della convenientia come indice della struttura propriamente intelligibile che la Divina Sapienza forma, preconcepisce come “l’ordine attuale della realtà”. Questo valido lavoro di Marianelli ha anche il pregio di fornire per la prima volta il testo fino ad oggi inedito e la relativa traduzione italiana di una specifica e puntuale trattazione di Lonergan (redatta nell’anno accademico 1953-1954), dal titolo Supplementum schematicum. De ratione convenientiae eiusque radice (cf. pp. 109-179) nella quale giustamente si ravvisa la ripresa lonerganiana del significato originario del termine.
Tratto dalla rivista "Salesianum" 72 (2010) 3, 591-592
(http://las.unisal.it)
-
25,00 €→ 23,75 €
-
18,00 €→ 17,10 € -
-
-
24,00 €→ 22,80 € -
-
-
-
-
8,50 €→ 8,07 € -
15,00 €→ 14,25 €